La storia della Chiesa

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Capitolo terzo

La catastrofe e la crisi

§ 106. La rivoluzione francese

I. Svolgimento cronologico

1789, 17 giugno: in occasione degli Stati Generali a Versailles, il « Terzo Stato » si proclama Assemblea Nazionale e Assemblea Costituente.

Il basso clero si unisce ad essa nel Terzo Stato ( 23 giugno ).

14 luglio: presa della Bastiglia ( prigione di Stato ) a Parigi.

Crescente agitazione nelle campagne.

Istituzione di guardie nazionali per ristabilire l'ordine.

4 agosto: nobiltà e clero rinunciano ai loro privilegi; abolizione del sistema feudale; a tutti i cittadini senza distinzione vengono imposte le tasse.

26 agosto: dichiarazione dei diritti dell'uomo ( l'arcivescovo Cicé di Bordeaux è d'accordo, compresa la libertà di culto e di religione; il cattolicesimo non è più espressamente religione di Stato ).

5-6 ottobre: insurrezione delle masse a Parigi.

Il rè e l'Assemblea Nazionale sono costretti a trasferirsi nella capitale.

Inizio della pressione del basso popolo, sotto la guida dei giacobini ( Robespierre ), sull'Assemblea Nazionale.

2 novembre: su proposta del vescovo Talleyrand, legge sulla nazionalizzazione di tutti i beni della Chiesa; è lo Stato che deve pensare al sostentamento dei religiosi ( « ufficiali della morale » ), al mantenimento del culto e dei poveri.

1790, 13 febbraio: abolizione di tutti i monasteri appartenenti agli ordini contemplativi.

Ai monaci uscenti viene assicurata una pensione, tutti gli altri devono venir raccolti in singole case.

Le monache in un primo tempo ricevono l'autorizzazione a rimanere nei loro monasteri; il patrimonio dei conventi viene confiscato e venduto.

12 luglio: Costituzione civile del clero; riordinamento delle diocesi secondo i départements ( 83 invece di 133 come prima ).

Vescovi e parroci debbono essere eletti come tutti gli impiegati, non è permessa alcuna comunicazione tra vescovo e papa.

27 novembre: il clero viene obbligato per legge a prestare giuramento alla Costituzione civile ( prima solo i mèmbri dell'Assemblea Nazionale, poi anche i vescovi e infine tutto il clero ).

Dei 44 deputati-vescovi soltanto 2 prestano giuramento; dei 133 vescovi di tutta la Francia soltanto 4; del basso clero due terzi ( il numero di coloro che prestarono giuramento oscillò molto a seconda delle regioni, dall'8% all'89% ).

I motivi di quanti si rifiutarono non erano sempre puramente religiosi; nell'alto clero per es. giocano anche questioni e pretese di classe.

Il clero chiede al papa di riconoscere la Costituzione civile; Pio VI indugia; 85 nuovi vescovadi vengono occupati per elezione: la chiesa costituzionale.

1791: crescente influenza dei girondini più moderati e dei giacobini radicali ( = montagnards ); i capi sono Robespierre, Danton, Maral.

13 aprile: il papa condanna la Costituzione civile; in seguito a ciò molti sacerdoti recedono dal loro giuramento alla Costituzione.

20-25 giugno: fallito tentativo di fuga di Luigi XVI.

3 settembre: entra in vigore la Costituzione; il rè presta giuramento alla Costituzione, accetta la Costituzione civile del clero e dichiara conclusa la rivoluzione.

L'Avignone papale, in seguito ad un plebiscito, viene incorporata alla Francia ( viene così a cadere per il papa ogni onere circa il mantenimento di questo territorio, il quale finora aveva influenzato la sua politica nei confronti della Francia ).

1 ottobre: viene convocata la nuova Assemblea Legislativa, appena eletta.

Crescente identificazione di vecchia Chiesa con emigrazione e controrivoluzione; crescente contrasto fra il nuovo sistema e le potenze europee.

29 novembre: legge contro l'opposizione ecclesiastica; i preti che ricusano il giuramento perdono i diritti alla pensione e i diritti civili; possono essere trasferiti. Il veto del rè è inefficace. 30.000-40.000 sacerdoti emigrano.

Anche la chiesa costituzionale viene limitata nei suoi diritti.

1792: prima coalizione contro l'Austria e la Prussia, dapprima vittoriose.

25 maggio: una legge stabilisce che un sacerdote venga bandito se accusato da 20 cittadini.

10 agosto: presa delle Tuileries, il rè è sospeso dalle sue funzioni, la famiglia reale fatta prigioniera.

Arresti in massa.

All'inizio di settembre nuove elezioni; per la prima volta diritto generale di voto.

2-5 settembre: « stragi settembrine ».

A Parigi vengono uccisi oltre 1000 prigionieri, tra i quali 300 preti e 3 vescovi che si erano rifiutati di prestare giuramento.

20 settembre: la guerra è a una svolta ( i cannoni francesi arrestano sui colli di Valmy gli Austro-Prussiani ).

21 settembre: è convocata la Convenzione Nazionale: radicalizzazione in tutti i sensi; eliminazione della monarchia e instaurazione della repubblica; viene abolito il calendario gregoriano.

Con ciò la « seconda rivoluzione » ha vinto.

2793, 21 gennaio: Luigi XVI ghigliottinato.

2 giugno: caduta dei girondini.

In seguito ad essa, insurrezione nella provincia, già in precedenza insurrezione monarchica nella Vandea.

Danton sopraffatto, Robespierre presidente del Comitato di Salute Pubblica, investito dalla Convenzione del supremo potere esecutivo.

5 settembre: Convenzione e Comitato di Salute Pubblica si dichiarano favorevoli a continuare la rivoluzione.

18 settembre: ai preti costituzionali è tolta la prerogativa di impiegati, ma il culto pubblico è ancora tutelato giuridicamente.

10 ottobre; Maria Antonietta sale il patibolo.

7 novembre: la chiesa costituzionale francese cessa di esistere.

Con una sola eccezione, tutti i religiosi, mèmbri dell'Assemblea Nazionale, anche i protestanti, depongono le insegne del loro stato, per primo Gobel, arcivescovo di Parigi, il quale anche si dimette.

20 novembre: solenne intronizzazione della « dea ragione » nella cattedrale di Notre Dame.

Movimenti antricristiani nell'intero paese.

21 dicembre: Editto di tolleranza ( già in novembre Danton aveva promulgato un decreto contro le rappresentazioni antireligiose ); ciononostante, ulteriore scristianizzazione violenta.

1794, aprile: Danton viene arrestato e giustiziato.

8 maggio: Robespierre proclama nella Convenzione il culto dell'« Ente Supremo » ( inoltre: immortalità dell'anima ).

Nuove leggi del Terrore, esecuzioni collettive.

Per evitare la ghigliottina circa 1750 sacerdoti si sposano, per documentare in tal modo la loro apostasia.

Soltanto in circa 150 parrocchie francesi si celebra ancora pubblicamente la messa.

Degli 83 vescovi costituzionali 23 rinnegano pubblicamente la Chiesa, 9 di questi passano a nozze, 24 vescovi si dimettono.

Complessivamente 8 sono giustiziati.

27 luglio: Robespierre viene deposto ( dagli atei ) e giustiziato.

1795, 21 febbraio: separazione completa fra Chiesa e Stato; tendenza all'ostilità verso i dogmi e precaria tolleranza del clero e del culto divino.

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