Aspersione

Dizionario

1) Lieve spruzzata

2) lit. Rito di purificazione, consistente nel bagnare leggermente con acqua benedetta persone o cose


L'aspersione è un atto tipico di cerimoniali religiosi, probabilmente fin dalla preistoria, mediante il quale un ministro di culto addetto al sacrificio asperge la vittima prescelta ( o eventualmente se stesso ) con acqua lustrale ( ovvero acqua benedetta o santificata ).

Nella religione romana antica, come in quella moderna, l'aspersione avviene tramite un rametto di alloro o olivo, detto appunto aspergillum, immerso nell'acqua lustrale e spruzzato su ciò che deve essere asperso ( di solito è la purificazione da compiersi prima di un sacrificio agli dèi inferi ).

Per la religione cristiana, l'aspersione ricorda il battesimo e la Pasqua.

Il significato rituale sta nella purificazione ottenuta attraverso la purezza dell'acqua.

Si può compiere immergendo le mani, il volto o l'intero corpo, dando luogo in quest'ultimo caso all'abluzione.

Nella liturgia cristiana, si utilizza un secchiello contenente acqua che viene portato all'altare. Il prete benedice l'acqua e successivamente asperge i fedeli. L'aspersione sostituisce l'atto penitenziale.

Aspersorio

È strumento liturgico per spruzzare acqua benedetta su persone o oggetti a scopo di purificazione lustrale o di benedizione.

I primi cristiani si servivano di un ramoscello d'issopo, di alloro, mirto, ulivo …

Oggi consta di un'asta di metallo, variamente tornita, che termina in una sfera traforata, munita talora di setole bianche.

Sovente, per praticità d'uso, contiene in se stessa l'acqua benedetta.

È anche detto asperges, dalle parole del Salmo 51: " Asperges me hyssopo, et mundabor " = " Purificami con issopo e sarò mondo ".

Rito per l'aspersione domenicale

Fratelli carissimi, invochiamo la benedizione di Dio nostro Padre, perché questo rito di aspersione ravvivi in noi la grazia del Battesimo per mezzo del quale siamo stati immersi nella morte redentrice del Signore per risorgere con lui alla vita nuova.

Breve pausa di silenzio.

Ad ogni invocazione diciamo: Purifica e benedici la tua Chiesa.

O Dio creatore, che nell'acqua e nello Spirito hai dato forma e volto all'uomo e all'universo.

Purifica e benedici la tua Chiesa.

O Cristo, che dal petto squarciato sulla croce hai fatto scaturire i sacramenti della nostra salvezza.

Purifica e benedici la tua Chiesa.

O Spirito Santo, che dal grembo battesimale della Chiesa ci hai fatto rinascere come nuove creature.

Purifica e benedici la tua Chiesa.

O Dio, che raduni la tua Chiesa, sposa e corpo del Signore, nel giorno memoriale della risurrezione, benedici + il tuo popolo e ravviva in noi per mezzo di quest'acqua il gioioso ricordo e la grazia della prima Pasqua nel Battesimo.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

Il Celebrante asperge se stesso, quanti stanno in presbiterio e l'assemblea.

Poi conclude:

Dio onnipotente ci purifichi dai peccati, e per questa celebrazione dell'Eucaristia ci renda degni di partecipare alla mensa del suo regno, in Cristo Gesù nostro Signore.

Amen.


Schedario Biblico

Aspersione D 33

Catechismo della Chiesa Cattolica

I tratti caratteristici dei sacramentali 1668