Credere in Dio

1-12-2001

Don Mauro Agreste

Ricordiamoci che l'evangelizzazione non è una dimostrazione della verità di Dio è una proposizione della persona di Dio che passa anche attraverso certe riflessioni sulla natura, sul mondo ete … Dio non si può dimostrare.

Le vie della dimostrazione dell'esistenza di Dio sono valide sino ad un certo punto, perché nell'ambito di fede non valgono le dimostrazioni perché l'ambito che si tocca non è l'ambito categoriale cioè del Il qui Il ed Il adesso Il dello spazio e del tempo, ma è l'ambito della fede e la fede significa una relazione affettiva interpersonale tra Dio e la creatura.

Quindi è una comunicazione di senso, una comunicazione di affetto, una comunicazione di vicinanza; e noi sappiamo che tutte le volte che c'è l'affettò e l'amore le dimostrazioni razionali valgono fino ad un certo punto perché per amore si possono fare anche le cose più assurde, cose che quindi non hanno una giustificazione razionale.

La giustificazione razionale può aiutare all'intuizione ma non è la spiegazione di Dio, bensì un motivo per riflettere, come dire ma non pensi che potrebbe essere così ?

Anziché dire: "È così e basta!", poiché così lo dicono i materialisti, coloro che si basano sulla materia per meglio dire si basano su norme scientifiche, chimiche e fisiche.

Tutte cose che si possono avere sott'occhio mediante strumenti.

Di fronte alle cose che loro non possono dimostrare si trovano totalmente spiazzati ed è proprio per questo motivo che le negano perché il loro punto di riferimento è "qui" ed "adesso", il nostro punto di riferimento è il "già" ed il non "ancora" cioè la promessa di Dio e la sua realizzazione.

Quindi il nostro punto di riferimento fa parte del mondo ma supera il mondo; in una frase evangelica possiamo dire siete nel mondo ma non siete del mondo.

Questo significa il "già" ed "ancora" o meglio siamo già "nella gloria del Paradiso perché Dio ce l'ha promesso ma non ci siamo "ancora" perché siamo in viaggio (come la persona che viaggia in treno, si sente già arrivato , ma ha ancore qualche ora da percorrere per giungere a destinazione).

Quando si ha da fare con persone, non bisogna aver paura che ci controbattono, è normale che lo facciano; in un certo senso quando si mette in crisi qualcuno è normale che abbia paura perché sente che tutti i capisaldi, tutte le cose a cui si è aggrappata per tanti anni nella vita traballano; come quel detto "Maestà il trono vacilla." e tu cosa fai ?

Hai paura e ti tieni più saldamente al tuo trono Non dobbiamo avere una dimostrazione guerresca ma essere molto astuti, dobbiamo insinuare il dubbio con la carità ciò a dire "ma sei proprio sicuro che sia così?

Non potrebbe essere in quest'altro modo visto che Dio è infinitamente grande e quindi potrebbe essere anche molto più grande di quello che le nostre piccole menti riescono a capire ? Basta!

Tu hai già detto tutto, perché tutto il resto lo fa da solo la persona.

Inizia a pensare: "e se fosse cosi ? Cosa mi succede?".

Naturalmente bisogna poi pregare per quella persona perché tu hai gettato il seme, ma come cresce il seme dipende da Dio.

Gesù dice: "Il seminatore getta il seme ma come egli cresca non lo sa, sa solo che ad un certo momento deve andare a raccogliere".

Ciò vuol dire : seminare, pregare perché sia irrigato dallo Spirito Santo, poi cresce per l'amore e la potenza di Dio ed a suo tempo andrai a raccogliere, se sarai tu quello che deve raccogliere; potrebbe essere un altro.

Sono gli ignoranti che assurgono a sapienti che si permettono di condizionare

Il pensiero degli altri e le menti deboli che si basano solo su una cultura debole = del buon senso generale, non della verità; ed allora fa comodo a tutti avere delle parole da riempire la bocca che poi siano vere o non vere non interessa, generalmente la gente dice quello che piace agli altri di sentire perché cosi si sentono importanti.

È sempre la piccolezza umana che fa in modo che l'uomo nel suo piccolo

Il IO Il voglia mettere una ".D Il davanti per sentirsi Dio, invece l'umiltà ti dà la capacità di accettare tutto quello che tu sei; l'umiltà ti dà la capacità di fare cose grandi

( QUI MAGNA, QUI POTENS EST / QUI FECIT MI MAGNE QUI POTENS EST

= ha fatto in me cose grandi colui che è potente ).

Ma Dio ha potuto farle solo perché la Madonna si è sentita veramente umile, quella che è consapevole dei suoi limiti, quella che sa chi è, che non si confonde di essere una Dea, che sa di non essere l'ultima ruota del carro, che ha una visione chiara della sua esistenza, del suo posto nella creazione.

Lei aveva la chiarezza di essere la serva del Signore quindi Lei aveva già una chiarezza nella sua vita :

la mia vita ha un senso, ed il senso della mia vita è piacere a Dio; qualunque cosa piace a Dio è quello che costituisce la mia esistenza.

Questa è l'umiltà ! Avere una chiarezza di sé stessi è una libertà da sé stessi che vuol dire una totale apertura a Dio.

Questo ha fatto dì Maria "la grande".

Il suo "SI" era evidente, una cosa normale per Maria perché Lei dentro di sé aveva già deciso di essere totalmente di Dio.

In che modo ? Ci interessa relativamente; quello che ci interessa è che per Lei tutta la sua vita era un "SI" detto a Dio ed il "SI" detto all'angelo non era straordinario per Lei perché la pensava già cosi prima.

Non è che prima fosse ribelle e poi è arrivato l'angelo e ha detto :

"Va bene ! Adesso faccio così!".

No, Lei è sempre stata ubbidiente e seguiva Dio perché Dio le piaceva Aveva coltivato la relazione con Dio, era cresciuta in questa relazione lo Spirito Santo le aveva dato la grazia di fortificarla in questa sua decisione, in questo cammino.

Quindi l'angelo andò da Lei che non capi quello che le disse perché gli pone delle domande, e le risposte che l'angelo Le dà sono talmente complesse che qualunque bambina di 15 anni non avrebbe capito.

Eppure Lei ha detto " VA BENE"!

A me non interessa sapere come accade questo o quell'altro, a me interessa sapere che sia la volontà di Dio.

È la volontà di Dio ? Se è la volontà di Dio avvenga secondo la tua parola.

Io sono disponibile a Lui. Faccia di me qualunque cosa!".

Questo è un "sì" eccezionale, fenomenale, grande perché è un "sì" detto nella fiducia totale e non nella padronanza della situazione.

La Madonna ha dato carta bianca al Signore.

Questo fa di Maria una persona eccezionale, ma c'è di più Gesù disse a quella donna che gli diceva "beato il grembo che ti ha portato ed il seno da cui hai preso il latte" per dire beata tua madre per avere un figlio cosi!

Gesù rispose "beati piuttosto quelli che fanno la volontà di Dio e la mettono in pratica" e la gente rimase spiazzata.

Con queste parole Gesù intendeva dire l'è vero che mia madre è beata, ma vi dico perché è beata; perché Lei ha sempre ascoltato quello che diceva Dio, mio Padre e l'ha sempre messo in pratica; e vi dico una cosa nuova:

che la stessa beatitudine che è di Lei è per tutti coloro che fanno come Lei.

Ascoltano la parola di Dio e la mettano in pratica."

Quindi l'insegnamento di Gesù è molto chiaro, tutti noi possiamo avere la stessa beatitudine di Maria se facciamo come Lei.

Mistero da contemplare nella promulgazione del Dogma dell'Immacolata Concezione (1854 di PIO IX) dove specifica chiaramente che il significato del Dogma non è che Maria è nata senza il peccato originale ma per un mirabile disegno della potenza di Dio in previsione del compito che Ella avrebbe avuto il Signore Onnipotente ha anticipato per Maria "la grazia della redenzione".

Questo è il vero miracolo dell'Immacolata Concezione, Maria non è colei che non ha avuto bisogno di essere redenta, Maria è la prima tra le redenti.

Se Maria non avesse avuto bisogno della redenzione avrebbe fatto parte della nostra umanità o non sarebbe stata una di noi?

Se Lei non fosse stata una di noi il verbo di Dio nato da Lei sarebbe stato uomo di un'umanità che non esiste perché la nostra umanità è quella sfregiata dal peccato originale ?

Allora Gesù avrebbe preso su di sé la nostra umanità od un'altra umanità che non è la nostra?

Noi saremmo stati salvati ?

Dopo il battesimo anche noi beneficiamo di questa redenzione totale.

Maria è stata scelta; non è stata predestinata.

Se Lei avesse detto "NO'" , si sarebbe spezzata automaticamente quella dipendenza da Dio che si era concretizzata sin dal momento del concepimento.

Il battesimo non ci rende liberi dal fare peccati, siamo redenti come Maria e siamo totalmente liberi di essere santi o contrari a Dio.

Gesù Cristo è solidale all'uomo fuorché nel peccato, poteva peccare perché se no non poteva essere come l'uomo.

Nel Vangelo di Luca si parla delle tentazioni di Gesù nel deserto; se Egli non avesse potuto peccare non avrebbe neanche avuto tentazioni.

Se fosse stato solo una figurazione allora vuol dire che la redenzione di Gesù è in qualche cosa che è assolutamente l'impositiva" per ciascuno di noi, non è una possibilità data a tutti ma solo un'imposizione data a tutti; pertanto rischiano di essere predestinati come insegnava Lutero, secondo il quale Dio ha già Scelto chi sarà salvato e chi non lo sarà.

A tutti dà la possibilità perché c'è questa libertà assoluta.

L'uguaglianza umana di Gesù con l'umanità era totale, ciò che lo rende differente è la COMUNIONE con Dio, non il fatto che Egli non potesse peccare.

Se Lui voleva poteva peccare.

Non c'era in Lui la volontà di spezzare questa comunione questo significa che non aveva idee sue, difatti nel Getsemani disse :

"Se vuoi, se puoi passi da me questo calice".

Quindi la comunione non era qualcosa di meccanico ma di voluto.

Se non ci fosse stata questa vera natura umana noi non saremmo salvi.

Vana sarebbe stata la sua crocifissione morte e resurrezione, d'altronde se fosse stato di un'altra umanità non sarebbe neanche morto perché quelli che sono nel giardino dell'Eden non conoscono la morte, conoscono il passaggio da questa vita all'altra e non la morte cruenta, non il dolore, non la sofferenza, non il distacco.

Tutte queste esperienze ci fanno capire che la natura umana non è stata adottata da Dio però la sofferenza è apparente, allora anche la morte è apparente, quindi non c'è stata salvezza e pertanto non c'è comunione tra Dio e l'uomo.

Se ciò fosse detto verrebbe smentito quanto scritto nella Lettera agli Ebrei in cui dice che l'unico mediatore è l'uomo Gesù Cristo vero Dio ( Eb 13 ).

I DOGMI della Chiesa ci parlano di un certo tipo di umanità e di un certo tipo di visione dell'azione della grazia; il fatto che Gesù e la Madonna non abbiano peccato non è perché Dio non ha voluto è perché loro non hanno voluto.

Maria non sapeva che cosa le succedeva, ha fatto un atto di fede, diversamente non avrebbe neanche fatto un atto di fede, quindi non sarebbe stata libera.

Se non fosse stata libera non sarebbe stata una persona ma una cosa.

Se non riconosciamo l'integralità della rivelazione divina crolla tutto.

La verità è che è molto più glorioso intravedere una redenzione all'istante stesso del concepimento che lascia totalmente libera la creatura".

In realtà noi siamo dei credenti ma siamo totalmente liberi, il fatto che Dio abbia detto Il guarda che tu sei mio figlio" non ha detto assolutamente che l'essere suo figlio ci obbliga o ci scaraventa in Paradiso nonostante noi stessi perché la salvezza e la gloria del Paradiso non sono un obbligo meccanico ma un'opportunità offerta a tutti; ciò vuol dire che io ho la possibilità di esprimere me stesso nella mia scelta quotidiana e di decidere per Dio o non per Dio.

Certamente un discorso di questo genere merita un approfondimento ed uno studio particolare, probabilmente anche a livello individuale e spirituale.

Questa è comunque, la dottrina della Chiesa.

La verità di fede è espressa nel Cat. Chiesa Catt. in cui si parla di queste rivelazioni.

(Anche i Santi peccavano, ma correvano verso Dio per ricostruire la comunione.

La cosa essenziale non è il peccato ma la comunione.)

Il verbo di Dio è stato in tutto uguale all'uomo fuorché nel peccato perché Lui è la comunione di Dio : "Io ed il Padre siamo una cosa sola " ( Gv 17,11 ).

È normale che per Dio che non senta il bisogno di staccarsi l'uno dall'altro.

L'essere prescelti non limita la libertà della scelta o la libertà individuale.

Se noi siamo scelti come la Madonna e Gesù, Dio provvede a quelle potenzialità o capacità che sono necessarie e sufficienti all'esercizio di ciò che Lui ha progettato per noi, dopodiché siamo noi che diciamo: "le metterò tutte a disposizione di Dio."

La nostra santità è adatta al tempo ed alla testimonianza che Dio vuole da noi.

Quando l'angelo si presentò da Maria dice (il testo greco) : "Caire Marie que carito mene" usando questa perifrasi significa Il tu che sei stata "riempita" della grazia di Dio e (congiunzione determinata) rimani tale" significa che c'è un'azione di Dio che però prevede una collaborazione di Maria.

L'azione di Dio è che Lei è stata riempita della grazia, non che LEI non avesse bisogno perché non faceva parte della natura umana.

Cat. Chiesa Catt. 490/491 :"Per essere la madre del Salvatore, Maria, da Dio è stata arricchita dei doni degni di una cosi grande carica.

L'angelo Gabriele al momento dell'annunciazione la saluta come "piena di grazia".

In realtà per poter dare il libero assenso della sua fede all'annuncio della sua vocazione era necessario che fosse tutta sorretta dalla grazia di Dio.

Qualcosa che Lei ha ricevuto e non qualcosa che costitutivamente è suo.

Nel corso dei secoli la Chiesa ha preso coscienza che Maria colmata di grazia da Dio era stata redenta sin dal suo concepimento ( Cat.Chiesa Catt. 491) è quanto afferma il Dogma dell'Immacolata Concezione proclamato da Papa Pio IX nel 1854 :

"La beatissima Maria nel primo istante della sua concezione per una grazia e privilegio singolare di Dio Onnipotente in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale".

È stata anticipata in Lei la grazia della redenzione (il Dogma fa contemplare Dio poiché è Dio che ha fatto qualcosa di eccezionale a favore della creatura in previsione dei meriti di Gesù Cristo per una grazia ed un privilegio singolare di Dio Onnipotente.

Quindi il Dogma dovrebbe farci contemplare la magnificenza di Dio per quello che ha fatto nella creatura.

Quello che Maria ha fatto "MAGNIFICAT ANIMA MEA DOMINUM" = "Il mio spirito esulta in Dio Salvatore, perché Dio ché è grande ha fatto in me cose grandi " (in me che sono debole, fragile, in me che sono una creatura umana come tutti gli altri).

In questo non dobbiamo vedere una dissacrazione di Maria perché in ogni caso è chiaro che qui il dogma ci richiama in previsione della sua fede all'annunzio della vocazione quindi per sorreggere la fede di Maria; quindi la figura di Maria appare ancora più gloriosa perché Dio l'ha aiutata con la sua grazia a dare un SI cosi importante, perché era un SI eccezionali, un SI cosi grande che se non si e sorretti dalla grazia di Dio non ce la fai a dirlo.

Come se si dovesse essere imprigionati, torturati e uccisi per il nome di Gesù.

Non basta la grazia che si possiede, ora, il Signore ne dà dell'altra affinché si possa dire SI quel momento pazzesco.

Questo non ci spaventa perché sappiamo bene che se in quel momento siamo capaci di essere dei testimoni non dipende da noi ma riconosciamo che tutto proviene dalla sua grazia, dall'infinita potenza di Dio.

Questo parallelismo serve ad innescare un processo di riflessione e di sistematizzazione di tante cose che abbiamo nel nostro bagaglio culturale.

Dal Vangelo di Lc 1 sull'annunciazione si vede chiaramente che Maria pone delle domande, ed in questo sta la grandezza della rivelazione perché risponde a questa sua interpellanza e, si vede che Maria non ha chiaro il "mistero di Dio".

Se tutto fosse chiaro. non avrebbe delle domande da porre invece "Come è possibile ?

Non conosco uomo" e l'angelo risponde:

"La potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra, etc…."'.

Tale profondità detta dall'angelo è ancora adesso difficile da capire.

Un'intuizione ? Maria ha avuto un'intuizione non ha avuto una visione beatifica di tutto quello che sarebbe successo; tenendo presente che in quella epoca di tutta la biologia dell'organismo umano non si conosceva quasi nulla.

È chiaro che qualsiasi tipo di spiegazione per noi , oggi, e evidente perché abbiamo qualche infarinatura di medicina, per loro era assolutamente stravagante ed inconcepibile.

Conoscere pienamente una cosa non facilita la scelta oppure non ci costringe ad una scelta perché diversamente noi non avremmo più libertà.

Gli angeli hanno una visione beatifica, hanno potuto scegliere, ed hanno esercitato in un istante eterno la libertà.

In questo momento gli angeli hanno fede in Dio ? NO ! Ne hanno l'evidenza, lo vedono.

Non ho bisogno di credere una cosa che vedo, ho bisogno di credere una cosa che non vedo e che non so.

La verità scientifica è una cosa la verità di fede è un'altra cosa = esige che ci sia una mia accettazione di un mistero ossia di una cosa che è più grande di me e che io non posso contenere dentro di me.