La storia della Chiesa

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II. Osservazioni fondamentali

Per comprendere ciò che verremo dicendo, che si preoccupa soprattutto dei concetti fondamentali e del loro significato, è importante tenere per fermo che la rivoluzione francese non sorse come movimento ostile alla Chiesa.

Anzi, all'inizio, il clero si associò ampiamente al Tiers état vittorioso ( molti religiosi erano addirittura suoi deputati ), rinunciò ai suoi privilegi sociali ed economici ( agosto 1789 ) e cercò, per quanto gli era ancora possibile, di accettare anche la « Costituzione civile del clero ».

L'unione tradizionale fra « chiesa francese e Stato » perdurò durante i primi mesi.

L'evoluzione verso il rovinoso governo del Terrore è da addebitare soprattutto a gruppi radicali.

Come molto spesso accade nella storia, anche qui è stato l'elemento radicale ( inizialmente ) ad affermarsi con maggior successo.

I radicali portarono alle loro estreme conseguenze, con la massima coerenza, i princìpi illuministico-liberali, disgregatori e sprezzanti della tradizione storica.

Tra le cause concomitanti provenienti dall'esterno con le loro gravi conseguenze vanno ricordate:

1) l'atteggiamento incerto e poi sprovveduto di Pio VI ( incerto di fronte alla preghiera dell'episcopato di « accettare » la Costituzione civile; sprovveduto a causa dell'invio di un legato in Germania e della conclusione di un'alleanza coi nemici della Francia nel 1792 );

2) la crescente pressione sul piano della politica estera delle potenze europee conservatrici ( influsso degli emigranti francesi ).191

Quando poi con la vittoria delle armate rivoluzionarie e con la vittoria definitiva di Fleurus sugli austriaci, nel luglio 1794, il pericolo esterno fu eliminato, le forze interne di opposizione contro i sostenitori del Terrore poterono rinvigorirsi.

Questo portò delle agevolazioni alla Chiesa ( cfr. sopra 1795 ).

Un mutamento decisivo si ebbe soltanto con Napoleone nel 1799 ( § 110 ).

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191 Particolarmente efficace fu l'influenza degli emigranti alla corte del principe-elet-tore ecclesiastico di Treviri, ciò che a sua volta rafforzò l'odio dei radicali verso il clero cattolico.