Alcuni aspetti della Chiesa intesa come comunione

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Introduzione

1. Il concetto di comunione ( koinonía ), già messo in luce nei testi del Concilio Vaticano II,1 è molto adeguato per esprimere il nucleo profondo del Mistero della Chiesa e può essere una chiave di lettura per una rinnovata ecclesiologia cattolica.2

L'approfondimento della realtà della Chiesa come Comunione è, infatti, un compito particolarmente importante, che offre ampio spazio alla riflessione teologica sul mistero della Chiesa, « la cui natura è tale da ammettere sempre nuove e più profonde esplorazioni.3

Tuttavia, alcune visioni ecclesiologiche palesano un'insufficiente comprensione della Chiesa in quanto mistero di comunione, specialmente per la mancanza di un'adeguata integrazione del concetto di comunione con quelli di Popolo di Dio e di Corpo di Cristo, e anche per un insufficiente rilievo accordato al rapporto tra la Chiesa come comunione e la Chiesa come sacramento.

2. Tenuto conto dell'importanza dottrinale, pastorale ed ecumenica dei diversi aspetti riguardanti la Chiesa intesa come Comunione, con la presente Lettera, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha creduto opportuno richiamare brevemente e chiarire, ove necessario, alcuni degli elementi fondamentali che debbono essere ritenuti punti fermi, anche nell'auspicato lavoro d'approfondimento teologico.

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1 Cf. Costit. dogm. Lumen gentium, n. 4, n. 8, nn. 13-15, n. 18, n. 21, nn. 24-25;
Costit. dogm. Dei Verbum, n. 10;
Costit. past. Gaudium et spes, n. 32;
Decr. Unitatis redintegratio, nn. 2-4, nn. 14-15, nn. 17-19, n. 22
2 Cf. Sinodo dei Vescovi, II Assemblea straordinaria ( 1985 ), Relatio finalis, II, C ), 1
3 Paolo VI, Discorso di apertura del secondo periodo del 29-IX-1963.
Cf., ad esempio, le prospettive di approfondimento indicate dalla Commissione Teologica Internazionale, in « Themata selecta de ecclesiologia »: Documenta ( 1969-1985 ), Lib. Ed. Vaticana 1988, pp. 462-559