Summa Teologica - III

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Articolo 3 - Se la Beata Vergine, secondo la nascita temporale di Cristo, possa essere detta sua madre

In 3 Sent., d. 3, q. 2, a. 1; d. 4, q. 2, a. 1; C. G., IV, cc. 34, 45; In Gal., c. 4, lect. 2

Pare che la Beata Vergine, secondo la nascita temporale di Cristo, non possa essere detta sua madre.

Infatti:

1. Abbiamo già dimostrato [ q. 32, a. 4 ] che la Beata Vergine Maria nella generazione di Cristo non operò attivamente, ma fornì soltanto la materia.

Ora, ciò non pare sufficiente a farla considerare madre: altrimenti si potrebbe anche dire che il legno è madre del letto o dello sgabello.

Pare quindi che la Beata Vergine non possa essere detta madre di Cristo.

2. Cristo nacque dalla Beata Vergine miracolosamente.

Ma la generazione miracolosa non è sufficiente a fondare la maternità, o la filiazione: non diciamo infatti che Eva fu figlia di Adamo.

Quindi neppure Cristo può dirsi figlio della Beata Vergine.

3. Pare che nella generazione la madre debba emettere il seme.

Il corpo di Cristo invece, come dice il Damasceno [ De fide orth. 3,2 ], « non venne formato dal seme, ma dall'azione dello Spirito Santo ».

Pare quindi che la Beata Vergine non possa dirsi madre di Cristo.

In contrario:

In S. Matteo [ Mt 1,18 ] si legge: « Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe », ecc.

Dimostrazione:

La Beata Vergine Maria è la vera e naturale madre di Cristo.

Infatti, come si è detto sopra [ q. 5, a. 2; q. 31, a. 5 ], il corpo di Cristo non discese dal cielo, come insegnò l'eretico Valentino, ma fu desunto dalla Vergine madre, e formato dal suo sangue più puro.

Ora, questo solo è richiesto per essere madre, come si è visto [ q. 31, a. 5; q. 32, a. 4 ].

Quindi la Beata Vergine è veramente madre di Cristo.

Analisi delle obiezioni:

1. Come si è detto sopra [ q. 32, a. 3 ], si può parlare di paternità o di maternità, e di filiazione, non in qualunque generazione, ma soltanto in quella degli esseri viventi.

Perciò la produzione di cose inanimate da una data materia non stabilisce alcuna relazione reciproca di maternità e di filiazione, ma questa si ha soltanto nella generazione degli esseri viventi, ai quali propriamente compete di nascere.

2. Il Damasceno [ De fide orth. 3,7 ] scrive che Cristo nella sua nascita nel tempo, secondo la quale nacque per la nostra salvezza, in qualche modo « si conformò a noi, nascendo come uomo da una donna e nel tempo richiesto dopo il concepimento; fu invece superiore a noi in quanto nacque non da un seme umano, ma dallo Spirito Santo e dalla Santa Vergine, fuori delle leggi del concepimento naturale ».

Perciò dalla parte della madre tale nascita fu naturale, mentre fu miracolosa dalla parte dell'azione dello Spirito Santo.

Quindi la Beata Vergine è veramente e in senso naturale madre di Cristo.

3. Abbiamo già visto [ q. 31, a. 5, ad 3; q. 33, a. 4 ] che il seme femminile non è necessario alla concezione.

Quindi non è necessario neppure perché vi sia la maternità.

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