Summa Teologica - I-II

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Articolo 4 - Se un uomo formato miracolosamente da un corpo umano contrarrebbe il peccato originale

In 2 Sent., d. 31, q. 1, a. 2, ad 3; d. 33, q. 1, a. 1, ad 5; In 3 Sent., d. 2, q. 1, a. 2, sol. 2, ad 2; De Malo, q. 4, a. 7

Pare che se uno venisse formato miracolosamente da un corpo umano contrarrebbe anch'egli il peccato originale.

Infatti:

1. La Glossa [ ord. su Gen 4,1 ] afferma che « nei lombi di Adamo tutta la posterità fu corrotta poiché questa nel paradiso non aveva cominciato a separarsi, ma cominciò a farlo in seguito in terra d'esilio ».

Ora, se un uomo venisse formato in tal modo, la sua carne verrebbe separata in luogo d'esilio.

Perciò contrarrebbe il peccato originale.

2. Il peccato originale viene causato in noi in quanto l'anima viene contaminata dal corpo.

Ma nell'uomo tutto il corpo è infetto.

Quindi da qualunque parte del corpo venisse formato un uomo, la sua anima verrebbe contaminata dal peccato originale.

3. Il peccato originale si propaga da Adamo in tutti perché tutti erano in lui nell'atto del peccato.

Ma quelli che venissero formati da un corpo umano sarebbero stati anch'essi in Adamo.

Quindi dovrebbero contrarre anch'essi il peccato originale.

In contrario:

Costoro non si sarebbero trovati in Adamo « secondo la ragione seminale », che secondo S. Agostino [ De Gen. ad litt. 10, cc. 18,20 ] è la causa unica della trasmissione del peccato originale.

Dimostrazione:

Si è già detto [ aa. 1,3 ] che il peccato originale si trasmette dal nostro progenitore ai discendenti in quanto questi in forza della generazione ne sentono l'influsso: come le membra subiscono l'influsso dell'anima nel peccato attuale.

Ora, l'influsso causale si esercita sulla generazione solo mediante la virtù attiva del generante.

Per cui contraggono il peccato originale solo quanti discendono da Adamo mediante questa virtù attiva, che originariamente deriva da Adamo; e ciò significa discendere da lui secondo la ragione seminale: infatti la ragione seminale non è altro che la virtù attiva nella generazione.

Ora, se uno venisse formato da un corpo umano per virtù divina, manifestamente la virtù attiva non deriverebbe da Adamo.

Quindi costui non contrarrebbe il peccato originale: come non sarebbe un peccato umano l'atto delle mani se queste fossero mosse non dalla volontà dell'uomo, ma da un agente estrinseco.

Analisi delle obiezioni:

1. Adamo non venne a trovarsi in terra d'esilio se non dopo il peccato.

Perciò la colpa originale si propaga in quelli che egli raggiunge con la generazione attiva non per il luogo d'esilio, ma per il suo peccato.

2. Il corpo non contamina l'anima se non in quanto principio attivo nella generazione, secondo le spiegazioni date [ nel corpo ].

3. Chi venisse formato da carne umana sarebbe stato in Adamo « secondo la sostanza corporea », ma non secondo la ragione seminale, come si è detto [ aa. 1,3 ].

Quindi non contrarrebbe il peccato originale.

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