Meditazioni per le domeniche dell'anno

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MD 56

III domenica dopo Pentecoste
( Lc 15,1-10 )

La prima preoccupazione di chi insegna dev'essere quella di allontanare i suoi alunni dal peccato

1 Poiché siete i ministri di Dio nell'ufficio che esercitate, dovete essere i suoi collaboratori ( 1 Cor 4,1; 1 Cor 3,9 ) ed entrare nei suoi progetti per procurare la salvezza dei ragazzi di cui avete l'incarico, particolarmente di quelli che sono più inclini al libertinaggio.

Difatti il Vangelo di oggi vi raccomanda di sorvegliare più questi che quelli che pensano da loro a essere buoni e a praticare la pietà.

Non leggiamo, infatti, che il buon pastore , che ha cento pecore  e ne perde una, lascia le novantanove e va dietro a quella perduta? ( Lc 15,4 )

dovete servirvi di tutto per far tornare a Dio quelli che sono inclini a qualche vizio perché - come dice Gesù - il vostro Padre Celeste non vuole che si perda neanche uno di questi piccoli ( Mt 18,14 ).

Dato che è proprio lui che si serve di voi per condurli sulla via della salvezza fate in modo che nessuno di essi si perda; o se, purtroppo qualcuno si è già perduto, che rientri senza tardare: siete voi che dovete fargli seguire la strada.

 

2 Uno dei motivi principali che contribuiscono a rovinare maggiormente i giovani è la frequenza delle cattive compagnie.

Pochi si sviano per la malizia del loro cuore; la maggior parte è rovinata dai cattivi esempi e dalle situazioni pericolose in cui vengono a trovarsi.

Perciò chi deve fare da guida ai ragazzi deve fare di tutto, soprattutto con la vigilanza, per evitare che essi siano sedotti da un pericolo o da un altro.

Se la debolezza degli uomini è grande, a causa della loro inclinazione al peccato, quella dei ragazzi è più grande ancora, perché la loro ragione è ancora debole e anche perché la natura che in essi è, necessariamente, più vivace, è direttamente portata a godere del piacere dei sensi e a lasciarsi trascinare nel peccato.

Dedicatevi, dunque, con tutta la cura possibile ad allontanare i vostri discepoli dalle cattive compagnie; fate in modo che frequentino solo quelle buone, perché ricevendo buone impressioni, riescano anch'essi a praticare, con grande facilità, il bene.

3 Dio ha dato agli uomini due mezzi sicuri per uscire dalla vita di peccato e per conservare la grazia: la preghiera e i sacramenti.

Non c'è, dunque, nulla che dovete ispirare maggiormente nell'animo dei vostri alunni quanto l'orrore per il vizio, l'amore alla preghiera e l'uso frequente dei sacramenti.

Bisogna impegnarli a pregare spesso Dio e a farlo con attenzione; bisogna insegnare loro le sante disposizioni che debbono avere per ricevere i sacramenti e spingerli a riceverli spesso per conservare la coscienza netta di ogni colpa.

Queste sono le due cose più importanti che dovete avere sempre presenti nell'insegnamento che impartirete agli alunni, se volete allontanarli dal peccato.

Dovete anche pregare molto per chi è meno portato alla pietà, perché sia Dio a mettere nel suo cuore l'amore per la salvezza.

Non dimenticate che siete i mediatori di cui Dio si serve per insegnare loro i mezzi per salvarsi ( 1 Cor 3,5 ).

Adempite bene nei loro riguardi il compito che Dio vi ha assegnato, perché Dio vi chiederà conto della loro perdita avvenuta, forse, perché nessuno li aveva allontanati dal peccato.

I ragazzi che non sono indirizzati e sostenuti nella via del bene, precipitano verso una vita sregolata.

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