L'uomo è trascendentale

28-10-2006

Don Mauro Agreste

Indice

1. L'essere umano è di una realtà materiale e di una realtà non materiale
2. Cosa vuol dire trascendentale?
3. Il Dio trascendente e infinito ha coinvolto nella sua esistenza
4. L'essere umano è costituito di due essenze: materiale e non materiale
5. Nell'essere umano c'è uno spirito, immortale, unico, irrepetibile
6. L'uomo è consapevole di sé perché è in relazione con Dio
7. La comunione con Dio deve essere costruita dentro di noi con il cammino della salvezza
8. Un senso assoluto di coscienza di sé che ci viene dall'alto
9. Dio parla nel tuo spirito
10. Anche la psiche fa parte del progetto di Dio
11. Ciò che lo Spirito ti ha ispirato, lo metterai in pratica con il corpo
12. La parola di Dio è viva, efficace e penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito
13. Imparare a distinguere ciò che è spirituale da ciò che è carnale
14. Lo Spirito Santo ti da' la possibilità di effettuare in te quel vero cambiamento che si chiama metànoia
15. Il pensiero non è soggetto al divenire
16. E tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo si conservi per la venuta del signore nostro Gesù Cristo
17. L'uomo è una piccola trinità: un solo essere in tre dimensioni
18. L'essere umano ha visto Dio farsi parte dell'umanità', affinché l'umanità' facesse parte di Dio
19. Se Dio è al posto giusto e tu stai in braccio a Lui, finalmente interpreti tutto nel modo giusto

1) L'essere umano è di una realtà materiale e di una realtà non materiale

Nella lettera agli Ebrei avete sentito nella settimana che si parla del punto di divisione tra l'anima e lo Spirito, abbiamo detto che l'essere umano secondo quanto dice il CCC giustamente individuabile in un'unica realtà, diciamo costituito, non sono parole esatte, ma per intenderci usiamo questo, di una realtà materiale e di una realtà non materiale.

Nella realtà non materiale individuiamo l'anima; l'anima generalmente viene indicata come quella realtà che ci costituisce come individui, in cui è contenuta tutta la nostra personalità, in cui è presente anche quella realtà, unica e irripetibile, che ci rende degli esseri trascendentali.

2) Cosa vuol dire trascendentale?

Cosa vorrà dire trascendentale? Trascendente è Dio, trascendente perché il totalmente altro, anche se il Dio della rivelazione è certamente il totalmente altro, però è anche Dio provvidenza, Dio che provvede.

In senso stretto la parola trascendente vuol dire staccato dalle cose degli uomini.

Però noi sappiamo dalla rivelazione che il nostro Dio è certamente il totalmente altro, staccato dalle cose degli uomini, però non è quel Dio dei filosofi, tipo Aristotele, che era trascendente in senso assoluto: il motore immobile, cioè quello che dava il movimento a tutto quello che esiste e lui non si sporcava le mani con tutta la realtà che esisteva.

Allora questo trascendente del nostro Dio è un trascendente provvidente, per di più ad un tratto della rivelazione nella pienezza dei tempi Dio ha mandato suo figlio nato da donna, nato sotto la legge.

3) Il Dio trascendente e infinito ha coinvolto nella sua esistenza

Quindi il Dio trascendente, infinito eterno ecc. continua a essere infinito ed eterno, ma ha coinvolto nella sua esistenza e nella sua vita, in modo diretto tutto quanto noi constatiamo con i sensi.

Con i sensi constatiamo la materia, ma anche quello che non possiamo toccare per es. la musica, le stelle, posso studiare la distanza delle galassie, il numero delle stelle ecc., ma non le posso toccare, attraverso la vista posso fare questo, attraverso l'udito posso misurare altre forze, ecc; quindi Dio ha coinvolto nella sua vita e nella sua esistenza tutto quello che fa parte dei sensi.

Quindi Dio il trascendente, il totalmente altro ha coinvolto nella sua trascendenza ciò che non è trascendente, è chiaro?

Trascendente non vuol dire immanente, vuol dire qui, che riguarda noi, che riguarda il limite.

Dio ha dei limiti? No, perché è eterno e infinito.

Le cose immanenti hanno dei limiti? Si, tant'è vero che le possiamo misurare: il peso, l'altezza la lunghezza, la profondità che stanno tutte sotto una legge che significa il passaggio del tempo, la consumazione del tempo che si chiama la legge del divenire, che vuol dire tutto ciò che è soggetto a consumazione a causa del tempo.

Una montagna a causa del divenire è destinata ad appiattirsi.

Se andate vicino ad un fiume e raccogliete una pietra facilmente la trovate rotonda, perché a causa del divenire, l'acqua che ne smussa gli angoli finché diventa rotondeggiante.

Sono esempi molto banali che ci fanno capire la legge del divenire.

Ora l'essere umano è costituito di queste due realtà: realtà materiale individuabile dal corpo e la realtà non materiale; generalmente tutti dicono spirituale, ma io non lo voglio dire, perché se no confondiamo lo Spirito con l'anima e con il corpo.

4) L'essere umano è costituito di due essenze: materiale e non materiale

Invece io sto parlando della costituzione dell'essere umano, che è una unica realtà costituita di due essenze, materiale e non materiale.

Il pensiero è una realtà? Si, è frutto della mente; ma è solo frutto della mente?

Oppure che cos'è che permette alla mente di avere consapevolezza di ciò che vede? Solo l'esperienza?

C'è una coscienza di sé che assolutamente, infinitamente superiore. Un gatto ha coscienza di sé? Si.

Il gatto in casa tua non ti considera come un essere umano, ma come il suo capo gatto, un gatto strano senza coda che cammina con due gambe non miagola, ma tu sei un gatto, non sei un essere umano; ti ubbidisce quando lo chiami, perché sei il suo capo.

Quindi lui ha la consapevolezza che un individuo di questo branco strano, di cui lui ha le orecchie a punto e tu no, però tu sei un gatto come lui.

Quindi lui ha una coscienza di sé in cui però non coglie il senso delle cose.

La coscienza di sé che hanno gli esseri umani è infinitamente superiore e dico giustamente infinitamente, perché questa coscienza di sé all'essere umano giunge non per esperienza personale, ma per esperienza relazionale, che vuol dire a causa di una relazione.

Che tipo di relazione? Spirituale, cioè una relazione con Dio.

Allora che cosa succede che praticamente nel tuo spirito, dove ci sono le varie facoltà spirituali, quando tutto funziona bene, risiede il tuo io.

Per un gatto il suo io, se ci fosse lo Spirito, il suo io sarebbe lì.

5) Nell'essere umano c'è uno spirito, immortale, unico, irrepetibile

Nell'essere umano invece c'è uno spirito creato da Dio, immortale, unico e irripetibile, nell'istante stesso del concepimento.

Nell'istante del concepimento l'essere umano, i genitori secondo le leggi della natura danno origine al corpo e all'anima e in quell'istante stesso Dio crea lo spirito immortale, unico, irripetibile.

Passa il tempo, l'uomo ha consapevolezza di sé, cioè la sua personalità in cui ci sono tante facoltà psichiche, ma la sua individualità, unicità, irripetibilità è qui.

Ora l'uomo è tutto questo e ha una coscienza di sé assolutamente superiore a qualsiasi altro essere vivente che non sia un essere umano o un angelo, perché l'uomo è in relazione con Dio.

Questa esperienza di relazione ti dà una consapevolezza di te assolutamente superiore, tant'è vero che gli esseri umani sono gli unici che si fanno questa domanda: da dove vengo, cosa ci faccio qui, dove vado, qual è il senso del mio esistere?

Nessun altro essere si pone queste domande, perché l'uomo è capace di Dio, perché come essere umano è costituito in relazione con Lui: facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza.

Ora ditemi, la divina Trinità non è forse l'esempio e la realtà più vera e più totale di relazione.

Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono in una relazione amorosa tra di loro così intensa, così comunionalmente forte che è solo uno.

Non è possibile fare una comunione più grande di quella di Dio, che è in tre persone ed è un solo Dio.

6) L'uomo è consapevole di sé perché è in relazione con Dio

L'uomo ha questa consapevolezza di sé, perché ha questa relazione con Dio; dopo il peccato originale questa relazione rimane, ma è più difficile rendersene conto.

Cosa vuol dire, che le persone non hanno questa relazione con l'eternità? Si che ce l'hanno.

Perché non sarebbero degli esseri umani se non avessero questa parte, ma Dio si è fatto carne, quindi ha assunto su di sé, in sé, tutto quello che è l'essere umano; quindi questa relazione io e Dio, che si era rovinata è stata restaurata ed è stato abbattuto il muro dell'inimicizia che divideva Dio e l'uomo, è stato superato questo baratro di divisione, ci siamo?

Quindi c'è questa relazione e l'essere umano ritorna ad essere in relazione con Dio mediante la comunione.

Solo che la comunione non è più naturale, va costruita; per Dio è naturale essere in comunione con il Figlio e lo Spirito Santo.

7) La comunione con Dio deve essere costruita dentro di noi con il cammino della salvezza

Per noi a causa dello sfregio subito dal peccato originale, questa comunione che è stata restaurata da Gesù Cristo deve essere costruita dentro di noi, si chiama il cammino della salvezza.

Dio ci ha salvati perché restassimo liberi.

Se veramente siamo morti con Cristo, pensiamo alle cose di lassù non alle cose di quaggiù, non dietro alle passioni ingannatrici.

Nelle lettere di san Paolo si leggono molte volte queste esortazioni al cambiamento, alla costruzione della vita nuova.

La salvezza ci è stata garantita, assicurata, ma deve anche essere richiesta, desiderata.

Se mi tirano un salvagente e io non lo prendo, vado a fondo lo stesso.

Allora questa relazione io e Dio rende l'essere umano trascendente? No, trascendente è solo Dio.

l'essere umano è immanente, cioè solo materiale, solo legato al mondo? No.

Il gatto, sì; il cavallo, sì; l'angelo, no; però cosi dice dell'essere umano il Vangelo?

Siete nel mondo, ma non del mondo.

8) Un senso assoluto di coscienza di sé che ci viene dall'alto

Vuol dire che c'è in noi questa potenzialità assoluta, un senso assoluto di coscienza di sé che ci viene dall'alto e che ci apre la possessione del mondo trascendente, che si chiama destinati alla gloria.

L'essere umano è un trascendentale, perché nasce nel tempo e continuerà ad esistere; non è fondamentale per l'essere umano il modo, la forma esterna che esso avrà, ma è fondamentale la sua essenza, cioè l'apertura all'eternità.

Ma non semplicemente come contemplazione, come esperienza; l'essere umano sperimenterà tutta l'eternità, non perché egli sia eterno.

Perché l'essere umano non è eterno? Perché ha cominciato a esistere.

Eterno vuol dire che è sempre esistito e sempre esisterà.

L'uomo non è eterno, è immortale, perché lo Spirito dell'uomo, creato direttamente da Dio, non smetterà di esistere.

La mente dell'uomo smetterà di esistere? No. il corpo smetterà di esistere? Sì.

Ma alla fine dei tempi ci sarà nuovamente il corpo, ma secondo la perfezione di Dio, non più sottoposto alle leggi della natura, ma soprapposto alle leggi della natura.

Gesù camminava sull'acqua; Gesù entrava nel Cenacolo a porte chiuse; si spostava da un posto all'altro in un istante.

Essendo lo spirito in relazione con Dio, se io relaziono con un altro uomo spiritualmente è un dono che piace Dio o non va bene?

È un esercizio della natura umana secondo il piano di Dio.

La natura umana, quando funziona come Dio l'ha sognata è così, cioè io e Dio che sono in una forte comunione tra di loro.

Quindi l'io tuo personale è aperto, ascolta tutti i suggerimenti di Dio.

9) Dio parla nel tuo spirito

Dio parla nel tuo spirito, ti guida, ti sostiene, ti sgrida ecc. però c'è questa grande comunione; io e Dio siamo continuamente insieme, Lui mi parla io l'ascolto, io gli parlo, Lui mi risponde ecc.

Ora tutta questa comunione nel tuo spirito non avrebbe nessun senso se non si potesse esprimere.

Ma come facciamo a esprimere una realtà spirituale nella nostra persona che nello stesso tempo è spirito, mente e corpo?

Significa che tutto quello che qui riceviamo deve ricevere una struttura comprensibile al mondo.

Accade che tutte le mozioni, cioè i movimenti che lo Spirito Santo produce nel tuo Spirito, devono ricevere una struttura umana se no hanno solo una struttura spirituale di cui il tuo Spirito si bea, ma che non si riesce a concretizzare, perché è solo spirituale e tu non sei solo spirituale, sei anche psichico e fisico.

Allora quanto ricevuto qui, esce, si dilata e abbraccia l'ambito dell'anima o psiche, dove troviamo l'intelligenza, la volontà, la relazionalità, la memoria, la fantasia, la creatività ecc. ecc. che sono tutte le facoltà mentali.

Allora attraverso queste facoltà mentali che Dio ha voluto mettere nell'essere umano quando l'ha creato dicendo lo faccio così.

10) Anche la psiche fa parte del progetto di Dio

Quindi anche la psiche fa parte del progetto di Dio, che cosa succede?

Che rivestiamo di logica e di parole quello che abbiamo ricevuto spiritualmente; dopo di chè quando l'ispirazione dello Spirito è diventato un concetto, tu lo puoi concretizzare attraverso il corpo.

Quindi se Dio ti ispira un senso di misericordia, nel tuo Spirito hai un senso di misericordia; piano piano lo Spirito Santo convince il tuo io della bellezza, dell'importanza, della profondità, dello splendore, della maestà, della misericordia e questo senso è talmente affascinante che tu continuamente lo elabori, ma finché rimane nel tuo Spirito, rimane un'esperienza straordinaria di cui tu non sei pienamente padrone, la stai contemplando.

Quando tu ha contemplato questo splendore devi capire di che cosa si tratta ed entra in gioco la tua psiche, che attraverso tutte le facoltà umane che Dio ha creato, elabora quanto tu hai contemplato e quindi capisci che si tratta della misericordia e poiché hai avuto l'esperienza tra io e Dio di che cosa sia la misericordia, non hai avuto una lezione, ma un'esperienza, perché il tuo cuore era aperto a Dio, allora riesci a capire in maniera più profonda, più autentica il vero senso della misericordia.

Allora lo Spirito Santo ispira il tuo Spirito questa esperienza di misericordia, poi ci vuole molto tempo perché la tua mente sia in grado di rivestire di parole quello che tu hai vissuto.

Quando tu hai capito che si tratta di misericordia e che vuol dire questo, questo e quest'altro, a questo punto che cosa manca?

La concretizzazione. Cioè lo Spirito Santo ha dato al tuo Spirito la misericordia, la tua intelligenza e tutte le facoltà mentali l'hanno elaborata e hanno detto: ah! la misericordia è così, ha tutte queste facce.

11) Ciò che lo Spirito ti ha ispirato, lo metterai in pratica con il corpo

La terza parte non è altro che mettere in pratica ciò che lo Spirito ha ispirato a te; come lo metterai in pratica, col pensiero?

No, con il corpo e con le situazioni concrete con cui il corpo viene a trovarsi.

Per es. i tuoi occhi vedono un povero e subito si mette in funzione di nuovo tutto questo processo.

Prima dall'interno all'esterno, adesso dall'esterno all'interno; i tuoi occhi hanno visto e subito vanno qui nella psiche, poi dalla psiche va nello spirito dove c'è l'io e io dice: ma come psiche, ma non ti sei ricordata che solo la settimana scorsa lo Spirito Santo ci ha spiegato che cos'è la misericordia?

Allora quello che tu provi dentro di te è la richiesta di misericordia e dunque dall'interno ritorna all'esterno come risposta e si concretizza l'azione della misericordia, che sarà fatto con un atto di carità, di accoglienza, di sorriso, di perdono ecc.

Adesso noi, perché questa è una scuola, indaghiamo in che modo accada, però non è che fino a questa età uno non abbia mai agito in questo modo, perché per fortuna lo Spirito di Dio agisce anche se noi non sappiamo che agisce.

È necessario avere delle lauree per diventare santi oppure i santi sono anche senza lauree?

Anzi tante volte le persone più semplici ci passano avanti di molto.

12) La parola di Dio è viva, efficace e penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito

Rileggi quel brano della lettera agli Ebrei: la parola di Dio è viva, efficace, penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello Spirito.

Naturalmente dell'anima e dello Spirito la parola di Dio entra lì, perché essendo lì, lo Spirito di Dio prende questa parola di Dio e la rende concreta nel tuo io; prende questa parola di Dio e la rende strutturata, comprensibile nella tua psiche.

La parola di Dio è fatta apposta per tagliare per non confondere questi due ambiti.

Guardate bene che chi non ha fatto un cammino di vita nuova, chi non ha imparato a mettersi docile sotto la guida dello Spirito Santo, avrà una grande confusione tra queste due cose, anima e psiche e farà della vita spirituale spesso solo una vita psichica, emotiva oppure razionale, oppure ancorata al passato, oppure legata solo all'intelligenza, quindi proiettata sul futuro, ma senza nessun legame con quello che è l'unione intima con il Signore.

La struttura esatta è che Dio deve guidare la nostra vita, l'essere umano spirituale non è l'essere umano disincarnato, vanerello che non sa stare nel mondo, tutt'altro!

Una persona è veramente spirituale e ve ne accorgete, perché tanto concreta; tanti discorsi se non approdano a una concretezza non sono di vera spiritualità, ma sono carnali, come diceva san Paolo: Carnale non vuol dire necessariamente non spirituale, ma vuol dire legato solo alle cose del mondo, alle vanità del mondo.

Quindi fare bella figura è una vanità? Tu puoi fare dei discorsi che sembrano spirituali, invece sono solo dei giochino intellettuali, ma questo significa che tu sei una persona spirituale?

Tu sei una persona carnale, perché hai già ricevuto la tua mercede sulla terra.

Allora la differenza è proprio questa, tra il parlare e l'essere.

La parola di Dio è una spada che rivela la verità e viene rivelata la verità per l'azione dello Spirito Santo che distingue; la parola di Dio distingue questo è materiale, questo è spirituale.

13) Imparare a distinguere ciò che è spirituale da ciò che è carnale

Giungere al punto di divisione tra l'anima e lo Spirito significa imparare ( sotto la disciplina della parola di Dio ) a distinguere ciò che è spirituale da ciò che è carnale; poiché il fine dell'uomo è diventare un essere spirituale, allora è necessario che il cammino dell'uomo diventi una possibilità di consapevolezza tra ciò che è spirituale e ciò che è carnale.

Se non si fa questo processo i due ambiti saranno sempre molto confusi tra di loro e il risultato sarà una vita pseudo spirituale; in realtà non è una vita spirituale, è solo una vita carnale.

Certo questo esige molte cose, perché ci sono molti inganni nella vita psichica che si mascherano da vita spirituale.

14) Lo spirito Santo ti dà la possibilità di effettuare in te quel vero cambiamento che si chiama metànoia

Quindi è la parola di Dio illuminata dalla luce dello Spirito Santo che ti dà la possibilità di distinguere in te e di operare quel vero cambiamento che si chiama metànoia.

È il cambiamento del centro delle tue azioni; quando non c'è questa azione, il tuo io è nell'anima non nello spirito, perché nell'anima l'io può troneggiare, nello spirito l'io può essere in una situazione privilegiata, ma subalterna.

Domanda. La realtà non materiale è automaticamente spirituale?

No, perché per es. il pensiero non è materiale, ma non è necessariamente spirituale.

Spirituale significa anche in relazione comunionale con lo Spirito di Dio.

Domanda. Perché ciò che non è materiale non dovrebbe essere soggetto a mutazioni, dipende dalla materia?

Infatti abbiamo ancora oggi il pensiero dei filosofi di 3000anni fa; il loro pensiero non è soggetto al divenire, costituisce un processo del pensiero umano, per cui noi colloquiamo il pensiero di Aristotele nel suo contesto nei risvolti che ha avuto nel corso dei secoli, tuttavia sappiamo collocare storicamente questo pensiero nella storia del pensiero umano che fa riferimento a 3000anni fa.

15) Il pensiero non è soggetto al divenire

Quindi il pensiero non è soggetto al divenire, costituisce un passaggio del divenire, perché il processo del pensare si evolve nel tempo, però non si consuma.

Tuttavia il pensiero come realtà non materiale non si consuma, i suoi risvolti si.

Ho pensato di costruire una cattedrale gotica, nel 1100 e ho costruito una cattedrale gotica.

Però se ogni secolo non si prende cura delle sculture, delle vetrate, ecc. quella cattedrale crolla, perché il divenire la consuma; quindi il pensiero che ha dato origine a quella forma rimane, quella forma ha bisogno di essere continuamente restaurata.

Domanda. L'uomo è un essere composto di anima e Spirito di Dio?

No, perché c'è anche lo Spirito dell'uomo.

Lo Spirito di Dio è dolce ospite dell'anima, è individuo lo Spirito di Dio, eterno, infinito.

L'io di Dio che si mette in relazione con l'io dell'uomo.

Io e te siamo due, Lui è mio ospite, Colui che mi ospita, ma anche Colui che ospito, quindi c'è una relazione tra due.

Lo spirito dell'uomo non è lo stesso dello Spirito di Dio.

lo Spirito di Dio è lo Spirito Santo, lo spirito dell'uomo è lo spirito che ci fa santificare; diciamo che è quella "parte" dell'essere umano che si mette in comunicazione con Dio.

Non è che io possa dare una definizione dell'essere umano, la Scrittura ci dice che il cuore dell'uomo è un abisso, l'uomo stesso è un abisso.

16) E tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo si conservi per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo

Noi stiamo balbettando delle parole più o meno intuitive su un mistero su cui Dio ha gettato uno sprazzo di luce, quando ha detto in 1 Ts 5,23: " Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro spirito, anima e corpo si conservi per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

Mi piace notare che in questa affermazione l'apostolo dice: tutto quello che è vostro, ma non dice tutto quello che voi siete.

Questo ci fa intuire che il mistero dell'essere umano è molto più grande di quello che possiamo intendere e capire.

C'è stata data una luce, ci dice: vostro è spirito, anima e corpo, però non dice noi siamo tutto questo, dice che questo sicuramente lo è, c'è anche altro.

Non per niente nella Scrittura Dio dice che l'uomo è un mistero; su questo mistero c'è uno sprazzo di luce.

17) L'uomo è una piccola trinità: un solo essere in tre dimensioni

Ma non possiamo pensare di avere capito l'uomo perché abbiamo intuito vagamente questo schema che ci fa dire l'uomo è una piccola Trinità; come Dio è uno solo in tre persone, così l'essere umano è un solo essere in tre dimensioni, spirito anima e corpo.

Ma detto questo e avendo anche riflettuto su tante altre cose, possiamo dire che abbiamo capito che cos'è l'uomo?

No! possiamo capire che l'uomo è qualche cosa da essere stupefatti, perché l'ha fatto Dio; stupefacente l'opera di Dio che si chiama essere umano, impossibile ridurlo a uno schema.

Possiamo averne una vaga contemplazione di cui questo piccolo schemino ci serve solo a riflettere, ma l'essere umano è più grande di tutto questo, giusto?

Basta pensare che tutto l'essere umano, spirito anima e corpo, godrà di una comunione con Dio Trinità per tutta l'eternità.

Vuol dire che Dio si è fatto uomo, dicevano i padri della Chiesa con san Crisostomo e altri, perché l'uomo diventasse Dio, pur restando uomo.

Il mistero dell'incarnazione: Dio si fa uomo senza smettere di essere totalmente Dio, affinché l'uomo possa partecipare a ciò che è Dio senza smettere di essere uomo.

Abbiamo capito come questo avverrà? È un mistero.

Quindi è chiaro che tutto ciò che è essere umano è di gran lunga superiore alla nostra povera capacità di comprendere.

Possiamo contemplare qualche cosa, come in un mistero.

Diceva san Paolo, come in uno specchio; gli specchi del tempo di san Paolo non erano gli specchi che sono fatti di vetro e lamina d'argento, erano degli specchi di bronzo lucidato, per cui quello che rifletteva era in modo molto opaco, molto evanescente; allora dobbiamo avere questo esempio che san Paolo aveva nella sua mente per gli specchi di allora che riflettevano in una maniera confusa.

Allora il mistero che noi contempliamo di Dio è ora una realtà, perché la vediamo riflessa, ma non è la fotografia di quello che è.

San Paolo dice: quando saremo nell'aldilà, vedremo Dio così come Egli è, viso a viso, e sicuramente sarà necessario essere già morti, perché se non lo fossimo moriremmo all'istante.

Il mistero e talmente straordinariamente grande e maestoso che tutto il nostro organismo non sarebbe in grado di sostenerne lo splendore.

Per di più, per capire l'amore di Dio noi che siamo limitati, abbiamo bisogno di un tempo eterno, per cui tutta l'eternità che per Dio è il suo stato, per noi è la possibilità per partecipare Dio.

18) L'essere umano ha visto Dio farsi perte dell'umanità, affinché facesse parte di Dio

Ancora, la Trinità dopo l'incarnazione si è estesa all'umanità, quindi della Trinità fa parte ogni essere umano beato che, poiché l'essere umano, ha visto Dio farsi parte dell'umanità, affinché l'umanità facesse parte di Dio.

Vi rendete conto di quanto sia pazzesco? Di tutte queste cose noi ne abbiamo semplicemente una contemplazione, da restare con i brividi, da dire: ma che cosa sono i nostri 80anni che viviamo sulla terra, di fronte a un mistero così pazzescamente grande, che ci separa un velo da questo mistero, eppure ci siamo già immersi adesso.

Allora tutta l'azione dell'essere umano che si arrabatta per vivere nel mondo diventa una sciocchezza se tenesse presente veramente che cos'è l'essere umano e che è destinato alla gloria.

Se l'essere umano si ricordasse che cos'è, probabilmente darebbe valore alle cose che hanno veramente valore e saprebbe dare una gerarchia alle cose che vengono prima e a quelle che vengono dopo.

Le cose che vengono prima sono quelle che ti costituiscono come una vera persona umana e quindi anche le cose materiali non sono disprezzate da Dio, ma sono valutate nella loro relazione giusta.

Quando la tua relazione con Dio non è nel posto giusto, allora tu metterai al posto di Dio qualche cosa altro: il denaro, il piacere, il potere.

19) Se Dio è al posto giusto e tu stai in bracio a Lui, finalmente interpreti tutto nel modo giusto

Ma se Dio è al posto giusto e tu stai in braccio a Lui, Salmo 131, allora non ti angosci per niente, sei tranquillo come un bimbo svezzato in braccio a sua madre, allora di lì, essendo in braccio a Dio, interpreti tutto ciò che è intorno a te, ma finalmente nel modo giusto.

Allora anche il denaro, anche il benessere, tutte queste cose non sono cose negative, sono cose positive, se vissute in una giusta relazione con Dio.

Dio non ha creato l'universo come un posto orrendo, Dio non ha detto cercatemi in un'orrida regione, Dio ha creato tutto quello che esiste con splendore, maestà e sapienza, perché Lui è splendore, maestà e sapienza, ricchezza, bontà, grazia e misericordia.