Le glorie di Maria

4. La fede di Maria

Come la beata Vergine è madre dell'amore e della speranza, così è anche madre della fede.

" Io sono la madre del bello amore, del timore e della scienza e della santa speranza " ( Sir 24,24 Volg. ).

E con ragione, dice sant'Ireneo, poiché quel danno che Eva fece con la sua incredulità, Maria lo riparò con la sua fede

Eva, conferma Tertulliano, poiché volle credere al serpente preferendolo a quello che aveva detto Dio, apportò la morte.

Ma la nostra Regina, col credere, come le aveva detto l'angelo, che sarebbe divenuta Madre del Signore pur restando vergine, apportò al mondo la salvezza.

Sant'Agostino dice che, dando il suo consenso all'Incarnazione del Verbo, Maria, per mezzo della sua fede, aprì agli uomini il paradiso.

Spiegando questo passo di san Paolo: " Il marito non credente è santificato dalla moglie credente" ( 1 Cor 7,14 ), Riccardo di san Lorenzo scrive: " Questa è la donna fedele, per la cui fede è stato salvato Adamo, uomo infedele, e tutta la sua discendenza ".

A causa della sua fede la Vergine fu proclamata beata da Elisabetta: " Te beata, che hai creduto; perché si compiranno le cose dette a te dal Signore " ( Lc 1,45 ).

Sant'Agostino aggiunge: " Maria fu più beata nell'accogliere la fede di Cristo, che nel concepire la carne di Cristo ".

Il padre Suarez dice che la santa Vergine ebbe più fede di tutti gli uomini e tutti gli angeli.

Vedeva il Figlio suo nella stalla di Betlemme e lo credeva il creatore del mondo.

Lo vedeva fuggire da Erode e non cessava di credere che era il re dei re.

Lo vide nascere e lo credette eterno.

Lo vide povero, bisognoso di cibo e lo credette Signore dell'universo; coricato sul fieno e lo credette onnipotente.

Osservò che non parlava e credette che era la Sapienza infinita.

Lo sentiva piangere e credeva che era il gaudio del paradiso.

Lo vide infine morire vilipeso e crocifisso, ma benché negli altri vacillasse la fede, Maria continuò a credere fermamente che egli era Dio.

" Vicino alla croce di Gesù stava sua madre " ( Gv 19,25 ).

Meditando su queste parole sant'Antonino scrive: " Maria stava salda nella fede, che conservò incrollabile, nella divinità di Cristo ".

Per questo, aggiunge il santo, nell'ufficio delle Tenebre si lascia una sola candela accesa.

A tale proposito san Leone applica alla Vergine questo passo dei Proverbi: " Non si spegne di notte la sua lampada " ( Pr 31,18 )

Commentando le parole di Isaia: " Da me solo ho spremuto il torchio e delle genti nessun uomo è con me " ( Is 63,3 ), san Tommaso scrive: " Dice: nessun uomo, a causa della Vergine, nella quale non venne mai meno la fede ".

Il beato Alberto Magno esclama: " Ebbe fede in sommo grado colei che, mentre i discepoli dubitavano, non dubitò ".

Quindi per la sua grande fede Maria meritò di essere la luce di tutti i fedeli.

Così san Metodio la chiama: " La fiaccola dei fedeli " e san Cirillo Alessandrino: " Lo scettro della vera fede ".

Per merito della fede di lei la santa Chiesa attribuisce alla Vergine la sconfitta di tutte le eresie: " Rallégrati, Vergine Maria, tu sola hai debellato tutte le eresie nel mondo intero ".

San Tommaso da Villanova, spiegando le parole dello Spirito Santo: " Mi hai ferito il cuore, sorella mia sposa … con un solo sguardo dei tuoi occhi " ( Ct 4,9 ), dice che questi occhi furono la fede di Maria, per cui ella molto piacque a Dio Sant'Ildefonso ci esorta: " Imitate la fede di Maria "

Ma come possiamo imitare questa fede di Maria? La fede è insieme dono e virtù.

É dono di Dio in quanto è una luce che Dio infonde nell'anima; è virtù in quanto l'anima la mette in pratica.

Perciò la fede ci deve servire da regola non solo per credere, ma anche per agire.

Così san Gregorio diceva: " Crede veramente colui che nella sua vita mette in pratica ciò che crede ".

E sant'Agostino: " Tu dici: credo. Fa' quello che dici: questa è la fede ".

Questo è l'avere una fede viva, cioè il vivere secondo quel che si crede: " Il mio giusto vive di fede " ( Eb 10,38 ).

Così visse la beata Vergine, a differenza di coloro che non vivono secondo quel che credono e la cui fede è morta, come dice san Giacomo: " La fede senza le opere è morta " ( Gc 2,26 ).

Diogene andava cercando dappertutto un uomo: " Cerco un uomo ".

Ma Dio, fra tanti fedeli che vi sono, par che vada cercando un cristiano: " Cerco un cristiano ".

Pochi sono quelli che ne compiono le opere; la maggior parte ne porta soltanto il nome.

A costoro si dovrebbe dire ciò che Alessandro Magno disse a un soldato codardo che si chiamava anch'egli Alessandro: " Cambia nome o cambia comportamento ".

Ma, diceva il venerabile Giovanni Avila, questi sciagurati dovrebbero essere rinchiusi come pazzi in un carcere poiché, pur credendo che sia preparata un'eternità felice per chi vive bene e un'eternità infelice per chi vive male, vivono tuttavia come se non vi credessero.

Quindi sant'Agostino ci esorta a vedere le cose con occhi cristiani, cioè che vedono secondo la fede: " Abbiate occhi cristiani".

Dalla mancanza di fede, diceva santa Teresa, nascono tutti i peccati.

Perciò preghiamo la santa Vergine affinché per i meriti della sua fede ci ottenga una fede viva: " Signora, aumenta la nostra fede! " ( cfr. Lc 17,5 ).

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