Attrizione

Dizionario

1) teol. Pentimento imperfetto dei peccati in quanto suggerito da ragioni di opportunità


Termine coniato nel XII secolo per indicare il dispiacere dei peccati commessi.

a) Questo dispiacere è causato dalla vergogna o dal timore dei castighi più che dall'amore verso Dio.

b) Qualche volta si chiama "dolore imperfetto".

Il Concilio di Trento ( 1545-1563 ) insegnò che l'attrizione è sufficiente per la recezione fruttuosa del sacramento della Penitenza quando sia animata dalla speranza del perdono e dal proponimento di non peccare di nuovo ( cf DS 1678 ).

Cf Contrizione; Sacramento della penitenza.

Dolore per aver peccato, provocato non dall'aver offeso Dio, ma dal timore del castigo.

Anche se a volte si è detto che, con il sacramento, basta per restituire lo stato di grazia, questo dolore non è sufficiente per ottenere il perdono, che implica sempre un ritorno all'amicizia con Dio.

Può essere, invece, un inizio che conduce alla contrizione o dolore "perfetto" ( sarebbe meglio dire "corretto" ), quando ci si accosta al sacramento entrando nella sua vera dinamica.


Catechismo della Chiesa Cattolica

La contrizione detta « imperfetta » ( o « attrizione » ) è, anch'essa, un dono di Dio, un impulso dello Spirito Santo. 1453

Summa Teologica

Se l'attrizione possa divenire contrizione Suppl q1 a3