La storia della Chiesa

Indice

III. Gli altri stati europei

1. Francia: a) Luigi XIII ( 1610-43 ), dapprima sotto la reggenza di sua madre Maria de' Medici, poi sotto l'influsso del suo primo ministro, il cardinale Richelieu.

Consolidamento dell'assolutismo, guerra vittoriosa contro la Spagna e l'impero.

Fondazione dell''Académie francaise.

Il cattolico Cartesio ( 1596-1649 ) fondatore della filosofia « moderna » e precursore dell'illuminismo.

b) Luigi XIV ( 1643-1715 ), dapprima sotto la reggenza di sua madre Anna d'Austria; suo primo ministro fu il cardinale Mazarino.

L'ultima rivolta dei nobili contro la monarchia ( Fronda ) venne soffocata, infranta fu l'opposizione del Parlamento.

In seguito al matrimonio di Luigi con Maria Teresa di Spagna e al matrimonio di suo fratello con Elisabetta Carlotta del Palatinato, la Francia avanzò dei diritti di successione su questi territori che portarono poi alle guerre che sottesero tutto il regno di Luigi XIV.

In campo ecclesiastico:

1) apogeo del gallicanesimo ( 1682, § 100 );

2) 1685 revoca dell'Editto di Nantes: proibita la pratica della religione riformata, le chiese calviniste vanno distrutte, le loro scuole debbono esser chiuse, per tutti i bambini obbligo del battesimo cattolico.

Espulsione di tutti i predicatori evangelici.

Proibita l'emigrazione dei laici; ciononostante una fiumana di réfugiés si riversò in Germania, in Olanda e in Inghilterra;

3) giansenismo;

4) quietismo;

5) mistica ( § 99 ).

2. Spagna: con Filippo IV ( 1621-65 ) ulteriore decadenza politica e politico-ecclesiastica.

La mancanza di eredi del debole suo figlio Carlo II ( 1655-1700 ) fa sì che la successione spagnola divenga il problema politico più importante della fine del secolo.

3. Inghilterra: dopo la morte di Elisabetta, assume il governo Giacomo I ( 1603-25 ), figlio di Maria Stuarda; difficoltà coi puritani.

Le lotte interne, nate da agitazioni religiose, impediscono all'Inghilterra di prender parte alla guerra dei Trent'anni.

Durante il regno di Carlo I ( 1625-49 ) s'inaspriscono le lotte con i puritani; crescente emigrazione di puritani verso colonie nord-americane.

Nel 1640, rivoluzione dapprima nella Scozia dove Carlo vuole introdurre la Chiesa Alta inglese.

Dopo una pausa durata undici anni, riconvocazione del Parlamento, per finanziare la guerra contro la Scozia.

1642-46: guerra civile in Inghilterra; capo dei puritani è Oliviero Cromwell.

Il rè, battuto, fugge in Scozia, viene fatto prigioniero e consegnato a Cromwell, nel 1649 è decapitato.

Cromwell regna come lord protettore; sanguinosa repressione di altre sommosse nell'Irlanda rimasta cattolica.

Sviluppo del dominio marittimo inglese.

Cromwell governa con ampia tolleranza per tutte le confessioni protestanti.

Dopo la sua morte, per decisione del Parlamento, viene ristabilita la monarchia e richiamato Carlo II ( 1660-85 ).

Dopo la sua permanenza in Francia, questi, simpatizzante del cattolicesimo, cerca almeno di ripristinare l'autorità assoluta della Chiesa Alta; nuova ondata di emigrazioni nelle colonie.

Il successore è suo fratello Giacomo II ( 1685-88 ), cattolico, dapprima riconosciuto.

Nel 1688 scoppia la « rivoluzione gloriosa » attraverso la quale salgono al trono Maria, la figlia protestante di Giacomo e il marito Guglielmo III d'Orange ( 1688-1702 ).

Libertà di professare la propria religione anche per le sètte, ma esclusione dai pubblici uffici di tutti coloro che non riconoscono il rè come capo supremo della Chiesa ( revocato appena nel 1829 ).

4. Paesi Bassi: la pace di Westfalia riconosce l'indipendenza degli Stati Generali.

Assai presto tolleranza per tutte le confessioni riformate, in misura limitata anche per i cattolici e gli ebrei.

5. Svezia: a partire dal 1523 tendenze protestanti della chiesa nazionale; diviene una grande potenza autonoma sotto la casa Vasa ( § 83, II, 6 a ) per opera di Gustavo Adolfo.

Il cancelliere Oxenstierna è reggente per Cristina ( 1632-54 ), ancora di minore età, la quale abdica poi in favore del cugino Carlo Gustavo e si fa cattolica.

Con Carlo XI si afferma l'assolutismo in Svezia.

La chiesa nazionale è luterana, però è conservata la organizzazione episcopale.

6. Russia: nel XVI secolo vengono conquistati ed evangelizzati gli ultimi territori tartari di Kazan e Astrakan.

Per mediazione del papa ( negoziatore è il gesuita Antonio Possevino,163 + 1611 ) trattato di pace con la Polonia sotto Ivan il Terribile ( 1533-84 ).

Sotto lo zar Fedor ( 1584-88; vero e proprio reggente è il cognato e successore Boris Godunov ) erezione di un patriarcato autonomo di Mosca.

Disordini dinastici portano al potere la dinastia dei Romanov; le relazioni con l'Occidente si fanno più intense.

Lo zar Michele ( 1645-76 ) attua una riforma ecclesiastica ( scisma ecclesiastico « Raskol » ); nel 1686 Mosca aderisce alla Lega Santa per la lotta contro i turchi.

Pietro il Grande ( 1689-1725 ) porta la Russia in contatto con l'Occidente, andando violentemente, almeno in parte, contro costumi ecclesiastici.

( Lo sviluppo della Chiesa in Russia v. § 122,II ).

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163 Egli ha compiuto cose insigni, sia in qualità di diplomatico a servizio dell'unità dei cristiani, che come versatile autore di opere teologiche.
Negli anni 1577-78 è Legato pontificio in Svezia ( conversione del rè Giovanni III ), ma il paese rimase protestante.
Anche la sua mediazione per l'unione dei russi fallisce. ( Riguardo all'unione rutena, e al sinodo di Brest nel 1596, vedi § 123, II, 3 a ).