Ecclesiam suam

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Pedagogia del battezzato

40 Che se noi sapremo accendere in noi stessi e educare nei fedeli, con alta e vigilante pedagogia, questo corroborante senso della Chiesa, molte antinomie che oggi affaticano il pensiero di studiosi di ecclesiologia: come, ad esempio,

la Chiesa sia visibile e spirituale insieme,

come sia libera e insieme disciplinata,

come sia comunitaria e gerarchica,

come già santa e sempre in via di santificazione,

come sia contemplativa e attiva, e così via,

saranno praticamente superate e risolte nell'esperienza, illuminata dalla dottrina, della realtà vivente della Chiesa stessa; ma soprattutto un effetto sarà assicurato ad essa, quello della sua ottima spiritualità, alimentata mediante la pia lettura della Sacra Scrittura, dei Santi Padri e dei Dottori della Chiesa, e da quanto fa sgorgare in lei tale coscienza, vogliamo dire

la catechesi esatta e sistematica,

la partecipazione a quella mirabile scuola di parole, di segni e divine effusioni ch'è la sacra liturgia,

la meditazione silenziosa e ardente delle divine verità,

e finalmente la dedizione generosa alla orazione contemplativa.

La vita interiore si pone tuttora come la grande sorgente della spiritualità della Chiesa, modo suo proprio di ricevere le irradiazioni dello Spirito di Cristo, espressione radicale e insostituibile della sua attività religiosa e sociale, inviolabile difesa e risorgente energia nel suo difficile contatto col mondo profano.

41 Bisogna ridare al fatto d'aver ricevuto il santo battesimo, e cioè di essere stati inseriti, mediante tale sacramento, nel Corpo Mistico di Cristo che è la Chiesa, tutta la sua importanza, specialmente nella cosciente valutazione che il battezzato deve avere della sua elevazione, anzi della sua rigenerazione alla felicissima realtà di figlio adottivo di Dio, alla dignità di fratello di Cristo, alla fortuna, vogliamo dire alla grazia e al gaudio della inabitazione dello Spirito Santo, alla vocazione d'una vita nuova, che nulla ha perduto di umano, salvo la infelice sorte del peccato originale, e che di quanto è umano è abilitata a dare le migliori espressioni e a sperimentare i più ricchi e candidi frutti.

L'essere cristiani, l'aver ricevuto il santo Battesimo, non dev'essere considerato come cosa indifferente o trascurabile; ma deve marcare profondamente e felicemente la coscienza d'ogni battezzato; deve essere davvero considerato da lui, come lo fu dai cristiani antichi, un'illuminazione, che facendo cadere su di lui il raggio vivificante della Verità divina, gli apre il cielo, gli rischiara la vita terrena, lo abilita a camminare come figlio di Dio, fonte d'eterna beatitudine.

42 E quale programma pratico questa considerazione ponga davanti a Noi e al Nostro ministero è facile vedere.

Noi godiamo osservando che tale programma è già in via di esecuzione, presso tutta la Chiesa, e promosso con zelo sapiente ed ardente.

Noi lo incoraggiamo; Noi lo raccomandiamo; Noi lo benediciamo

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