Diario di M. Faustina Kowalska

Indice

G.M.G.

+ Canterò in eterno la Misericordia del Signore

Di fronte a tutto il popolo.

Poiché questo è il più grande attributo di Dio,

E per noi un miracolo continuo.

Scaturisci dalla Trinità Divina,

Ma da un unico amorevole grembo;

La Misericordia del Signore apparirà all'anima,

In tutta la sua grandezza, quando cadrà il velo.

Dalla sorgente della Tua Misericordia, o Signore,

Sgorga ogni felicità e vita,

Perciò voi creature tutte ed elementi

Cantate in estasi l'inno della Misericordia.

Le viscere della Misericordia di Dio sono state aperte per noi

Dalla vita di Gesù morto sulla Croce,

Non dovresti perciò dubitare ne disperare, o peccatore,

Ma confidare nella Misericordia, poiché anche tu puoi diventare santo.

Due sorgenti in forma di raggi sono scaturite Dal Cuore di Gesù,

Non per gli Angeli, né per i Cherubini o i Serafini,

Ma per la salvezza dei peccatori.

+ G.M.G.

O Volontà dio Dio, su il mio amore

O mio Gesù, Tu sai che non avrei scritto nemmeno una lettera dell'alfabeto di mia iniziativa, e se scrivo lo faccio soltanto per un ordine preciso della santa obbedienza.

Dio e anime

Sr. M. Faustina, del Santissimo Sacramento1

+ O Gesù, o Dio nascosto, Il mio cuore Ti sente, Benché Ti coprano i veli. Tu sai che Ti amo.

+ G.M.G.

Wilno, 24.11.1935

+ Secondo Fascicolo

Dio sia adorato

O SS.ma Trinità, in cui è racchiusa la vita ulteriore di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, o gioia eterna, inimmaginabile abisso d'amore, che ti espandi su tutte le creature e le rendi felici, onore e gloria al Tuo Nome per i secoli dei secoli. Amen.

Quando vengo a conoscere la Tua grandezza e la Tua bellezza, o mio Dio, gioisco indicibilmente per il fatto che il Signore, al quale servo, è tanto grande.

Con amore e con gioia faccio la Sua santa volontà e quanto più Lo conosco, tanto più ardentemente desidero amarLo.

Ardo dal desiderio di amarLo sempre più.

+ Il 14.

In questo giovedì, mentre si faceva l'adorazione notturna, sin dall'inizio non mi è stato possibile pregare.

Una strana aridità si era impadronita di me, non riuscivo a riflettere sulla dolorosa Passione di Gesù.

Allora mi stesi sul pavimento a forma di croce ed offrii la dolorosa Passione di Gesù al Padre Celeste in riparazione dei peccati del mondo intero.

Quando mi alzai da terra dopo quella preghiera andai al mio inginocchiatoio, ad un tratto vidi Gesù lì vicino.

Gesù aveva l'aspetto uguale a quello che aveva durante la flagellazione.

Teneva nelle mani una veste bianca, che mi fece indossare, ed un cordone col quale mi cinse i fianchi e mi coprì con un manto rosso, tale e quale a quello con cui fu coperto Lui durante la Passione, ed un velo dello stesso colore e mi disse: « Tu e le tue compagne avrete un abito, così.

La Mia vita, dalla nascita alla morte sulla Croce, sarà la vostra regola.

Specchiati su di Me e vivi secondo questo modello; desidero che tu penetri più a fondo nel Mio spirito e tenga presente che sono mite ed umile di Cuore ».

Una volta avvertii nell'anima una sollecitazione a mettermi all'opera ed a compiere tutto ciò che Dio esigeva da me.

Entrai un momento in cappella ed udii questa voce nell'anima: « Perché hai paura? Pensi forse che Mi manchi l'onnipotenza e non possa venirti in aiuto? ».

Ed in quell'istante avvertii nell'anima una forza singolare e nulla mi sembravano tutte le contrarietà che mi potevano capitare nell'adempimento della volontà di Dio.

Venerdì, durante la S. Messa, quando la mia anima era inondata dalla felicità di Dio, sentii nell'anima queste parole: « La Mia Misericordia è giunta alle anime attraverso il Cuore divino e umano di Gesù, come un raggio di sole attraverso un cristallo ».

Sentii nell'anima e compresi che ogni avvicinamento a Dio ci viene concesso per Gesù, in Lui e per Lui.

Il giorno in cui terminò la novena a Ostra Brama, verso sera,2 dopo che erano state cantate le litanie, un sacerdote portò il Santissimo Sacramento nell'ostensorio.

Quando lo posò sull'altare, vidi subito il Bambino Gesù, che allungava le Sue braccine verso Sua Madre, che allora aveva l'aspetto vivo.

Quando la Madonna parlava con me, Gesù ( allungava le braccine verso il popolo lì riunito.

La Madre Santissima mi disse di accettare tutte le richieste di Dio come una bambina senza indagare minimamente; in caso contrario la cosa non sarebbe piaciuta a Dio.

In quell'istante scomparve il Bambino Gesù e la Madonna perse l'aspetto vivo e l'immagine del santuario rimase come era prima.

La mia anima allora venne inondata da una gioia ed un'esultanza grande e dissi al Signore: « Fa' di me quello che ti piace; sono pronta a tutto.

Ma Tu, Signore, non allontanarli da me nemmeno un istante ».

+ G.M.G.

In onore della Santa Trinità

Pregai la Madre Superiora di autorizzarmi a digiunare per quaranta giorni, prendendo una fetta di pane ed un bicchiere d'acqua al giorno.

Ma la Madre Superiora non mi diede il permesso per quaranta giorni, ma solo per sette giorni, uniformandosi al parere del confessore.

« Non posso esonerarla del tutto dagli impegni, e ciò per riguardo verso le altre suore che potrebbero obiettare qualche cosa.

Sorella, io le do il permesso, quando è possibile, di dedicarsi alla preghiera o di prendere nota di alcune cose, ma per quanto concerne il digiuno non riesco ad escogitare nulla ».

Poi aggiunse: « Adesso vada, sorella, può darsi che mi venga qualche idea ».

La domenica mattina compresi interiormente che, quando la Madre Superiora mi aveva destinata in portineria durante i pasti, pensava di potermi dare la possibilità di digiunare.

Al mattino non andai a colazione, ma poco dopo mi recai dalla Madre Superiora e le dissi: « Dato che ho servizio alla porta, mi sarà molto facile evitare di essere notata ».

E la Madre Superiora mi rispose: « Quando l'ho messa in tabella,3 pensavo proprio a questo ».

Adesso capisco perché avevo avuto interiormente lo stesso pensiero.

24.11.1935. Domenica, primo giorno.

Andai subito davanti al Santissimo Sacramento e mi offrii insieme a Gesù, che è nel SS.mo Sacramento, all'Eterno Padre.

E subito udii nell'anima queste parole: « Lo scopo tuo e delle tue compagne è quello di unirti a Me nella maniera più stretta per mezzo dell'amore.

Concilierai la terra col cielo, mitigherai la giusta collera di Dio ed impetrerai la Misericordia per il mondo.

Affido alle tue cure due perle preziose per il Mio Cuore, che sono le anime dei sacerdoti e le anime dei religiosi; per loro pregherai in modo particolare; la loro forza dipenderà dal vostro annientamento.

Le preghiere, i digiuni, le mortificazioni, le fatiche e tutte le sofferenze, le unirai alla preghiera, al digiuno, alla mortificazione, alla fatica ed alla sofferenza Mia ed allora avranno valore di fronte al Padre Mio ».

Dopo la santa Comunione vidi Gesù, che mi disse queste parole: « Oggi penetra nello spirito della Mia povertà ed organizza tutto, in modo che i più poveri non abbiano nulla da invidiarti.

Non nei grandi palazzi e negli splendidi arredamenti, ma in un cuore puro e umile trovo la Mia compiacenza ».

Quando restai sola, cominciai a riflettere sullo spirito di povertà.

Vedo chiaramente che Gesù non aveva nulla, benché fosse il Padrone dell'universo.

Nasce in una mangiatoia presa in prestito; durante la vita fa del bene a tutti, ma Egli stesso non ha dove posare il capo.

E sulla croce vedo il massimo della Sua povertà, poiché non ha nemmeno la veste su di Sé.

O Gesù, col solenne voto di povertà, desidero assomigliare a Te; la povertà mi sarà madre.

Come non si possiede nulla esternamente e non si dispone di nulla come proprietari, così occorre non desiderare nulla interiormente.

Come è grande la Tua povertà nel Sant.mo Sacramento!

C'è mai stata un'anima così abbandonata come Te, o Gesù, sulla croce?

La castità - questo voto, lo si capisce per se stesso - proibisce tutto ciò che è vietato dal sesto e dal nono comandamento di Dio, naturalmente azioni, pensieri, parole, sentimenti e …

Comprendo che il voto solenne si differenzia dal voto semplice, lo comprendo in tutta la sua estensione.

Mentre riflettevo su ciò, sentii nell'anima queste parole: « Sei la Mia sposa per l'eternità, la tua purezza dev'essere maggiore di quella degli angeli, poiché con nessun angelo ho rapporti di così stretta intimità come con te.

La più piccola azione della Mia sposa ha un valore infinito; un'anima pura ha una potenza incalcolabile davanti a Dio ».

L'obbedienza.

« Sono venuto a fare la volontà del Padre Mio.

Sono stato ubbidiente ai genitori, ubbidiente ai carnefici, sono ubbidiente ai sacerdoti ».

Comprendo, Gesù, lo spirito dell'obbedienza ed in che cosa consiste.

Esso non riguarda solo l'esecuzione esteriore, ma interessa anche la mente, la volontà ed il giudizio.

Dando ascolto ai superiori, obbediamo a Dio.

Poco importa se sia un angelo od un uomo a comandarmi in nome di Dio: io debbo essere sempre obbediente.

Non scriverò molto sui voti, poiché essi sono per sé chiari e basati sul concreto, mi accingo piuttosto a gettare uno sguardo generale su questa congregazione.

Indice

1 Nella CSBVMM non c'è Fuso di aggiungere al nome religioso un altro nome.
È permesso però alle suore, secondo la loro devozione, di aggiungere, come ha fatto Santa Faustina, « del SS.mo Sacramento » od altra simile espressione
2 Si tratta del giorno 15 novembre, dato che la festa della Madonna di « Ostra Brama » cade il 16 novembre
3 Nel refettorio delle suore era appesa una tabella sulla quale la superiora della casa applicava dei bigliettini coi nomi delle suore, a cui assegnava un determinato servizio per tutta la settimana.
A Santa Faustina era toccato di stare in portineria durante i pasti della comunità