Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 102

Sant'Ignazio martire ( 108 )
1° febbraio; nuovo calendario: 17 ottobre

1 Sant'Ignazio fu uno dei primi discepoli e uno dei più degni successori degli Apostoli.

Predicò il Vangelo e contribuì molto alla diffusione della Religione con uno zelo e un coraggio davvero sorprendenti.

Maggiori erano le opposizioni, maggiore era il suo coraGgio; non considerava né temeva alcuno, neanche l'Imperatore , al quale oppose una decisa resistenza e non si lasciò impressionare né dalle sue minacce né dalle sue promesse.

È così che bisogna sostenere gli interessi di Dio, con una fermezza e una generosità veramente cristiane: è così che anche voi dovete comportarvi nell'esercizio della vostra professione.

Voi compite una delle principali funzioni apostoliche, educando alla fede e alla religione i nuovi fedeli, cioè i fanciulli che hanno da poco ricevuto lo spirito di Dio nel battesimo.

Rendetevi dunque degni di un ministero così santo ( 1 Cor 4,1-2 ), seguendo l'esempio dei santi Apostoli, e vivendo una vita ritirata e applicandovi all'orazione.

2 Questo santo, che era pieno dello spirito di Cristo e del suo divino amore, aveva continuamente il suo santo Nome sulle labbra ed era con questo mezzo che comunicava il suo amore a quelli che istruiva e con i quali conversava.

Sapeva di appartenere completamente a Gesù Cristo e di essersi consacrato a lui per predicare il suo Vangelo, voleva dunque che anche i cristiani, ai quali insegnava la sua dottrina, si affezionassero a Gesù e lavorassero solo per lui.

Se amate davvero Gesù Cristo, dovete anche voi applicarvi con tutta la cura possibile a imprimere il suo santo amore nel cuore dei fanciulli che volete far diventare suoi discepoli.

Fate dunque in modo che pensino spesso a Gesù, loro buono e unico Maestro; che parlino spesso di Gesù, che aspirino solo a Gesù e che respirino solo per Gesù.

3 Quando sant'Ignazio fu condannato a essere divorato dai leoni, disse che allora soltanto cominciava a essere discepolo di Gesù Cristo, perché ormai non desiderava altro al mondo e non temeva affatto i supplizi che i tiranni potevano escogitare per tormentare il suo corpo.

Desiderava anzi che il suo corpo fosse abbandonato ai più crudeli supplizi, per godere il più presto di Gesù Cristo.

Ammirate l'ardore di questo Santo per le sofferenze e per la morte: egli voleva essere immolato a Dio come una vittima santa e gradita ai suoi occhi ( Rm 12,1 ).

Pensate come pensava lui: che diventerete, cioè, veri discepoli di Cristo, solo quando l'amerete davvero e sarete disposti a morire per il suo santo amore.

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