Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 119

S. Giacomo e s. Filippo
1° maggio; nuovo calendario: 3 maggio

1 San Giovanni Crisostomo racconta che san Giacomo era molto assiduo alla preghiera e che aveva l'abitudine di pregare con la faccia a terra, tanto che la sua fronte era divenuta dura come un sasso.

questo suo amore per l'orazione traspare chiaramente dall'Epistola che ha indirizzato a tutti i fedeli.

Sin dalle prime righe ci fa sapere che ciò che dobbiamo domandare a Dio è la vera saggezza e la pietà e quanto è grande la liberalità di Dio verso di noi; con quale fede dobbiamo pregare e quali sono i principali motivi per i quali non riceviamo ciò che domandiamo a Dio ( Gc 1,5-8 ).

Imparate dalle parole e dagli esempi di questo santo Apostolo l'amore per la preghiera, i frutti copiosi che essa può produrre in voi e con quale assiduità dovete praticare questo santo esercizio.

2 San Giacomo, scelto come primo Vescovo di Gerusalemme, lavorò molto alla fondazione della Chiesa contribuendo, con la predicazione, ma soprattutto con una santa vita, alla conversione di un gran numero di ebrei e di pagani.

fu questa sua attività che gli procurò la morte; difatti gli ebrei irritati lo gettarono giù dalla sommità del Tempio.

Che felicità si prova quando si ha il vantaggio di soffrire e di morire, come ha fatto questo santo, dopo aver lavorato tanto per guadagnare le anime a Dio!

È questa la ricompensa che dovete spettarvi, dopo aver faticato tanto nel vostro ministero.

Studiate bene gli ammirabili insegnamenti che questo Santo ha profuso nella sua Epistola; lo studio di essa sarà molto utile per la vostra santificazione e vi aiuterà a formare nello spirito del Cristianesimo le persone che vi sono affidate, perché non è possibile che non si santifichino quelli che lo metteranno in pratica.

3 Fu Gesù che chiamò San Filippo all'apostolato ed egli, a sua volta, infiammato dallo zelo di attirare le anime a Dio, presentò Natanaele a Gesù per farglielo conoscere e convincerlo a intraprendere la vera via della salvezza ( Gv 6,43-50 )

Sembra anche che fu Gesù a concedere a san Filippo il dono speciale di attirare, con la sua dolcezza, le anime dei convertiti per aiutarle a conoscere e amare Gesù nostro Signore.

difatti Gesù si rivolse proprio a lui quando decise di sfamare la gran folla di gente che lo seguiva ( Gv 6,5 ); e sempre a lui si rivolsero diversi Gentili che erano venuti a Gerusalemme e che desideravano ardentemente conoscere Gesù, perché li presentasse a lui.

Nella vostra missione avete particolare bisogno dello zelo per la salvezza delle anime; domandatelo incessantemente a dio per l'intercessione di san Filippo che vi aiuterà molto a ottenerlo.

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