La storia della Chiesa

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III. L'ambiente greco

1. Per quanto lo spirito dell'antica Grecia si fosse già da tempo trasformato in ellenismo allorché comparve il Cristianesimo, nonostante l'orientamento della filosofia ellenistica verso la morale e la religione, e nonostante il suo profondo mutamento strutturale per effetto di correnti della civiltà orientale e poi della sovrapposizione romana, lo spirito greco, anche nei secoli cristiani, rimase soprattutto lo spirito della speculazione, della filosofia, della cultura.

I problemi quindi che sorgono dal suo incontro con il Cristianesimo sono soprattutto di natura filosofica.

I greci cercheranno di accordare le dottrine della nuova religione con le forme nelle quali erano soliti pensare, cercheranno in certo qual modo di concepire la religione filosoficamente.

Perciò, proprio in questo ambiente, sorge il problema fondamentale della storia del pensiero cristiano: il problema dei rapporti tra fede e ragione e con esso il problema dei fondamenti filosofici e della difesa della fede, il problema, quindi, della teologia in genere e inoltre quello delle controversie dogmatiche o delle eresie filosofiche e quello della formulazione dei dogmi.

Tutto questo - e con esso l'influsso della peculiarità dell'ambiente greco sul destino della predicazione cristiana - ci viene documentato in modo straordinario dalla risonanza che le molte speculazioni e controversie dogmatiche ( § 27 ) nell'ambiente greco trovarono anche fra il popolo; esso seguì le controversie, il prò e il contro con una tale passione che a noi moderni di mentalità occidentale non sembra più comprensibile.

Il filosofare ( nell'ambito della rivelazione, perciò: fare della teologia ) è la forza vitale anche della tarda civiltà greca.

In realtà i problemi riguardanti la teologia, l'eresia filosofica e la formulazione dei dogmi sono legati, attraverso tutta la storia ecclesiastica antica, alle condizioni dell'ambiente greco.

( Anche le lotte teologiche nell'Occidente latino, per es. in Tertulliano e Agostino, vengono condotte prevalentemente con mezzi e concetti mutuati dallo spirito greco ).

2. Fra i vantaggi che questo ambiente culturale presentò al Cristianesimo c'è da ricordare:

a) L'evoluzione già accennata della filosofia greca verso l'etica, la teologia, la religione.

Il Cristianesimo qui non trova soltanto degli scettici senza religione, ma anche filosofi orientali in ogni forma verso lo spirito e l'interiorizzazione e che perciò vengono incontro alla nuova religione con comprensione.

b) I dotti greci avevano tutta una tradizione di critica da lungo tempo provata contro le vecchie divinità troppo umane e impotenti, cosicché il Cristianesimo poteva combattere contro l'idolatria e il politeismo con armi già pronte.

A ciò si aggiunge l'avvicinamento al monoteismo e l'esigenza di una religiosità spirituale e moralmente approfondita.

c) D'altro canto la forza speculativa del genio greco aiutò il Cristianesimo a diventare una potenza spirituale, a elaborare una sublime dottrina della conoscenza, capace di soddisfare anche le personalità intellettualmente più esigenti.

E, infine, proprio la Grecia con la sua lingua allora universalmente conosciuta ( la lettera di S. Paolo ai Romani è in greco ), fornì al giovane Cristianesimo, in primo luogo, il mezzo per annunciare la nuova dottrina e poi uno strumento meraviglioso, con l'aiuto del quale le nuove idee si lasciarono efficacemente ed esaurientemente esprimere nella loro inesauribile ricchezza.

3. Svantaggi.

Esisteva in modo particolare un grande pericolo.

Il Cristianesimo è essenzialmente annuncio di fede e pertanto mistero, quindi non è accessibile, in maniera pienamente adeguata, all'intelletto umano; la tendenza speculativa però è naturalmente incline ad assumere il sopravvento completo.

Nell'ambito della religione, e specialmente della religione della stoltezza della croce ( 1 Cor 1,18.23 ) però, questo comporta il pericolo del razionalismo, dell'eresia, attraverso il tentativo di ridurre la rivelazione e la fede ad una conoscenza naturale ( cfr. § 16 Gnosi ).

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