Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica

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Le sette domande

587 Come è composta la preghiera del Signore?

Essa contiene sette domande a Dio Padre.

Le prime tre, più teologali, ci portano verso di lui, per la sua gloria: è proprio dell'amore pensare innanzitutto a colui che si ama.

Esse suggeriscono che cosa dobbiamo in particolare domandargli: la santificazione del suo Nome, l'avvento del suo Regno, la realizzazione della sua volontà.

Le ultime quattro presentano al Padre di misericordia le nostre miserie e le nostre attese.

Gli chiedono di nutrirci, di perdonarci, di sostenerci nelle tentazioni e di liberarci dal Maligno.

2803-806
2857

588 Che cosa significa: « Sia santificato il tuo nome »?

Santificare il Nome di Dio è innanzitutto una lode che riconosce Dio come Santo.

Infatti, Dio ha rivelato il suo santo Nome a Mosè e ha voluto che il suo popolo gli fosse consacrato come una nazione santa in cui egli dimora.

2807-12
2858

589 Come è santificato il Nome di Dio in noi e nel mondo?

Santificare il Nome di Dio che ci chiama « alla santificazione » ( 1 Ts 4,7 ) è desiderare che la consacrazione battesimale vivifichi tutta la nostra vita.

Inoltre, è domandare, con la nostra vita e con la nostra preghiera, che il Nome di Dio sia conosciuto e benedetto da ogni uomo.

2813-15

590 Che cosa domanda la Chiesa pregando: « Venga il tuo Regno »?

La Chiesa invoca la venuta finale del Regno di Dio attraverso il ritorno di Cristo nella gloria.

Ma la Chiesa prega anche perché il Regno di Dio cresca fin da oggi mediante la santificazione degli uomini nello Spirito e, grazie al loro impegno, con il servizio della giustizia e della pace, secondo le Beatitudini.

Questa domanda è il grido dello Spirito e della Sposa: « Vieni, Signore Gesù! » ( Ap 22,20 ).

2816-21
2859

591 Perché domandare: « Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra »?

La volontà del Padre è che « tutti gli uomini siano salvati » ( 1 Tm 2,3 ).

Per questo Gesù è venuto: per compiere perfettamente la Volontà salvifica del Padre.

Noi preghiamo Dio Padre di unire la nostra volontà a quella del Figlio suo, sull'esempio di Maria Santissima e dei Santi.

Domandiamo che il suo disegno benevolo si realizzi pienamente sulla terra come già nel cielo.

È mediante la preghiera che possiamo « discernere la volontà di Dio » ( Rm 12,2 ) e ottenere la « costanza per compierla » ( Eb 10,36 ).

2822-27
2860

592 Qual è il senso della domanda: « Dacci oggi il nostro pane quotidiano »?

Chiedendo a Dio, con l'abbandono fiducioso dei figli, il nutrimento quotidiano necessario a tutti per la propria sussistenza, riconosciamo quanto Dio nostro Padre sia buono al di là di ogni bontà.

Domandiamo anche la grazia di saper agire perché la giustizia e la condivisione permettano all'abbondanza degli uni di sopperire ai bisogni degli altri.

2828-34
2861

593 Qual è il senso specificamente cristiano di questa domanda?

Poiché « l'uomo non vive soltanto di pane, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio » ( Mt 4,4 ), questa domanda riguarda ugualmente la fame della Parola di Dio e quella del Corpo di Cristo ricevuto nell'Eucaristia, come pure la fame dello Spirito Santo.

Noi lo domandiamo con una confidenza assoluta, per oggi, l'oggi di Dio, e questo ci viene dato soprattutto nell'Eucaristia, che anticipa il banchetto del Regno che verrà.

2835-37
2861

594 Perché diciamo: « Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori »?

Chiedendo a Dio Padre di perdonarci, ci riconosciamo peccatori dinanzi a lui.

Ma confessiamo al tempo stesso la sua misericordia, perché, nel Figlio suo e attraverso i sacramenti, « riceviamo la redenzione, la remissione dei peccati » ( Col 1,14 ).

La nostra domanda, tuttavia, verrà esaudita solo a condizione che noi, prima, abbiamo a nostra volta perdonato.

2838-39
2862

595 Com'è possibile il perdono?

La misericordia penetra nel nostro cuore solo se noi pure sappiamo perdonare, persino ai nostri nemici.

Ora, anche se per l'uomo sembra impossibile soddisfare a questa esigenza, il cuore che si offre allo Spirito Santo può, come Cristo, amare fino all'estremo della carità, tramutare la ferita in compassione, trasformare l'offesa in intercessione.

Il perdono partecipa della misericordia divina ed è un vertice della preghiera cristiana.

2840-45
2862

596 Che cosa significa: « Non ci indurre in tentazione »?

Noi domandiamo a Dio Padre di non lasciarci soli e in balia della tentazione.

Domandiamo allo Spirito di saper discernere, da una parte, fra la prova che fa crescere nel bene e la tentazione che conduce al peccato e alla morte, e, dall'altra, fra essere tentati e consentire alla tentazione.

Questa domanda ci unisce a Gesù che ha vinto la tentazione con la sua preghiera.

Essa sollecita la grazia della vigilanza e della perseveranza finale.

2846-49
2863

597 Perché concludiamo domandando: « Ma liberaci dal Male »?

Il Male indica la persona di Satana, che si oppone a Dio e che è « il seduttore di tutta la terra » ( Ap 12,9 ).

La vittoria sul diavolo è già conseguita da Cristo.

Ma noi preghiamo affinché la famiglia umana sia liberata da Satana e dalle sue opere.

Domandiamo anche il dono prezioso della pace e la grazia dell'attesa perseverante della venuta di Cristo, che ci libererà definitivamente dal Maligno.

2850-54
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598 Cosa significa l'Amen finale?

2855-56
2865

« Al termine della preghiera, tu dici: Amen, sottoscrivendo con l'Amen, che significa "Così sia", tutto ciò che è contenuto nella preghiera, insegnata da Dio » ( san Cirillo di Gerusalemme ).

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