La trasformazione in Cristo

21-10-2006

Don Mauro Agreste

Indice

1) L'opera dello Spirito Santo nella vita del credente
2) Lo Spirito è il co-istitutore della Chiesa, la concretizza e la vivifica
3) Lo Spirito è colui che ci trasforma in Cristo
4) Come Chiesa, come discepolo di Gesù, come battezzato dovremmo essere la visibilità di Gesù Cristo
5) La parola di Dio che credito ha dentro di me?
6) La trasformazione in Cristo non è darti una nuova identità
7) Lo Spirito rivela quello che tu sei
8) Col peccato originale abbiamo perso la memoria
9) Lo Spirito produce dentro di te la concretizzazione di quello che tu sei
10) A proposito della tunica che Gesù indossava
11) Gesù era sventato o era una persona saggia?
12) Quello che lui diceva aveva una tale forza di verità
13) Di certo Gesù sapeva vivere nel mondo
14) La trasformazione in Cristo non si riferisce alle cose che tu fai, ma a come e perché le fai
15) Si può chiedere allo Spirito Santo di rivelarci che cosa ancora non è in noi secondo l'immagine di Gesù Cristo
16) In che modo reagisco agli stimoli?
17) Una ferita ti può produrre debolezza, dove è facile per il demonio inserirsi
18) Ci sono poi gli stimoli che vengono dalle persone che hai intorno
19) Meglio essere animati dallo Spirito di Dio, che essere in balia dello spirito negativo
20) Se sei figlio di Dio allora agisci da figlio di Dio
21) Lo Spirito Santo prima ti rivela cosa sei poi realizza tutto quello che sei, ma non senza di te
22) Bisogna verificare se questa trasformazione in cristo sta avvenendo
23) Cos'è uno spirito negativo? un demonio, che impropriamente si può chiamare angelo

1) L'opera dello Spirito Santo nella vita del credente

Abbiamo meditato e riflettuto sul tema della trasformazione in Cristo e la conseguenza dell'opera dello Spirito Santo nella vita del credente.

Lo Spirito Santo con la sua azione santificatrice ha un progetto ben chiaro su quello che deve essere la vita del cristiano e su che cosa deve diventare il cristiano guidato dalla sua potenza.

L'essere umano redento da Gesù Cristo si trova dinanzi a sé il modello, l'itinerario da percorrere che lo trasforma a immagine di Cristo.

2) Lo Spirito è il co-istitutore della Chiesa, la concretizza e la vivifica

Lo Spirito Santo realizza la Chiesa è il co-istitutore della Chiesa, la Chiesa è fondata da Gesù Cristo, ma lo Spirito Santo è colui che la concretizza, la vivifica, la istituisce e naturalmente far parte della Chiesa significa non semplicemente avere dei doveri, ma prima di tutto essere qualche cosa, meglio essere qualcuno.

Secondo voi quanti sono i cristiani che hanno capito che essere Chiesa significa essere qualcuno più che fare qualche cosa? Pochi.

Cosa significa essere? Il cristiano che è Chiesa, cosa significa che è non che cosa fa?

Perché il fare è conseguente all'essere. Che cos'è in se stesso il cristiano?

3) Lo Spirito è colui che ci trasforma in Cristo

In senso spirituale direi questo: dato che lo Spirito è Colui che ci trasforma in Cristo e che la Chiesa è il Corpo di Cristo, non è forse vero che il cristiano battezzato costituisce in se stesso il prolungamento, nel tempo e nello spazio, di Gesù Cristo nel mondo?

La Chiesa è la presenza di Gesù Cristo nel mondo, perché la Chiesa è il Corpo di Cristo.

Tu sei Chiesa? Si, perché sei parte del Corpo di Cristo; se sei Chiesa non sei forse nel Corpo di Cristo, allora vuol dire che tu sei in un senso spirituale, il prolungamento di Gesù Cristo nel mondo.

"Con unum et anima una un sol cuore e una sola anima con Gesù Cristo per Gesù Cristo, in Gesù Cristo.

Sei discepolo di Gesù in quanto battezzato?

4) Come Chiesa, come discepolo di Gesù, come battezzato drovremmo essere la visibilità di Gesù Cristo

Quindi come Chiesa, come discepolo di Gesù, come battezzato dovremmo essere la visibilità di Gesù Cristo.

Gesù dice: "ma come Filippo non hai ancora capito, chi vede me vede il padre", così nell'ottica del discepolato il discepolo di Cristo dovrebbe essere colui del quale si dice: vedendo te capisco chi è Dio.

È abbastanza dignitoso tutto questo? È un sistema cioè così chiaro che ci fa capire quanta stima Dio abbia di noi?

Qualcuno potrebbe dire: un po' mal riposta, ma questo non cambia il disegno di Dio.

Lui desidera questo, ha fatto di noi una nazione santa, un popolo regale, una stirpe di sacerdoti, lo cantiamo sempre.

È quello che c'è scritto nella I Lettera di Pietro, voi siete la nazione santa, un popolo di sacerdoti, la stirpe regale, ma lo diciamo solamente, perché lo troviamo scritto?

5) La parola di Dio che credito ha dentro di me?

Quante volte ci siamo soffermati a domandarci: ma questa parola di Dio che credito ha dentro di me?

E magari dico: guarda che belle parole ci sono nella Scrittura; e non dico mai: guarda che belle cose dice il Signore di me!

Sarà vero quello che Lui dice? Se l'ha detto Lui è sicuramente vero, però io mi devo domandare: se questo è vero, in che modo io sto vedendo che si sta realizzando dentro di me?

Allora qualcuno dice: ah! devo impegnarmi per fare questo e fare quell'altro.

È proprio vero che la vita cristiana è un fare?

Il fare è conseguente all'essere, quindi prima devo capire chi sono, quando ho scoperto la mia identità allora mi manifesto per quello che sono.

Se io ho un'identità confusa, quello che farò sarà una cosa confusa.

6) La trasformazione in Cristo non è darti una nuova identità

Quando lo Spirito di Dio ti porta la trasformazione in Cristo, non è vero che cambia la tua identità, la manifesta.

La trasformazione in Cristo non è darti una nuova identità, ma rivelare quello che tu sei.

Tu sei il figlio di Dio nel figlio di Dio!

Il Padre nella parabola del figliol prodigo è paterno, ma quello che lui dice è Spirito; in questa parabola viene delineata l'immagine della Trinità?

Si, il Padre che aspetta sempre, il figlio che è l'umanità ribelle, e l'azione della misericordia, ma poi c'è il figlio che ritorna che rappresenta la redenzione, Gesù Cristo prende su di sé tutti i peccati di tutti gli uomini e ritorna al Padre, pur Lui non avendo nessuna colpa; poi il padre vede che l'altro figlio non s'avvicina, allora il padre manifesta la sua paternità nell'accoglienza, ma ciò che dice rappresenta lo Spirito, perché lo Spirito ti convince del peccato, cioè ti fa capire chi sei.

Infatti ti fa capire chi sei: ma come tu sei sempre con me e non hai capito? Quello che è mio è tuo.

7) Lo spirito rivela quello che tu sei

Lo Spirito rivela la tua identità e dice: ma tu sei figlio, come è possibile che tu ti senta schiavo?

Guarda caso san Paolo nei suoi insegnamenti, nella lettera ai Rm 8,15 dice proprio questo: Voi non avete ricevuto uno Spirito di schiavitù per ricadere nella paura, ma uno Spirito di figli adottivi per mezzo del quale gridiamo Abbà Padre.

Quindi nella parabola è evidente che questo è lo Spirito di Dio che ti dice chi sei, sei figlio.

Quindi l'opera della trasformazione in Cristo non è che ti cambi il tuo progetto, semplicemente te lo fa capire.

Se una persona perde la memoria ha bisogno di una grande quantità di stimoli per fargli capire chi era veramente quella persona.

La persona ha perso la memoria, non sa chi è.

8) Col peccato originale abbiamo perso la memoria

Noi a causa del peccato originale abbiamo perso la memoria, abbiamo bisogno che qualcuno ci dica chi siamo, siamo sperduti, senza la verità non sappiamo chi siamo e quindi cerchiamo intorno qualche cosa che sia un modello a cui fare riferimento.

In effetti la scienza post illuministica si sta dando un gran da fare per far dire all'essere umano che è un animale.

Ma siamo solo un animale o siamo più di un animale?

La trasformazione in Cristo che è opera dello Spirito Santo viene per dirti chi sei, abbiamo bisogna di sapere chi siamo, diversamente la nostra fede non sarà una fede, ma sarà solo una religione; un fare, un ubbidire, ma senza avere abbattuto il muro di inimicizia che ci divide da Dio.

Questo muro di inimicizia, dice san Paolo, è stato abbattuto e ora c'è comunione tra Lui e l'uomo per mezzo di Gesù Cristo.

Chi è che concretizza questa comunione?

Lo Spirito che ti da questa rivelazione; infatti se pensate bene quello che dice Gesù nel discorso sacerdotale nell'ultima cena, parla a più riprese dello Spirito Santo e in tutte quelle volte dice delle cose che lo Spirito fa; convincerà il mondo quanto al peccato e li condurrà alla verità tutta intera.

La verità tutta intera è che Gesù Cristo è il Signore, che è il Figlio di Dio fatto uomo e che tu sei il figlio di Dio nel figlio di Dio.

9) Lo spirito produce dentro di te la concretizzazione di quello che tu sei

Quindi lo Spirito ti rivela chi sei; l'opera dello Spirito Santo come abbiamo visto anche l'anno scorso attraverso l'esercizio di ciò che Lui è in se stesso, doni e carismi, che cosa produce dentro di te se non la concretizzazione di quello che tu sei?

Ora per essere trasformati in Gesù Cristo, vuol dire che si deve operare dentro di te una rivoluzione Copernicana: Dio te la propone, lo Spirito te l'accende nel cuore, però sei solo tu che decidi se lasciare che questa rivoluzione si realizzi oppure no.

La rivoluzione copernicana spirituale in questo senso è, che tu togli l'attenzione da te stesso e dal mondo e il centro della tua vita diventa Dio; che non vuol dire che dopo non vivi nel mondo, ma certo che vivi nel mondo, sei parte di questa creazione si o no?

Ma come Gesù! Qualcuno può forse dire che Lui non sapeva stare nel mondo?

10) A proposito della tunica che Gesù indossava

Cosa dice il Vangelo a proposito della tunica che Gesù indossava?

Che tipo di tunica era quella che gli hanno tolto nella crocifissione?

Una ricca tunica che si chiamava inconsutile, un modo per dire che era una tunica speciale che non aveva delle cuciture, una tunica così importante, così preziosa che era la tunica che usavano i sommi sacerdoti.

Chi gli aveva preparato questa tunica? Sua mamma; vuol dire che era una poveraccia? No.

Era di famiglia ricca e nobile? No; di che famiglia era?

Una famiglia normale; ma tutti si potevano permettere la tunica inconsutile? No, perché era costosa.

Quanto tempo Gesù predicò? Tre anni, e prima cosa faceva?

Il falegname, e per quanto tempo ha fatto il falegname?

Per circa 30anni e per quanti di questi anni c'era Giuseppe a essere il padrone e il direttore dei lavori?

Questo non si sa, non sappiamo per quanto tempo.

Ma Gesù avrà imparato come si fa il mestiere? Come si amministra un laboratorio?

11) Gesù era sventato o era una persona saggia?

Gesù era sventato che non metteva nulla da parte per la salute e la conduzione della casa o era una persona saggia?

Certo ci fanno capire che non era una persona sventata.

Chi provvedeva a sua madre? Con il suo lavoro!

Che cosa vuol dire tutto questo, che Gesù sapeva vivere nel mondo si o no?

Si faceva dominare dal mondo? Sicuramente no.

Questo ci fa capire una cosa che nessuno può dire che Gesù appartenesse al mondo, ma nessuno ci dice anche che fosse sventato!

Una persona che vive nella vita nuova, che è trasformato in Cristo, non è vero che una persona sventata che vive così come se non dovesse fare nulla; non c'è scritto in san Paolo che dice: chi non lavora neppure mangi, Tu capisci che l'autentica spiritualità non è girare ramengo per il mondo aspettando chi sa quale tipo di provvidenza.

Sembravano per alcuni sfasate.

12) Quello che Lui diceva aveva una tale forza di verità

Però è evidente che quello che Lui diceva aveva una forza di verità tale per cui moltissime persone non capivano fino in fondo quello che Lui diceva, però sentivano che diceva la cosa vera.

Come accadeva d'altronde con Giovanni il Battista, di cui si dice che Lui diceva le cose molto chiare tuttavia da lui andavano sommi sacerdoti, soldati ecc. persino Erode non era contento di quello che Giovanni il Battista predicava, tuttavia lo ascoltava volentieri.

Allora la forza della verità ha in sé un impeto di convinzione, perché chi cerca la verità sente sempre il profumo della verità; come è praticamente innato in ciascuno di noi quando una persona non è sincera te ne accorgi che c'è qualcosa che non va, qualcosa che non gira per il verso giusto; non sai dire con precisione che cosa sia, sai solo dentro di te che c'è qualcosa che non ti convince, è vero?

La verità è talmente grande che tu puoi dire: sento che c'è una grande verità in tutto questo, non riesco a comprenderla con la mia testa, ho bisogno di sperimentare, di verificare, però sento che qui c'è verità.

Allora anche in questo bisogna stare attenti.

13) Di certo Gesù sapeva vivere nel mondo

Certo Gesù sapeva vivere nel mondo; nel tempo della predicazione sicuramente non si occupava dei suoi affari, però non ha lasciato la sua madre a fare la mendicante in giro.

Non sappiamo a quale punto della predicazione la Madonna cominciò a seguire Gesù, però sappiamo che quando Gesù andò a Nazaret gli dissero: tua madre e i tuoi parenti sono qui, quindi vuol dire che non erano con Lui.

Il fatto che Gesù abbia messo Dio al primo posto non vuol dire che Lui non sapesse come si vive nel mondo, non vuol dire che fosse estraneo al mondo; far parte del mondo non significa appartenere al mondo.

Tant'è vero che Gesù l'ha detto con tutte le implicanze che questo comporta; siete nel mondo, ma non del mondo.

Cosa significa tutto questo?

Fate parte del vostro tempo, in qualunque tempo viviate, ma ricordatevi bene di non farvi dominare dalle cose del tempo in cui vivete, perché voi non appartenete a quelle cose, appartenete a me.

Quindi l'unico Signore è Gesù Cristo.

14) La trasformazione in Cristo non si riferisce alle cose che tu fai, ma a come e perché le fai

La trasformazione in Cristo non si riferisce alle cose che tu fai, ma a come le fai e perché le fai; la trasformazione in Cristo significa applicare nella tua vita i medesimi sentimenti che furono di Cristo Gesù, quindi accade che il cristiano che vive nel 1700 si veste come in quell'epoca e non è meno cristiano di uno che si veste nel 2000, mi spiego?

Non è le cose esteriori, è lo spirito interiore; alcune forme possono cambiare, ma lo Spirito conduce tutti alla assimilazione a Gesù Cristo, diventare come Lui, la trasformazione in Gesù Cristo.

Ora questa trasformazione è avvenuta, non è nient'altro che la manifestazione che lo Spirito Santo dentro quella persona ha potuto lavorare liberamente.

Credo che sia importante dire che ognuno possa fare un'analisi o se preferite un esame di coscienza autentico; quando l'azione dello Spirito è autentica allora la persona si fa delle domande e prende delle decisioni; quando lo Spirito di Dio guida veramente la persona, che cosa fa?

Rivela la verità; convince il mondo quanto al peccato, cioè ti rivela: tu sei così, dovresti essere così.

Cioè lo Spirito di Dio dice: tu sei figlio di Dio in Gesù, questo vuol dire che chi vede te deve poter incontrare Gesù e poi dice: è così? sta succedendo così, che cosa c'è in te che impedisce agli altri di vedere Gesù dentro di te?

Questa è l'azione dello Spirito, che ti suscita questa domanda; già, ma gli altri vedono Gesù in me, in che cosa non lo vedono?

15) Si può chiedere allo spirito Santo di rivelarci che cosa ancora non è in noi secondo l'immagine di Gesù Cristo

Allora tu puoi chiedere: Spirito Santo rivela in me che cosa ancora non è secondo l'immagine di Gesù Cristo in me.

Allora lo Spirito Santo potrebbe farti capire: ma non hai mai pensato alla tua irascibilità?

Alla tua reattività? Di fronte agli eventi della giornata in che modo reagisco?

Quali sono le cose e in che modo io rispondo agli stimoli esterni? Allora vale la pena di domandarselo a varie dimensioni.

Io penso che lo Spirito Santo non parla soltanto la sera, parla tutte le volte che tu dici: beh! vediamo un po' la verità.

Allora, che ne so, ci sono gli stimoli che provengono da Dio; do spazio a Dio, agli stimoli che Lui mi vuole dare ogni giorno?

In che modo sono attento alla voce di Dio? Perché se tu hai scelto di farti guidare da Lui, ti guiderà?

Sì, ma lo potrà fare solo se tu avrai acceso il ricevitore.

Se no come fa il Signore che è più intimo a te di te stesso a comunicarti le cose se tu non le vuoi ascoltare?

Allora Dio ti dà degli stimoli: sta in mia compagnia, vuol dire l'ambito della preghiera.

16) In che modo reagisco agli stimoli?

Secondo ambito. In che modo reagisco agli stimoli nei confronti di me stesso?

Qui è un altro lavorio abbastanza ampio, perché noi siamo frutto della nostra storia; quello che siamo noi oggi, dipende da tutto quello che siamo stati negli anni passati.

A causa delle cose che ci sono accadute, delle cose che abbiamo fatto, delle cose che gli altri hanno fatto per noi o contro di noi.

Questo vuol dire che nella nostra storia di oggi ci sono benedizioni, ci sono azioni di carità e ci sono anche delle ferite; tutto questo compone la nostra personalità.

Come reagisco nella mia persona a qualsiasi genere di stimolo, esterno a me o interno a me, un modo di ragionare, un modo di pensare, un modo di agire.

Le stesse tentazioni di un genere, di un altro genere, di un altro genere; ce ne sono alcune persistenti, alcune rare, alcune uniche.

Questo ti fa capire che nella tua personalità qui c'è una debolezza, qui c'è una fragilità e qui c'è una tentazione unica.

È una risposta degli stimoli esterni? Sì, però sono anche cose che sono interne a te.

17) Una ferita ti può produrre debolezza, dove è facile per il demonio inserirsi

Una ferita ti può produrre una fragilità oppure una debolezza di carattere e in quella sai molto bene, che il demonio farà la sua opera, perché sfrutta i punti deboli.

Sappiamo molto bene dalla cronaca che delle persone che hanno subito delle violenze in età infantile, poi facilmente nella loro vita avranno sempre questo tipo di debolezza che diventa una deviazione causata da questa ferita lacerante.

Allora capite che c'è uno stimolo esterno, c'è uno stimolo interno, una storia personale, c'è l'azione spiritica della tentazione, ma c'è anche l'azione della grazia.

Vedete quante cose interagiscono in una semplice decisione di una parte della giornata.

18) Ci sono poi gli stimoli che vengono dale persone che hai intorno

Terzo ambito: ci sono poi le risposte agli stimoli, che vengono dall'ambiente che ti sta intorno, in primo luogo dalle persone che hai intorno; come reagisco?

Qual è la mia reattività nell'ambito di questi stimoli esteriori?

Una persona che piange, una persona che ride, una persona che ha discorsi volgari, una persona che bestemmia, una persona che ti parla di Dio, una persona che si sta dando da fare, una persona che ha bisogno di aiuto, una persona che vuole stare sola, una persona che ha bisogno di compagnia, sono tutti stimoli intorno a te?

Una persona ammalata che ha bisogno di te, una persona stanca che ha bisogno di te, una persona esuberante che non vede l'ora di trovare qualcuno con cui condividere una cosa pazza.

Ecco, sono stimoli che vengono incontro a te. Come reagisci?

Li vedi, non li vedi, ci sei non ci sei, ti isoli; questo è trasformazione in Cristo.

San Paolo dirà: ho imparato a fare tutto, ho imparato a essere ricco e ad essere povero, altrove dice: ho imparato a piangere con chi piange, a sorridere con chi sorride.

Questo vuol dire che non è semplicemente frutto della tua indole, certo ognuno di noi ha un'indole, ha una inclinazione che gli renderà più facile certe cose e più difficili certe altre, però si impara a vivere, quindi si impara anche a essere nella gioia e anche a essere nella tristezza, perché se non si impara a fare tutto questo noi diventiamo delle marionette, in mano di chi?

In mano delle emozioni? In mano di uno strumentalizzatore.

19) Meglio essere animati dallo Spirito di Dio, che essere in balia dello spirito negativo

Meglio essere animati dallo Spirito di Dio, perché così almeno siamo liberi, siamo noi che prendiamo le decisioni, guidati, illuminati dallo Spirito di Dio; se non siamo guidati dallo Spirito di Dio chi sarà il nostro Signore, noi stessi?

Se siamo noi stessi allora siamo in balia di noi stessi soprattutto le emozioni, se non siano noi stessi potrebbero essere le cose del mondo, quindi saremo in balia della concupiscenza, cioè la fame delle cose del mondo, oppure potremo anche essere in balia dello spirito negativo; e quindi diventeremo persone invidiose, gelose, avare, golose, lussuriose, accidiose, persone che sono dominate dai sette vizi capitali.

Il risultato vi immaginate che cosa è? Una cosa terrificante.

La trasformazione in Cristo è questa luce straordinaria dello Spirito Santo che ti dice chi sei e poiché tu sei così, allora ti fa capire che cosa significhi essere così.

20) Se sei figlio di Dio allora agisci da figlio di Dio

Se sei figlio di Dio allora agisci da figlio di Dio. Tu sei il figlio del re?

E quindi tutto quello che tu fai non può che essere un gesto regale.

Re dei re, Signore dei signori, principe della pace, consolatore perfetto, consigliere ammirabile, Emmanuele, Dio con noi ( Is 6 ).

Carissimi se questa è la verità, Egli è l'Emmanuele, il Dio con noi e noi con Lui siamo una cosa sola.

Non è forse vero che siamo principi della pace? Consiglieri ammirabili, consolatori perfetti?

Come è possibile che noi nella nostra fragilità possiamo essere tutto questo?

È possibile se siamo trasformati in Cristo.

Lui ci ha già dato tutto quello che ci permette di essere così, ma tutto questo non diventerà mai una cosa concreta fin quando non decideremo che lo diventi.

Quindi l'azione dello Spirito Santo rivela quello che tu sei e ti conduce alla verità tutta intera.

21) Lo Spirito Santo prima ti rivela cosa sei poi realizza tutto quello che sei, ma non senza di te

Vuol dire che lo Spirito di Dio prima ti rivela cosa sei e poi realizza tutto quello che sei, ma mai senza di te.

Lo Spirito di Dio è più intimo a noi che noi stessi; riempie la nostra esistenza di significato.

Quando tu sai che cosa sei allora non puoi che manifestare quello che sei.

Se qualcuno ti dice: tu sei un paralume, allora tu penserai di essere un paralume e ti comporterai come un paralume.

Ci sono delle persone che in un cammino di guarigione si sono resi conto per es. che nella loro vita si sono sempre sentiti tappezzeria.

Sapete cosa si intende? Invisibili!

Persone a cui nessuno dava alcun credito e per questa ragione, con un complesso di inferiorità e avrebbero preferito cento volte essere come dei camaleonti capaci di mimetizzarsi in modo da non essere notati da nessuno.

Però poi lo Spirito di Dio è venuto nella vita di queste persone, ha rivelato la verità, non sei tappezzeria, sei mio figlio, sei mia figlia.

Quindi queste persone hanno avuto una grande guarigione, una guarigione così grande, così profonda che persino il loro carattere è cambiato.

Allora è vero che lo Spirito Santo ti trasforma, ti fa essere davvero l'immagine che Dio ha dentro di sé di te, che ha le sue caratteristiche specifiche, ma che in ogni caso manifesta sempre che tu per Cristo con Cristo e in Cristo sei diventato una cosa sola.

22) Bisogna verificare se questa trasformazione in Cristo sta avvenendo

Forse vale la pena che in questa settimana ognuno abbia la possibilità di verificare se questa trasformazione in Cristo sta avvenendo oppure no.

Non è necessario che uno debba vedere dei grandissimi risultati, però è importante scoprire, se questo processo è iniziato o no.

Il Signore è di una misericordia, di un perdono senza confini, per questo motivo più che ai risultati al Signore interessa l'impegno; in fondo non è Lui che ce l'ha detto: senza di me non potete fare nulla.

Questo vuol dire che non è nell'ordine del fare, ma nell'ordine dell'essere.

Tutto cambia però può anche succedere questo: una persona si rende conto di essere insensibile, di avere un cuore freddo, si sforza di essere attenta ai bisogni degli altri, ma non ci riesce, magari ci riesce solo per poco, però quella persona si è impegnata per capire le cose, non ce l'ha fatta.

Allora il Signore che cosa farà? Giudicherà i risultati scarsi e scadenti oppure giudicherà l'impegno che quella persona ci ha messo?

Proviamo a pensare quanti propositi abbiamo fatto nella nostra vita e quanti ne abbiamo mantenuti.

Anselmo chiede: guidati da uno Spirito Santo negativo.

Non ho detto dallo Spirito Santo negativo, dallo spirito negativo.

23) Cos'è uno spirito negativo? Un demonio, che impropriamente si può chiamare angelo

Cos'è uno spirito negativo? Un demonio.

E allora l'angelo cattivo, perché lo chiama angelo? Perché in realtà anghelos in greco vuol dire inviato, messaggero, ambasciatore; ovviamente noi li chiamiamo tutti angeli in un senso improprio è come dire che gli uomini li chiamiamo tutti europei; ci sono anche gli asiatici, gli africani ecc.

Tutti questi sono spiriti personali, perché hanno una loro personalità, come noi, però sappiamo molto bene che ci sono spiriti personali che noi chiamiamo angerli che si occupano della lode, della gloria, della liturgia del cielo, della contemplazione, dell'adorazione, poi ci sono spiriti personali che si occupano della custodia e li chiamiamo gli angeli custodi; poi ci sono gli spiriti che si occupano dell'annuncio: Gabriele, ecc.

Non ci è rivelato moltissimo sull'ambito di quest'ordine della creazione che sono gli spiriti personali che noi chiamiamo angeli, ci è rivelato però che hanno una loro libertà che è diversa dalla nostra.

24) Gli Angeli hanno potuto scegliere in piena libertà se stare in comunione con Dio oppure no

In base a quella libertà tutti questi spiriti hanno potuto scegliere se stare in comunione con Dio oppure no; due terzi dice la Scrittura stettero in comunione con Dio, quelli che noi nel linguaggio comune chiamiamo gli angeli; un terzo di essi.

Ma non sappiamo quanti migliaia di miliardi siano gli angeli, si sono ribellati con a capo Lucifero e sono gli angeli ribelli che noi chiamiamo demoni, perché sono coloro che procurano un inciampo, oppure diavoli che sono quelli che creano divisione, diabolos diaballein vuol dire dividere.

Allora questo è in genere una semplice divisione, però sono come gli esseri umani buoni e gli esseri umani cattivi, sono sempre esseri umani.

Esseri spirituali angelici buoni, essere spirituali angelici cattivi, questa in estrema sintesi, il discorso sarebbe lungo.

25) Noi non li vediamo, ma se Dio vuole possono manifestarsi in modo visibile

Noi non li vediamo, ma se Dio vuole possono manifestarsi in un modo visibile.

Nella Scrittura si legge dell'arcangelo Gabriele che si manifesta alla Madonna, ma si manifesta anche a Zaccaria; la storia dell'arcangelo Raffaele che si presenta a Tobia che lo accompagna e produce guarigione, oppure il sogno di Giacobbe che sogna gli angeli che salgono e scendono dalla scala che solo dagli angeli e da Dio può essere percorsa, oppure ad Abramo si presenta i tre angeli di Dio, che poi sono identificati come immagine della Trinità.

Dio sa che sono esseri spirituali che se nella sua provvidenza è necessario che si manifestino anche visibilmente e corporalmente, Dio concede loro che questo possa avvenire.

D'altronde Dio sa che noi siamo degli esseri umani, e sappiamo che ci sono stati dei santi che avevano la bilocazione, che è una cosa umanamente inspiegabile e impossibile a realizzarsi nella nostra volontà, solo se Dio lo vuole questo succede, solo se Dio lo vuole gli angeli si manifestano.

Chi lo sa, magari come dicono le lettere cattoliche: qualcuno ha ospitato gli angeli e non lo sapeva.