Redemptoris missio

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La responsabilità primaria delle Pontificie opere missionarie

84 In questa opera di animazione il compito primario spetta alle Pontificie opere missionarie, come più volte ho affermato nei messaggi per la Giornata missionaria mondiale.

Le quattro opere - Propagazione della fede, San Pietro apostolo, Infanzia missionaria e Unione missionaria - hanno in comune lo scopo di promuovere lo spirito missionario universale in seno al popolo di Dio.

L'Unione missionaria ha come fine immediato e specifico la sensibilizzazione e formazione missionaria dei sacerdoti, religiosi e religiose, che devono, a loro volta, curarla nelle comunità cristiane; essa, inoltre, mira a promuovere le altre opere, di cui è l'anima.168

« La parola d'ordine deve essere questa: Tutte le chiese per la conversione di tutto il mondo ».169

Essendo del papa e del collegio episcopale, anche nell'ambito delle chiese particolari queste opere occupano « giustamente il primo posto, perché sono mezzi sia per infondere nei cattolici, fin dall'infanzia, uno spirito veramente universale e missionario, sia per favorire un'adeguata raccolta di sussidi a vantaggio di tutte le missioni, secondo le necessità di ciascuna ».170

Un altro scopo delle opere missionarie è quello di suscitare vocazioni ad gentes ed a vita, sia nelle chiese antiche come in quelle più giovani.

Raccomando vivamente di orientare sempre più a questo fine il loro servizio di animazione.

Nell'esercizio della loro attività, queste Opere dipendono, a livello universale, dalla Congregazione per l'evangelizzazione e, a livello locale, dalle Conferenze episcopali e dai vescovi delle singole chiese, collaborando con i centri di animazione esistenti: esse portano nel mondo cattolico quello spirito di universalità e di servizio alla missione, senza il quale non esiste autentica cooperazione.

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168 Paolo VI, epist. ap. Graves et increscentes ( 5 settembre 1966 ): AAS 58 ( 1966 ), 750-756
169 P. Manna, Le nostre « chiese » e la propagazione del vangelo, Trentola Ducenta, 19522, p. 35
170 Ad gentes 38