Summa Teologica - I

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Articolo 7 - Se l'anima sia unita al corpo animale mediante un altro corpo

In 2 Sent., d. 1, q. 2, a. 4, ad 3; C. G., II, c. 71; De Spir. Creat., a. 3; De anima, a. 9; In 2 De anima, lect. 1; In 8 Metaph., lect. 5

Pare che l'anima sia unita al corpo animale mediante un altro corpo.

Infatti:

1. Dice S. Agostino [ De Gen. ad litt. 7,19.25 ] che « l'anima governa il corpo per mezzo della luce », cioè del fuoco, « e dell'aria: che sono gli elementi più simili allo spirito ».

Ma il fuoco e l'aria sono corpi.

Quindi l'anima si unisce al corpo umano mediante un altro corpo.

2. Quando l'unione di più cose viene distrutta a causa della sottrazione di un dato elemento, quest'ultimo doveva loro servire di collegamento.

Ma l'anima si separa dal corpo quando vengono a mancare gli spiriti vitali.

Perciò lo spirito, che è concepito come un corpo sottile, fa da intermediario nell'unione dell'anima con il corpo.

3. Entità molto distanti non possono unirsi senza un elemento intermedio.

Ma l'anima intellettiva dista dal corpo sia perché è incorporea, sia perché è incorruttibile.

Dovrà quindi essergli unita mediante qualcosa che sia insieme corpo e incorruttibile.

E ciò pare essere una qualche luce celeste, capace di conciliare gli elementi e di unificarli. In contrario: Il Filosofo [ De anima 2,1 ] fa osservare che « non ha senso la questione se l'anima e il corpo, al pari della cera e della sua impronta, siano una cosa sola ».

Ma la figura si unisce alla cera senza l'intermediario di un altro corpo.

Lo stesso quindi sarà dell'anima rispetto al corpo.

Dimostrazione:

Se l'anima, secondo la teoria dei Platonici, si unisse al corpo solo come motore, sarebbe giusto affermare che tra l'anima dell'uomo, o di ogni altro animale, e il rispettivo corpo c'è di mezzo qualche altro corpo: essendo ragionevole che un motore distante agisca servendosi di un mezzo più vicino.

Se invece l'anima è unita al corpo come forma, secondo quanto si è detto [ a. 1 ], non è possibile che gli sia unita mediante un altro corpo.

E la ragione è che una cosa è detta una allo stesso modo in cui è detta ente.

Ora, la forma dà per se stessa l'essere alla cosa, essendo atto per sua natura: non dà quindi l'essere servendosi di intermediari.

Per cui l'unità di un composto di materia e di forma deriva dalla forma medesima, che per se stessa si unisce alla materia come suo atto.

Così pure non esiste altra causa di tale unione all'infuori della causa agente la quale, come spiega Aristotele [ Met. 8,6 ], fa sì che la materia acquisti il suo atto.

Sono perciò evidentemente false le opinioni di quanti pensavano che vi fossero dei corpi intermedi tra l'anima e il corpo dell'uomo.

Tra gli altri ci furono dei Platonici i quali dicevano che l'anima intellettiva è unita essenzialmente a un corpo incorruttibile, dal quale non si divide mai, e per mezzo di esso si unisce al corpo corruttibile dell'uomo.

- Alcuni di essi invece affermarono che l'unione avviene per mezzo di uno spirito corporeo.

- Altri infine posero come legame la luce, ritenendo che essa sia un corpo avente la natura della quinta essenza: per cui l'anima vegetativa si unirebbe al corpo mediante la luce del cielo sidereo, l'anima sensitiva mediante la luce del cielo cristallino e l'anima intellettiva mediante la luce del cielo empireo.

Tutte cose evidentemente fantasiose e ridicole: sia perché la luce non è un corpo, sia perché la quinta essenza non entra con la sua materia, ma solo con la sua virtù, nella composizione del corpo misto, essendo essa inalterabile, sia anche perché l'anima si unisce immediatamente al corpo, come la forma alla propria materia.

Analisi delle obiezioni:

1. S. Agostino parla dell'anima in quanto muove il corpo: non per nulla usa il termine administratio [ governo ].

Ed è vero che essa muove le parti più grossolane del corpo mediante quelle più sottili.

Gli spiriti vitali infatti sono il primo strumento della facoltà di locomozione, come insegna il Filosofo [ De causa motus animal. 10 ].

2. Venuti a mancare gli spiriti vitali cessa l'unione dell'anima con il corpo non perché essi siano qualcosa di intermedio, ma perché scompare con essi la disposizione [ necessaria ] del corpo a tale unione.

- Tuttavia gli spiriti vitali sono un mezzo [ indispensabile ] per il moto, essendo essi il primo strumento della facoltà di locomozione.

3. Certamente l'anima è molto distante dal corpo, considerate separatamente le loro condizioni: se quindi avessero, sia l'una che l'altro, un essere separato, sarebbe necessario l'intervento di molti intermediari.

Ma l'anima, in quanto forma del corpo, non ha un essere separato da quello del corpo, bensì col suo essere è ad esso immediatamente unita.

Ogni forma, del resto, considerata come atto, ha una grande distanza dalla materia, che è ente soltanto in potenza.

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