Meditazioni per le domeniche dell'anno

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MD 51

Lunedì nell'ottava del SS.mo Sacramento

Dispensarsi dalla Comunione è un errore, perché essa è il rimedio per tutte le infermità della nostra anima

1 Una delle scuse per rinunciare alla Comunione che, molto spesso, adducono quelli che sono tiepidi nel servizio di Dio, è che non si sentono disposti a riceverla.

Questa scusa sembra non avere fondamento perché o essa significa che non sono disposti perché non vogliono riceverla ovvero perché sono nell'impossibilità di riceverla.

Se è vero il primo motivo, vuol dire che essi amano molto poco Dio che ha per noi una tenerezza così grande da dare il suo Figlio unigenito ( Gv 3,16 ) come nutrimento alle nostre anime e, al tempo stesso, come rimedio alle nostre malattie spirituali.

Volete fare esaurire la vostra anima per mancanza di nutrimento o volete farla vivere nella sregolatezza del peccato e delle passioni che vi spingeranno infallibilmente verso il peccato, perché non volete prendere il rimedio che, in poco tempo, potrebbe strappare la vostra anima alla corruzione?

2 Se invece dite che non potete comunicarvi perché non lo potete proprio, cercate di esaminare se questa impossibilità esiste davvero, perché è necessario essere certi, prima di comunicarsi, secondo il precetto di s. Paolo, per non fare una comunione indegna ( 1 Cor 11,28 ).

È certo però che solo il peccato mortale ci mette nell'impossibilità di ricevere la Comunione, anche se lo desideriamo tanto, e anche se siamo sollecitati a farlo, perché sarebbe un sacrilegio comunicarsi in queste condizioni.

Ma è mai possibile che vogliate ottenebrare la vostra anima con un tale peccato, voi cui Dio ha concesso tante grazie e che continua tutti i giorni a concedervele, sempre più importanti e straordinarie?

Il vostro cuore, che Gesù ha scelto come sua dimora e che dovrebbe seguire sempre le sue ispirazioni, potrebbe mai fargli un'ingiuria così grave, come quella di attaccarsi criminosamente alle creature e rendere così inutile il frutto della sua Passione e divenire nemico di Dio e schiavo del diavolo, dopo che Gesù ne ha distrutto, al prezzo di tante pene e di tante sofferenze, il potere che aveva su di noi?

3 Ma voi, forse, aggiungerete che non vi sentite di ricevere la comunione perché la vostra anima è afflitta e in preda alle tentazioni.

Ma non sapete che le afflizioni e le tentazioni non sono un ostacolo alla comunione, anzi più siamo afflitti e tentati, più dobbiamo ricorrere all'eucarestia che è un rimedio sicuro per lenire le sofferenze e per indebolire le tentazioni?

Forse, aggiungerete ancora, che il motivo per cui non fate la comunione è che non riuscite a occuparvi di Dio, che il vostro cuore è arido e avete l'animo rigurgitante di pensieri cattivi e inutili e che quindi non potete preparavi alla Comunione né fare un degno ringraziamento.

E allora pregate Gesù Cristo, che ha preso residenza in voi, di supplire alla vostra incapacità e di fare per voi e in voi l'una e l'altra cosa.

Così si riuscirà a supplire a tutto ciò che vi manca e Dio sarà molto contento di voi e delle vostre comunioni.

D'ora in poi non date più retta a questi vani pensieri che vorrebbero tenervi lontani dalla santa Comunione.

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