La storia della Chiesa

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II. L'impero e le potenze politiche

L'esistenza, a partire dalla metà del secolo XVI, di un movimento controriformistico non significa affatto che la Riforma non abbia più compiuto progressi rilevanti.

Oltre all'estendersi della Riforma in Francia e in Polonia, è particolarmente notevole il progresso del protestantesimo nelle regioni sud-orientali dell'impero ( Austria, Boemia, Slesia ).

Esso va posto in stretta connessione con la guerra dei Trent'anni, la quale divenne una grande questione europea e si trasformò in una catastrofe per i tedeschi.

In essa la curia non prese una posizione univoca in favore delle potenze cattoliche in Germania ( cfr. cap. I ).

1. L'imperatore Mattia ( 1612-19 ) si adoperò costantemente come mediatore nelle lotte religiose, pur sostenendo la Controriforma; suo eminente consigliere fu il cardinale Klesl.

1612: insurrezione degli stati protestanti in Boemia, a causa di una presunta violazione della « Lettera di Maestà », pubblicata da Rodolfo II, fratello e predecessore di Mattia, che conteneva dei privilegi per essi.

2. Ferdinando II ( 1619-37 ) di Stiria: a causa della violenta imposizione del cattolicesimo nel suo paese è odiato dai protestanti e non viene riconosciuto in Boemia.

a) I tentativi in Austria-Boemia di reprimere il protestantesimo con la forza, portano alla guerra dei Trent'anni.

Per quanto questo procedere fosse poco lungimirante e in fondo non-cristiano, va tenuto in considerazione che quei tentativi erano corretti dal punto di vista della legislazione imperiale, e mossi da serietà religiosa.

Soffrono tuttavia di quella tragicità propria della Riforma, la quale, con intrinseca coerenza, si era trasformata anche in rivoluzione politico-sociale, in cui questioni di coscienza e di dominio si intersecavano in maniera inscindibile.

b) Conseguenze di questi avvenimenti: chiusura e poi distruzione di chiese protestanti in Boemia: nel 1618 sommossa e defenestrazione di Praga.

Elezione di Federico V ( « Rè d'inverno » ) principe elettore del Palatinato, calvinista; annessione dei paesi confinanti con la Boemia.

Risultato ne è la guerra dei Trent'anni che si svolge in quattro periodi.

1) Nel primo periodo, boemo-palatino, la situazione si fa precaria per l'imperatore; egli viene salvato dall'intervento della Spagna, della Lega cattolica e della Sassonia luterana ( « papista piuttosto che calvinista » ).

Vittoria alla Montagna Bianca nel 1620.

Repressione del protestantesimo in Boemia ( esecuzioni capitali di Praga ), nei paesi confinanti e nel Palatinato.

2) Nel secondo periodo sono i danesi a capo dei protestanti: vittorie di Tilly e di Wallenstein.

La vittoria sui protestanti porta all'assurdo Editto di restituzione ( 1629 );161 ne consegue una decisa diffidenza in Svezia e in Francia e viene posta in pericolo la situazione ormai favorevole al cattolicesimo: una delle maggiori occasioni perdute, di procurarsi vantaggi con la moderazione.

In forza dell'Editto di restituzione nel giro di un anno e mezzo vennero restituite con la forza sette diocesi, due abbazie immediatamente soggette all'impero, una grande quantità di parrocchie, chiese e monasteri.

D'altra parte anche la cecità della Lega cattolica porta a degli effetti fatali.

Influenzata da Richelieu, essa costringe l'imperatore a licenziare Wallenstein proprio nel momento in cui Gustavo Adolfo sbarca a Usedom ( v. n. 3 ).

Wallenstein, richiamato, non riesce a riportare la vittoria definitiva.

Nel 1632 a Lùtzen la situazione resta ancora indecisa; nel 1634 vittoria degli imperiali.

Pace separata di Praga ( 1635 ): l'Editto di restituzione viene abrogato.

3) Con lo sbarco di Gustavo Adolfo nel 1630 inizia il terzo periodo: la guerra assume dimensioni europee.

Il compromesso raggiunto tra l'imperatore e i prìncipi protestanti dopo la uccisione di Wallenstein ( 1633 ) significa, in pratica, una rinuncia alla ricattolicizzazione della Germania.162

La morte di Gustavo Adolfo ( 1632 ) e questo compromesso pongono fine al periodo della guerra originariamente di religione.

4) Il quarto periodo della guerra dal 1635 al 1648, il più terribile, ha carattere prettamente politico, la sua posta però è ancora il rapporto fra le Confessioni nell'impero.

La Francia ora vi prende parte apertamente.

La guerra devasta le terre tedesche e causa il decadimento morale, religioso ed economico dell'impero.

5) La pace di Westfalia, garantita dalla Francia e dalla Svezia ( decisivi per la storia della Chiesa sono i negoziati di Osnabriick ), stabilisce che servano da base i possessi ecclesiastici dell'anno 1618, ad eccezione del Palatinato superiore che, assieme alla dignità elettiva, rimane alla Baviera.

Per il Palatinato renano viene creato un ottavo elettorato.

Il Brandeburgo e il Meclemburgo vengono risarciti con territori ecclesiastici dei territori perduti e annessi alla Svezia.

I vescovadi di Metz, Toul, Verdun rimangono alla Francia.

La pace di Augusta del 1555 viene estesa anche ai calvinisti.

Lo jus rè f ormai ionis rimane in vigore ( alcune riserve ).

Le questioni di religione nelle Diete vanno regolate soltanto attraverso libere trattative ( non con votazioni ) tra il Corpus Catholicum e il Corpus Evangelicum.

La pace di Westfalia poggia sull'ovvio presupposto della validità unica della religione cristiana; non proclama affatto una generale tolleranza ecclesiastica o addirittura religiosa.

3. Nel 1683 l'assedio di Vienna da parte dei turchi: accorre per salvarla una grande quantità di prìncipi cristiani.

Nel 1684, con la partecipazione di Innocenzo XI, sorge la « Lega Santa » che s'impegna nella lotta contro i turchi.

A partire dal 1697, liberazione dell'Ungheria e della Transilvania, sotto la guida del principe Eugenio; ulteriore penetrazione in Oriente e stabilimento di colonie di tedeschi.

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161 Prevedeva la ricattolicizzazione di tutti i tenitori che erano passati ai protestanti dopo il trattato di Passavia del 1552 e contro i suoi decreti ( per esempio l'arcivescovado e la città di Magdeburgo ).
162 Richelieu aveva promesso allora a Oxenstierna che i vescovadi di Magonza e di Worms sarebbero andati alla Svezia e inoltre aveva promesso di permettere che, per per esempio in Boemia, territori esclusivamente cattolici passassero sotto il dominio protestante.