Summa Teologica - I

Indice

Articolo 1 - Se gli angeli abbiano una causa del loro essere

Supra, q. 44, a. 1; Opusc., 15, De Angelis, cc. 9, 17

Pare che gli angeli non abbiano una causa del loro essere.

Infatti:

1. Nella Genesi [ Gen 1,1ss ] si parla delle cose create da Dio, ma non si trova alcun accenno agli angeli.

Quindi gli angeli non sono stati creati da Dio.

2. Il Filosofo [ Met. 8,6 ] insegna che se una sostanza è solo forma senza materia, « è subito di per se stessa ente e una, e non ha una causa che la faccia essere ente e una ».

Ora gli angeli, come si è dimostrato [ q. 50, a. 2 ], sono forme immateriali.

Quindi non hanno una causa del loro essere.

3. Un essere è prodotto da una causa agente se da questa riceve la forma.

Ma gli angeli, essendo forme, non ricevono la forma da una causa agente.

Quindi gli angeli non hanno una causa agente.

In contrario:

Si legge nei Salmi [ Sal 148,2 ]: « Lodatelo voi tutti, suoi angeli ».

E subito [ v. 5 ] si aggiunge: « Perché egli disse e furono creati ».

Dimostrazione:

Si deve necessariamente affermare che gli angeli, come tutte le realtà che non sono Dio, furono creati da Dio.

Soltanto Dio infatti è il suo essere: in tutte le altre cose invece, come fu dimostrato [ q. 3, a. 4; q. 7, a. 1, ad 3; a. 2; q. 44, a. 1 ], l'essenza è distinta dall'essere.

È chiaro allora che Dio solo è ente [ o esistente ] per essenza, mentre tutte le altre cose sono enti per partecipazione.

Ora, tutto ciò che esiste per partecipazione viene causato da ciò che è per essenza: come ogni cosa infuocata dipende dal fuoco.

È dunque necessario che gli angeli siano stati creati da Dio.

Analisi delle obiezioni:

1. S. Agostino [ De civ. Dei 11, cc. 9, 33 ] fa osservare che gli angeli non sono stati dimenticati in quella [ descrizione della ] prima origine delle cose, ma sono stati indicati con i termini cielo, ovvero luce.

- E sono stati omessi, oppure sono stato designati con i termini di realtà corporee, perché Mosè si rivolgeva a un popolo rozzo, il quale non era in grado di concepire una creatura incorporea: per cui, se a quel popolo fosse stato detto che c'erano delle realtà al disopra di ogni natura corporea, gli sarebbe stata offerta un'occasione di idolatria, a cui era tanto incline, e dalla quale Mosè intendeva anzitutto tenerlo lontano.

2. Le sostanze che sono forme sussistenti non hanno una causa formale del loro essere e della loro unità, e neppure hanno [ bisogno di ] una causa agente atta a trasformare la materia facendola passare dalla potenza all'atto: devono però avere una causa che produca tutta la loro sostanza.

E con ciò abbiamo anche la soluzione della terza obiezione.

Indice