Isaia

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Capitolo 46

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Caduta di Babilonia

1 A terra è Bel, rovesciato è Nebo; i loro idoli sono per gli animali e le bestie, caricati come loro fardelli, come peso sfibrante.
Ger 50,12
2 Sono rovesciati, sono a terra insieme, non hanno potuto salvare chi li portava ed essi stessi se ne vanno in schiavitù.
3 Ascoltatemi, casa di Giacobbe e voi tutti, superstiti della casa di Israele; voi, portati da me fin dal seno materno, sorretti fin dalla nascita.
Is 63,9
Es 19,4
Sal 22,11
4 Fino alla vostra vecchiaia io sarò sempre lo stesso, io vi porterò fino alla canizie.
Come ho già fatto, così io vi sosterrò, vi porterò e vi salverò.
5 A chi mi paragonate e mi assomigliate?
A chi mi confrontate, quasi fossimo simili?
Is 44,7
6 Traggono l'oro dal sacchetto e pesano l'argento con la bilancia; pagano un orefice perché faccia un dio, che poi venerano e adorano.
Is 40,20+
7 Lo sollevano sulle spalle e lo portano, poi lo ripongono sulla sua base e sta fermo: non si muove più dal suo posto.
Ognuno lo invoca, ma non risponde; non libera nessuno dalla sua angoscia.
8 Ricordatevelo e agite da uomini; rifletteteci, o prevaricatori.
Is 44,21
9 Ricordatevi i fatti del tempo antico, perché io sono Dio e non ce n'è altri.
Sono Dio, nulla è uguale a me.
10 Io dal principio annunzio la fine e, molto prima, quanto non è stato ancora compiuto; io che dico: « Il mio progetto resta valido, io compirò ogni mia volontà! ».
Is 45,21+
Is 41,26-27
Sal 33,11
Ef 1,11
11 Io chiamo dall'oriente l'uccello da preda, da una terra lontana l'uomo dei miei progetti.
Così ho parlato e così avverrà; l'ho progettato, così farò.
Is 41,2.5
Is 45,13
12 Ascoltatemi, voi che vi perdete di coraggio, che siete lontani dalla giustizia.
13 Faccio avvicinare la mia giustizia: non è lontana; la mia salvezza non tarderà.
Io dispenserò in Sion la salvezza a Israele, oggetto della mia gloria.
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Abbreviazioni
46,1-13 Rovina degli dèi e intervento del Signore
Il profeta intravede la presa di Babilonia da parte di Ciro.
Gli dèi del pantheon assirobabilonese, Bel, dio del cielo,
e Nebo, dio della saggezza, sono schiacciati.
I babilonesi fuggono, portando i loro dèi, cioè gli idoli che li rappresentano.
46,1 Bel: nella lingua babilonese significa "Signore";
era il titolo di Marduc, il dio supremo di Babilonia.
Nebo, suo figlio, era venerato come scriba e segretario degli dèi.
Il crollo degli idoli può avere un significato simbolico: la conquista da parte di Ciro il Grande è una sconfitta degli dèi che avrebbero dovuto proteggere la città.
46,3 Al contrario degli idolatri che « portano » con sè i loro dèi nella fuga,
è Jahve che ha « portato » Israele fin dalle origini.
- fin dal seno materno … fin dalla nascita: alla lettera « dalle viscere … dal seno ».
46,5 L'opposizione tra gli dèi babilonesi vinti e Jahve, Dio di Israele trionfante,
conduce il profeta a riprendere l'argomento della potenza incomparabile del vero Dio ( cf. Is 44,7; Is 41,21-29; Is 42,8; Is 43,8-13 ).
46,6 bilancia: alla lettera « canna », cioè l'asta della bilancia.
46,8a Senso incerto.
Si corregge talvolta in « siate confusi », ma il greco ( « siate fermi » ) seguito qui da BJ e BC, sembra appoggiare la traduzione proposta.
46,11 l'uccello da preda: probabilmente un altro riferimento al re persiano Ciro,
che piomba sui suoi nemici come un uccello da preda.
Il termine non è peggiorativo.