Numeri

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Libro della Bibbia, il quarto del Pentateuco ( v. ).

Il titolo è quello della traduzione in greco dei Settanta ( probabilmente a motivo delle lunghe liste di censimento nei capp. 1-4 e Nm 26 ), mentre il titolo ebraico è bemidbar ( nel deserto ) e deriva, come per gli altri libri del Pentateuco, dalle parole iniziali del testo.

La tradizione sacerdotale ( P da Priestercodex ), che elaborò la redazione finale dei Numeri nei secc. VI-V a.C., organizzò il materiale precedente nel racconto del cammino del popolo di Israele dal Sinai attraverso il deserto fino alle soglie della Terra Promessa, inserendolo così quale continuazione dell'Esodo e preparazione al Levitico.

La struttura narrativa

In un'alternanza di sezioni narrative e sezioni legislative, il libro si presenta strutturato in tre parti.

1. Gli eventi del Sinai ( Nm 1,1-10,10 ) comprendono il censimento e l'organizzazione delle tribù nell'accampamento e in cammino; prescrizioni relative ai leviti; leggi riguardanti la purità dell'assemblea; celebrazione della Pasqua e partenza dal Sinai.

2. Il cammino attraverso il deserto ( Nm 10,11-22,1 ) descrive la ribellione del popolo di Israele alle sue guide; l'invio degli esploratori nella terra di Canaan; la sconfitta in una guerra non voluta da JHWH; una collezione di leggi di vario ordine, intervallata dal racconto della rivolta di Gore, Datan e Abiram; nuove mormorazioni del popolo; l'episodio del serpente di bronzo; alcune battaglie in cui Israele riporta la vittoria.

3. Le steppe di Moab ( Nm 22,2-36,13 ) si aprono con la storia di Balaam, un indovino convocato dal re di Moab per maledire Israele e che invece per volontà di JHWH non può far altro che benedire; il castigo del popolo che si è lasciato trascinare all'idolatria; il censimento, seguito da norme relative alla distribuzione della terra; l'elezione di Giosuè a successore di Mosè; una serie di norme relative al culto; le conquiste e la spartizione della terra; l'eredità dei leviti; le città-rifugio per l'omicida involontario; l'eredità delle donne sposate.

Il significato teologico

La narrazione contenuta nel libro dei Numeri riguarda eventi verificatisi nella seconda metà del XIII sec. a.C. e non ha intenti storiografici, bensì teologici.

Il cammino attraverso il deserto è il cammino attraverso il quale le tribù di Israele, liberate dalla schiavitù egiziana, diventano il popolo di JHWH, imparando a vivere il dono della libertà, la fatica della responsabilità del proprio cammino irto di tentazioni e di difficoltà.

E JHWH condivide questo cammino; la sua tenda è in mezzo al suo popolo ( Nm 9,15-23; si confronti con il Vangelo di Giovanni 1,14: "E il Verbo si fece carne e pose la sua tenda tra di noi" ).

Diversi episodi narrati nel libro dei Numeri sono ricordati e riletti dal Nuovo Testamento: per esempio, il serpente di bronzo ( Nm 21,4-9 in Gv 3,14 ) e l'acqua scaturita dalla roccia ( Nm 20,1-13 in 1 Cor 10,4 ).

Alcune righe di Origene tratte dall'Omelia 27 sul libro dei Numeri possono esemplificare la lettura cristiana di questo libro: "Mosè scrisse le loro marce e le loro tappe secondo la parola del Signore" ( Nm 33,2 ).

Scrisse dunque queste cose secondo la parola del Signore, perché noi, leggendo e vedendo quante marce e quante tappe ci attendono lungo il viaggio verso il regno ci prepariamo a questa strada e, al vedere il cammino che ci attende, non lasciamo che il tempo della nostra vita scorra nell'inerzia e nella negligenza».