Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 106

Cattedra di San Pietro in Antiochia
22 febbraio

La nostra sottomissione alla Chiesa

1 Fu proprio in questo giorno che san Pietro, dopo la dispersione degli Apostoli, stabilì la sua sede ad Antiochia e fu riconosciuto dai fedeli come Vicario di Gesù Cristo.

Fu anche in questa città che i discepoli, che avevano abbracciato la fede, cominciarono a prendere il nome di cristiani ( At 11,25-26 ).

La Chiesa ha, in seguito, istituito questa festa per rinnovare e onorare la memoria ma anche per darci modo di riflettere accuratamente sulla sottomissione che dobbiamo alla Chiesa e al suo Capo.

La Chiesa è nostra Madre; dobbiamo perciò esserle uniti in ogni modo; dobbiamo anche stare alle sue dipendenze in tutto ciò che concerne la Religione, sottomettendoci alle sue decisioni e ascoltandole come fossero oracoli.

A lei, infatti, spetta farci conoscere la verità che dobbiamo ricevere dalla sua bocca senza esaminarla e senza dubitarne.

Solo questo possiamo aggiungere alle decisioni della Chiesa: credo tutto, senza esitazione e senza metterlo in dubbio.

Dobbiamo anche accogliere benevolmente e con grande docilità ciò che essa ci propone: è Gesù stesso che le ha dato potere e autorità su di noi; è sempre lui che ci dice: Chi non ascolta la Chiesa, sia per te come un pagano e un pubblicano ( Mt 18,17 ).

Sant'Agostino arriva a dire, in proposito, che non crederebbe al Vangelo se non fosse l'autorità della Chiesa ad impegnarvelo.

Con la professione che esercitate siete obbligati ad insegnare ai ragazzi le verità della nostra Religione, dovete necessariamente eccellere in questa disposizione, sottomettendovi con semplicità e umiltà a tutte le decisioni della Chiesa.

Avete queste disposizioni d'animo?

2 Il Papa è il Vicario di Gesù Cristo, il Capo visibile della Chiesa e il successore di san Pietro; la sua autorità si estende su tutta la Chiesa e tutti i fedeli che la compongono debbono considerarlo come il loro padre e come la voce di Dio, quando vuole comunicare agli uomini la sua volontà.

Il Papa è anche il depositario di quel potere universale che Gesù lasciò a san Pietro, quello cioè di sciogliere e di legare ( Mt 16,19 ), come anche dell'incarico di pascere il suo gregge ( Gv 21,15-18 ) che Gesù affidò sempre a questo santo Apostolo.

Il vostro compito è quello di lavorare per aumentare questo gregge e di prendervi cura di esso.

Dovete quindi onorare il nostro santo Padre il Papa come il santo pastore di questo gregge e come il gran Sacerdote della Chiesa.

Dovete accogliere con rispetto le sue parole; qualunque decisione egli prenda, dovete porgerle molta attenzione.

Vi siete comportati così fino a questo momento?

Adorate l'autorità di Dio nella persona di questo santo Pastore delle anime e consideratelo per l'avvenire come il grande Dottore della Chiesa.

3 Dio ha voluto l'istituzione dell'episcopato ( At 20,28 ) perché i vescovi fossero i difensori della Chiesa e anche - come afferma san Paolo - i primi ministri di Cristo e i dispensatori dei misteri di Dio ( 1 Cor 4,1 ).

Dovete perciò onorare le loro persone, rispettare le loro parole ed essere loro sottomessi in tutto ciò che concerne la cura delle anime che vi sono affidate.

Essi sono anche incaricati da Dio di vegliare sulla dottrina e sui costumi di quelli che lavorano alle loro dipendenze e che sono preposti alla guida spirituale della diocesi.

È indispensabile, quindi, che tutti quelli che hanno avuto l'incarico di attendere alla salvezza delle anime, lo facciano solo alle loro dipendenze.

È solo comportandovi così che attirerete, su di voi e sul vostro lavoro, la benedizione di Dio.

Riconoscete che Dio stesso ha voluto questa subordinazione e la vostra sottomissione.

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