Conciliarismo

Teoria ecclesiologica che sostiene la superiorità del concilio sul papa.

Ispirata ad un antico principio, riferito nel Decretum Gratiani, in base al quale veniva permesso il giudizio della Chiesa sul papa incorso in eresia, nel sec. XIV fu estesa soprattutto in occasione delle dispute accese durante lo scisma d'Occidente ( 1378-1417 ).

v. Concilio; Papa

Movimento di idee tipico del periodo fra il 1370 e il 1450, ma con radici precedenti e influssi posteriori.

Esso tendeva a rivalutare a tal punto il ruolo del Concilio nella vita della Chiesa, da elevarlo a detentore del potere supremo in essa, superiore a quello del Papa.

Le controversie conciliaristiche del secolo XV portarono invece ad una proclamazione del potere supremo del Papa e ad un blocco del movimento conciliarista, in cui le tendenze democratiche degenerarono in confusione e democraticismo assembleare ( il Concilio di Basilea, 1431-1449 ).