La natura e la grazia

1.1 Giustizia umana e giustizia divina
2.2 La dottrina di Pelagio e la risposta di S. Agostino
3.3 Il bene viene da Dio, il male dal peccato dell'uomo
4.4 La salvezza viene solo dalla grazia di Dio
5.5 La salvezza è un atto della misericordia divina
6.6 La falsa sapienza dei pelagiani
7.7 Non c'è salvezza senza il mistero del Cristo
7.8 La discussione di Pelagio sulla possibilità dell'uomo di essere senza peccato
8.9 La categoria della possibilità non è applicabile ai bambini
9.10 La categoria della possibilità spesso non è applicabile nemmeno agli adulti
10.11 Un primo sofisma di Pelagio
11.12 L'equivoco di Pelagio si va chiarendo
12.13 La pedagogia dei peccati veniali
13.14 Agostino esorta Pelagio all'umiltà della preghiera
14.15 Meno che di Gesù, di nessuno la Scrittura dice che sia senza peccato
15.16 I peccati della lingua
16.17 S. Giacomo esorta alla preghiera e quindi alla grazia
17.18 Per vivere secondo lo spirito è necessaria la grazia di Dio
17.19 I peccati d'ignoranza
18.20 Pregare equivale ad affermare la necessità della grazia
19.21 La tesi di Pelagio che il peccato di Adamo non ha nociuto alla natura umana
20.22 È nulla il peccato?
21.23 La dottrina di Pelagio
22.24 Il peccato è la più grave pena del peccato stesso
23.25 Bastiamo a noi stessi per peccare, ma non per risorgere dal peccato
24.26 La libera morte di Gesù
24.27 Ci sono dei mali che fanno del bene
25.28 Il peccato non era necessario
26.29 La grazia di Dio è necessaria anche ai giusti per non peccare
27.30 Come un dolore caccia un altro dolore, così un peccato può curare un altro peccato
27.31 Il peccato più pericoloso è la superbia
28.32 Dio ci vuole umili
29.33 Qualitativamente la superbia è un peccato specifico, cronologicamente è stato l'inizio di tutti i peccati
30.34 Ciascun uomo ha come suo il peccato originale
31.35 Quando scomparirà l'ultima ombra della superbia umana
32.36 Tutto è Dio per noi: la via e la forza di camminare
33.37 La creatura per quanto perfetta non sarà mai alla pari di Dio
34.38 L'umiltà è verità
34.39 È tutt'uno il Dio Creatore e il Dio Salvatore
35.40 La disperazione della salvezza
35.41 È possibile morire senza peccato, pur non essendo possibile vivere senza peccato
36.42 Eccettuata la Vergine Maria, nessun santo visse senza peccare
37.43 Certamente la Scrittura non elenca i peccati di tutti i suoi personaggi
37.44 La Scrittura attesterebbe secondo Pelagio che Abele visse senza alcun peccato
38.45 La Scrittura non si ferma sui Peccati leggeri di Abele
39.46 Nulla si deve ritenere contro la Scrittura
40.47 Gesù è necessario a noi più di quanto pensasse Pelagio
41.48 Siamo tutti in peccato
42.49 È fuori discussione nell'uomo la possibilità di non peccare, ma per la grazia divina
43.50 In causa è l'uomo decaduto
44.51 Non ci può essere liberazione dal peccato se non in forza della fede in Gesù
44.52 L'ambiguità di Pelagio
45.53 Le spiegazioni di Pelagio
46.54 La necessità naturale non esclude la volontà
47.55 La volontà umana influisce anche nel campo della necessità naturale
48.56 La nostra volontà non basta a non peccare
49.57 Con le gambe rotte non si può camminare
50.58 Pelagio sostiene che la natura umana ha la possibilità inalienabile di non commettere alcun peccato
51.59 La grazia è per Pelagio la stessa possibilità naturale di non peccare creata da Dio nell'uomo
52.60 Pelagio si contraddice valutando diversamente la natura umana nei battezzati e nei non battezzati, pur essendo la stessa
53.61 La carne è contraria anche ai battezzati
53.62 Da non confondere la grazia della creazione con la grazia della redenzione
53.63 Dio ha creato la carne e lo spirito perché vivessero nell'uomo in bell'equilibrio tra loro
54.64 La contraddizione dovrebbe condurre Pelagio a riconoscere la grazia
55.65 È necessaria la grazia del perdono e la grazia di essere abbastanza forti per non peccare ancora
56 La grazia è necessaria a tutti, battezzati e non battezzati
57.67 La legge del timore e lo Spirito della dilezione
58.68 Tra i cattolici e i pelagiani il gran muro della preghiera
59.69 L'equivoco silenzio di Pelagio sulla grazia
60.70 La perfettibilità umana mediante la grazia è fuori discussione
61.71 Le testimonianze anonime di Lattanzio invocate da Pelagio per la propria tesi
62.72 Le testimonianze di S. Ilario
62.73 Ancora sulle testimonianze di S. Ilario
63.74 Una testimonianza di S. Ambrogio utilizzata da Pelagio
63.75 Altre testimonianze di S. Ambrogio utilizzabili contro Pelagio
64.76 Testimonianze di S. Giovanni Crisostomo
64.77 Testimonianze di Sisto
65.78 Testimonianze di S. Girolamo
66.79 La triste necessità di peccare
67.80 Testi agostiniani utilizzati da Pelagio
67.81 S. Agostino precisa il proprio pensiero contro Pelagio
68.82 Norme di pedagogia cristiana
69.83 Tutto diventa facile all'amore
70.84 La misura della carità è la misura della santità