Summa Teologica - II-II

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Articolo 5 - Se l'odio sia un vizio capitale

Pare che l'odio sia un vizio capitale.

Infatti:

1. L'odio si contrappone direttamente alla carità.

Ma la carità è la prima delle virtù e la madre di tutte le altre.

Quindi l'odio è il primo dei vizi capitali, e il principio di tutti gli altri.

2. I peccati nascono in noi seguendo l'inclinazione delle passioni, secondo le parole di S. Paolo [ Rm 7,5 ]: « Le passioni peccaminose si scatenavano nelle nostre membra al fine di portare frutti per la morte ».

Ma tutte le altre passioni dell'anima derivano dall'amore e dall'odio, come si è detto [ I-II, q. 27, a. 4; q. 28, a. 6, ad 2; q. 41, a. 2, ad 1 ].

Perciò l'odio va posto tra i vizi capitali.

3. Il vizio è un male morale.

Ma l'odio ha per oggetto il male più di ogni altra passione.

Quindi l'odio va considerato come un vizio capitale.

In contrario:

S. Gregorio [ Mor. 31,45 ] non enumera l'odio tra i sette vizi capitali.

Dimostrazione:

Come sopra [ I-II, q. 84, aa. 3,4 ] si è detto, è capitale quel vizio dal quale soprattutto gli altri vizi derivano.

Ora, il vizio è contrario alla natura dell'uomo in quanto questi è un animale razionale.

Ma nelle cose che vengono compiute contro natura gli elementi naturali si corrompono gradatamente, per cui in principio si recede da quanto è solo debolmente secondo natura, e in ultimo da ciò che è sommamente secondo natura: poiché ciò che è primo nella costruzione è ultimo nella distruzione.

Ora, nell'uomo la cosa in maggior grado e più radicalmente naturale è l'amore del bene, e specialmente del bene di Dio e del prossimo.

Di conseguenza l'odio, che si contrappone a questo amore, non viene per primo nella distruzione della virtù compiuta dai vizi, ma per ultimo.

Perciò l'odio non è un vizio capitale.

Analisi delle obiezioni:

1. Come dice Aristotele [ Phys. 7,3 ], « la virtù per ogni cosa consiste nell'essere ben disposta secondo la propria natura ».

Perciò tra le virtù ci deve essere un elemento primo e principale, che coincide con ciò che è primo e principale nell'ordine della natura.

Per questo la carità è riconosciuta come la prima delle virtù.

E così per lo stesso motivo l'odio, come si è visto [ nel corpo ], non può essere il primo tra i vizi.

2. Tra le passioni dell'anima ha la priorità l'odio del male che contrasta col bene naturale, come anche l'amore del bene naturale.

Non può invece essere primo l'odio del bene connaturale, che anzi è da considerarsi come ultimo: poiché questo odio dimostra, come l'amore di un bene innaturale, che la corruzione della natura è già avvenuta.

3. Ci sono due tipi di male.

Un male vero, che contrasta col bene secondo natura: e l'odio di questo male può avere una priorità tra le passioni.

C'è poi un male non vero, ma apparente: il quale è un bene vero e connaturale, ma viene ritenuto un male a motivo della corruzione della natura.

E l'odio di un tale male viene necessariamente per ultimo.

Ora, l'odio vizioso [ di cui parliamo ] è quest'ultimo, non il primo.

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