La storia della Chiesa

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II. Inghilterra e America

Per lo sviluppo del protestantesimo riveste grande importanza, nel secolo XIX, anche il mondo anglosassone.

1. La chiesa di Stato anglicana, specialmente nella sua ala teologicamente e politicamente conservatrice, la Higb Church, aveva corso il pericolo di irrigidirsi nel corso del secolo XVIII; circoli intellettuali fino a tutto il XIX secolo inclinavano al deismo.

Il fatto che gli spiriti religiosamente attivi, per lo più dopo una breve lotta per una riforma interna della Chiesa, siano stati espulsi da essa come settari ( per es. Wesley e i suoi seguaci; v. sotto n. 2 ), si ripercosse in maniera negativa sulla Chiesa stessa, anche se gli impulsi, da essi originati, non rimasero mai del tutto infecondi ( il metodismo di Wesley per es. [ n. 2 ] provocò un risveglio in seno alla chiesa di Stato: Evangelical Party, chiamato anche Low Church Party ).

Solo un'iniziativa politica, ossia il tentativo del Parlamento ( 1830 ) di avocare a sé la sovranità sulla Chiesa, fino a quel tempo nelle mani del rè, provocò un risveglio nella High Church Party.

Il nuovo spirito si propagò dapprima fra ecclesiastici e professori dell'Università di Oxford: Movimento di Oxford.

Nello spirito del romanticismo, si cercò un deciso riavvicinamento alla Chiesa cattolica, sia nel rito sia nella dottrina, senza però sottoporsi a Roma.

La forma odierna della chiesa anglicana, almeno della sua forte ala destra, l'High Church, è ancora fortemente improntata al Movimento di Oxford.

Le conseguenze tuttavia attengono più alla prassi ecclesiastica e liturgica che non alla dottrina, con la sola eccezione di rilievo, che nella dottrina della Cenala concezione calvinistica fu rigettata in favore della presenza reale.

Alcuni dei rappresentanti più insigni del Movimento di Oxford, fra i quali il Newman ( § 118, III, 8 ), non si fermarono all'anglo-cattolicesimo, ma passarono alla Chiesa cattolica.

2. Fino alla prima metà del XIX secolo, però, di ben maggiore importanza che la chiesa anglicana di Stato per il protestantesimo anglosassone fu il sorgere di nuove sètte.

La figura di maggior rilievo, in questo processo, è John Wesley ( + 1791 ).

Ancor giovane studente fondò un'associazione per la preghiera « metodica » ( donde il nome di metodismo che all'inizio fu attribuito all'associazione in senso spregiativo ).

Ne determinarono sostanzialmente la pietà l'introduzione di Lutero alla Lettera ai Romani ( nella sua traduzione della Bibbia ) e gli influssi dei fratelli moravi di Zinzendorf.

Poiché Wesley non fu soltanto una personalità religiosa, ma anche un brillante organizzatore, il movimento spiritualistico si trasformò ben presto in una chiesa che, specialmente nell'America settentrionale, divenne una delle più potenti denominazioni protestanti.

La dottrina di Wesley poggia sull'idea del risveglio e della conversione personale; i suoi successori si dedicarono in parte con notevole intensità alla conversione delle masse.

L'Esercito della Salvezza è scaturito dal metodismo.

Poiché la sua diffusione coincide con la prima rivoluzione industriale, che in Inghilterra ebbe inizio già nei primi decenni del XIX secolo, la tendenza ad agire sulle masse popolari incolte e deluse dalla Chiesa ufficiale risultò di grandissima importanza.

3. Accanto al metodismo, il battismo ( battesimo degli adulti ) è diventato una delle più diffuse denominazioni ecclesiastiche libere.

Il movimento trae origine dagli anabattisti del XVI secolo; aveva subito un forte declino nel XVII secolo, piccoli gruppi erano sopravvissuti in Olanda e in Inghilterra ( John Milton + 1674, con tutta probabilità, ne fece parte ).

Nelle colonie nord-americane ( Roger Williams, fondatore della Colonia Rhode Island intorno al 1639 ) il movimento battista si sviluppò talmente, verso la fine del XVIII secolo, che oggi nei soli Stati Uniti conta 19 milioni di adepti.

I battisti sono frazionati in numerosi gruppi, che però all'inizio del nostro secolo si sono riuniti in un'associazione libera.

Le forze riformatrici negli Stati Uniti sono rappresentate inoltre da una nutrita serie di altre chiese di origine europea: il « Sinodo del Missouri » che cerca di restar fedele al luteranesimo originario; la chiesa anglicano-episcopale; la chiesa presbiteriana di derivazione calvinista.

4. Tutti questi gruppi affondano le loro radici nel Nuovo Testamento.

Accanto ad essi, nel corso del XIX secolo, sono andate formandosi, nei paesi di lingua anglosassone, numerosissime sètte, a indirizzo quasi esclusivamente escatologico e dipendenti essenzialmente per più aspetti dall'Antico Testamento.

I più conosciuti e oggi considerevoli non solo in America, ma anche in Europa, sono i testimoni di Geova ( fondati intorno al 1872 da Charles Russel, un giovane americano, col nome di « Seri studiosi della Bibbia » ); il loro lavoro è sotteso da un'organizzazione forte e capillare, con a disposizione ingenti capitali, la quale sa animare i suoi adepti di uno spirito di proselitismo, deciso e insistente, e non di rado invadente.

Ad essi affini sono gli Avventisti ( fondati da Edward Irving verso il 1824 ); in Germania si staccò più tardi da essi la Comunità neo-apostolica.

Tutti questi indirizzi si richiamano a un numero relativamente ristretto, scelto molto arbitrariamente, di passi della Sacra Scrittura che essi ripetono e sbandierano instancabilmente.

A tutti è comune la concezione di una prossima fine del mondo, la cui data precisa viene continuamente e sempre di nuovo calcolata in base a numeri tolti dalla Scrittura ( specialmente dall'Antico Testamento ), e della certa - spesso esclusiva - salvezza dei loro seguaci.

Si parla molto dello spirito; in realtà però la loro predicazione è intensamente alimentata da una caparbia, anche se vivace adorazione della lettera.

5. Ancor più lontana dal cristianesimo è la setta dei mormoni ( fondata da Joe Smith nel 1830 ), sebbene anche qui si trovino dei tratti chiliastici e nomi e concetti siano stati desunti, in parte, dalla Bibbia.

Il fondamento della fede però non è la Bibbia, bensì il Libro di Mormon, una rivelazione privata del fondatore.

La setta fu in un primo tempo combattuta e perseguitata, soprattutto a causa della poligamia da essa sostenuta, il suo capo però ( Brigham Young, successore dello Smith ) riuscì a fondare uno stato di mormoni nell'interno del Nord-America.

Dopo aver rinunciato a certi costumi particolarmente urtanti,275 il loro stato ( Utah ) fu assunto nella confederazione degli Stati Uniti.

Oggi esso è forse una delle ultime organizzazioni politico-sociali del mondo basata su concezioni teocratiche.

6. Non più cristiana nel vero senso della parola - nonostante il nome che porta - è la Christian Science ( fondatrice fu Mrs. Baker Eddy, alla fine del XIX secolo ).

Il principio fondamentale di questa dottrina è la negazione della realtà della materia, cioè anche del corpo umano e delle sue malattie ( cosa che implica naturalmente anche la negazione dell'Incarnazione ).

7. Oltre a queste denominazioni, l'America settentrionale ne conosce moltissime altre: la maggior parte scaturiscono in qualche modo dall'idea individualistico-spiritualistica di un « risveglio » e si rifanno pertanto a concezioni battiste e metodiste.

Anche in esse si va manifestando una tendenza all'unità.

Contro il tradizionale e diffuso fanatismo delle sètte, le grandi chiese evangeliche degli Stati Uniti debbono sostenere una lotta particolarmente dura; anche per tale motivo esse hanno interesse a favorire intensamente il movimento ecumenico.

8. Una posizione particolare occupano i quaccheri.

a) I quaccheri ( = i tremanti;276 la loro autodenominazione è: « Società degli amici » ) sono un movimento sorto nel XVII secolo, in Inghilterra, in seguito ad una rottura con la chiesa di Stato ( e rottura anche con le tradizionali usanze del vivere civile ), iniziato e diffuso da Georg Fox ( 1624-91 ), un calzolaio soggetto ad estasi religiose.

Esso mirò ad esaurire radicalmente tutte le possibilità spiritualistico-soggettivistiche della pietà riformata, con una spiccata tendenza però all'autodisciplina morale e all'attività sociale su vastissima base.

Quando il fondatore era ancora in vita, il movimento penetrò nelle colonie americane, dove William Penn lo organizzò nella Pennsylvania; in quello stato vivono oggi circa i quattro quinti degli adepti della setta ( 170.000 circa ).

Nei primi tempi i quaccheri furono ritenuti socialmente sovversivi ( rifiutavano il giuramento, il servizio militare e il culto divino ufficiale ) e perseguitati.

b) In un complesso alternarsi storico di alti e bassi, l'unità intrinseca del movimento risentì enormemente della mancanza di una forma ben definita; si manifestarono pure delle concezioni dogmatiche contrastanti.

Ma, superando questi fenomeni di dissolvimento, i quaccheri, dopo la prima guerra mondiale, hanno acquistato un'importanza straordinaria, quasi universale, a causa della loro fattiva sensibilità filantropica.

c) Principio basilare della loro concezione dottrinale è la « Luce interiore », che cancella il peccato e unisce l'uomo a Cristo.

Poiché essa illumina ogni uomo, vengono respinti come fonti di fede la Chiesa, il magistero, il sacerdozio, i sacramenti - quindi anche il battesimo - e perfino la Bibbia ( in modo speciale la sua trattazione scientifica ).

Vi sono anziani, predicatori e assistenti per la gioventù, ma non si ha un ministero vero e proprio, e nessun ordinamento ecclesiastico.

Il culto divino si risolve essenzialmente in una silente adorazione.

La cosa più importante è la ricerca personale sotto la guida della luce interiore; la perseveranza morale nelle buone opere è molto accentuata ( movimento di astinenza, parziale divieto puritano del ballo e di analoghi divertimenti ).

Il movimento, per nulla quietista, animato da un considerevole slancio missionario, possiede rinomate scuole e università.

I quaccheri lavorano soprattutto per la dignità dell'uomo e pertanto ( per es. in piena prima guerra mondiale ) per la pace.

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275 L'articolo di fede 13 dice ora: i mormoni aspirano a « essere onesti, fedeli, casti, benefici e virtuosi ».
276 Il nome deriva dalle manifestazioni originali, oggi meno frequenti, di estasi profetica.