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Summa Teologica - I-II

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Articolo 4 - Se la potenza generativa, il concupiscibile e il tatto siano più infette delle altre potenze

In 2 Sent., d. 31, q. 2, a. 2; De Verit., q. 25, a. 6; De Malo, q. 4, a. 2, ad 12; a. 5, ad 1

Pare che le potenze ricordate non siano più infette delle altre.

Infatti:

1. L'infezione del peccato originale colpisce maggiormente quella parte dell'anima che più delle altre può essere sede di peccato.

Ora, tale è la parte razionale, e specialmente la volontà.

Quindi è questa la facoltà più contaminata dal peccato originale.

2. Una potenza dell'anima subisce l'infezione della colpa solo in quanto può ubbidire alla ragione.

Ma la potenza generativa, come insegna Aristotele [ Ethic. 1,13 ], non può ubbidire alla ragione.

Quindi essa non è tra le più infette dal peccato originale.

3. Tra gli altri sensi la vista è più spirituale e più vicina alla ragione poiché, come nota Aristotele [ Met. 1,1 ], « mostra nelle cose differenze più numerose ».

Ma l'infezione della colpa si trova principalmente nella ragione.

Quindi la vista è più infetta del tatto.

In contrario:

S. Agostino [ De civ. Dei 14,20 ] insegna che l'infezione della colpa originale appare specialmente nel moto degli organi genitali, che sfugge alla ragione.

Ora, questi organi servono alla potenza generativa nell'unione sessuale, in cui si ha il piacere del tatto, che stimola al massimo la concupiscenza.

Perciò l'infezione del peccato originale colpisce specialmente queste tre cose: la potenza generativa, il concupiscibile e il senso del tatto.

Dimostrazione:

Si usa di preferenza chiamare infezione quella corruzione che tende a trasmettersi: infatti le malattie contagiose, come la lebbra, la scabbia e simili, si dicono infezioni.

q. 81, a. 1 ].

Perciò le facoltà che concorrono a tale atto sono le più infette.

Ora, tale atto è al servizio della potenza generativa, essendo ordinato alla generazione; e ha in se stesso il piacere del tatto, oggetto principalissimo del concupiscibile.

Perciò, sebbene tutte le facoltà dell'anima siano viziate dal peccato originale, tuttavia sono particolarmente colpite dall'infezione le tre facoltà suddette.

Analisi delle obiezioni:

1. La colpa originale in quanto inclina l'uomo ai peccati attuali appartiene principalmente alla volontà, come si è visto [ a. prec. ], ma in quanto si trasmette alla prole colpisce da vicino le facoltà ricordate, e solo da lontano la volontà.

2. L'infezione di una colpa attuale non colpisce se non le potenze mosse dalla volontà di chi pecca.

Invece l'infezione della colpa originale non nasce dalla volontà di chi la contrae, ma dalla generazione naturale, al cui servizio troviamo la potenza generativa.

Perciò in questa ricade maggiormente l'infezione del peccato originale.

3. La vista non concorre all'atto della generazione che secondo una disposizione remota, cioè in quanto presenta un oggetto concupiscibile.

Ma il piacere si produce nel tatto.

Perciò l'infezione di cui si parla va attribuita più al tatto che alla vista.

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