Regole di buona creanza e di cortesia cristiana

La fronte, le sopracciglia, le guance

49 Non sta bene corrugare la fronte, perché è segno di animo inquieto e malinconico.

Bisogna stare attenti a non far trasparire nulla di sgarbato, ma manifestare piuttosto un'aria di saggezza, di dolcezza e di benevolenza.

Il rispetto dovuto agli altri non permette di battersi la fronte con la punta del dito quando si parla di qualcuno, per indicare che è una persona attaccata al suo modo di pensare e al proprio giudizio, oppure battere sulla fronte di un altro con il dito curvato, per fargli intendere che si pensa questo di lui.

50 È familiarità sconveniente che due persone si sfreghino o si battano la fronte nemmeno per giuoco, perché non è degno di persone giudiziose.

È incivile aggrottare le sopracciglia, perché è indice di orgoglio, e perciò vanno tenute sempre rilassate.

Rialzarle indica disprezzo e tenerle abbassate sugli occhi dimostra malinconia.

Non è bene tagliarle molto corte, perché la buona educazione richiede che coprano tutto l'arco degli occhi e che si vedano sufficientemente.

51 Il migliore ornamento delle gote è il pudore, che deve farle arrossire in una persona ben nata quando in sua presenza viene pronunziata qualche parola volgare, qualche menzogna, qualche maldicenza; solo gli sfrontati e gli insolenti mentiscono con disinvoltura, pronunziano o fanno cose oscene senza arrossire.

È da maleducato muovere troppo le gote oppure tenerle troppo rientrate ed ancora peggio gonfiarle, perché è segno di arroganza oppure di un moto molto violento di collera.

52 Quando si mangia non bisogna gonfiare troppo le gote.

È molto contrario alla buona educazione avere le gote rigonfie di cibo d'ambo i lati, quando ciò capita, è segno di estrema avidità ed effetto di una golosità incontrollata.

Non bisogna mai toccare le proprie o le altrui gote per accarezzarle; bisogna anche guardarsi dal pizzicarle a chicchessia, fosse anche un bambino, è molto sconveniente.

53 Non si può neanche prendersi la libertà di toccare le guance di alcuno, nemmeno per ridere o per scherzare; questi modi di fare sono familiarità non permesse.

54 Dare uno schiaffo sulle guance di un uomo è fargli grave ingiuria, perché viene interpretato come un intollerabile affronto.

Il Vangelo consiglia di sopportare e vuole che i cristiani che cercano di imitare Gesù Cristo nella sua pazienza, siano disposti e addirittura pronti a porgere l'altra guancia per riceverne un secondo, appena se ne è ricevuto uno sulla prima; ma proibisce di darlo, poiché questo può essere determinato soltanto da un moto di collera o da un sentimento di vendetta.

L'uomo giudizioso non deve mai alzare le mani per schiaffeggiare, la buona educazione e la civiltà non lo permettono, neppure nei riguardi di un domestico.

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