Summa Teologica - III

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Articolo 4 - Se si debba dire che la Beata Vergine è madre di Dio

In 3 Sent., d. 4, q. 2, a. 2; C. G., IV, cc. 34, 45; Comp. Theol., c. 222; In Matth., c. 1; In Gal., c. 3, lect. 2

Pare che non si possa dire che la Beata Vergine è madre di Dio.

Infatti:

1. Nei misteri divini è necessario attenersi al linguaggio della Sacra Scrittura.

Ora, in nessuna parte di essa si legge che la Beata Vergine è madre o genitrice di Dio, ma soltanto che è « madre di Gesù », o « madre del bambino » [ Mt 1,18; Mt 2,11.13.20.21 ].

Quindi non si può dire che essa è madre di Dio.

2. Cristo è Dio secondo la natura divina.

Ma questa non prese inizio dalla Vergine.

Quindi la Beata Vergine non può essere detta madre di Dio.

3. Il nome Dio è attribuito in modo comune al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Se dunque la Beata Vergine fosse madre di Dio, verrebbe a essere madre del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, il che non è ammissibile.

Quindi non si deve dire che la Beata Vergine è madre di Dio.

In contrario:

Nei capitoli di S. Cirillo [ anath. 1 ], approvati dal Concilio di Efeso [ 1,26 ], si legge: « Se qualcuno non professa che l'Emmanuele è veramente Dio, e che perciò la Santa Vergine è la madre di Dio, in quanto generò secondo la carne il Verbo nato da Dio, sia scomunicato ».

Dimostrazione:

Come si è visto sopra [ q. 16, a. 1 ], ogni nome che esprime in forma concreta una natura può essere attribuito a qualsiasi ipostasi [ o supposito ] di quella natura.

Ora, poiché l'incarnazione è avvenuta nell'unità dell'ipostasi, secondo le spiegazioni date [ q. 2, a. 3 ], è chiaro che il nome Dio può essere attribuito all'ipostasi che ha insieme la natura umana e quella divina.

A questa persona dunque si può attribuire ciò che spetta alla natura divina e a quella umana: sia nel caso che tale persona venga designata con termini indicanti la natura divina, sia nel caso che venga designata con termini indicanti la natura umana.

Ora, il concepimento e la nascita vengono attribuiti a una persona, o ipostasi, secondo la natura nella quale l'ipostasi viene concepita e nasce.

Avendo quindi la persona divina assunto la natura umana fin dall'inizio della concezione, come si è spiegato sopra [ q. 33, a. 3 ], è chiaro che può dirsi con verità che Dio è stato concepito ed è nato dalla Vergine.

Ma proprio per questo una donna è chiamata madre di una persona: perché l'ha concepita e data alla luce.

Quindi la Beata Vergine deve essere veramente chiamata madre di Dio.

Infatti in due casi soltanto si potrebbe negare che la Beata Vergine sia madre di Dio: nel caso che l'umanità fosse stata concepita e fosse nata prima che quell'uomo fosse Figlio di Dio, come pensava Fotino; oppure nel caso che l'umanità non fosse stata assunta nell'unità della persona o ipostasi del Verbo di Dio, come pensava Nestorio.

Ma ambedue le ipotesi sono erronee.

Quindi è eretico negare che la Beata Vergine sia madre di Dio.

Analisi delle obiezioni:

1. L'obiezione è di Nestorio.

E può essere risolta facendo notare che, sebbene la Scrittura non dica espressamente che la Beata Vergine è madre di Dio, dice però che « Gesù Cristo è vero Dio » [ 1 Gv 5,20 ] e che la Beata Vergine è « madre di Gesù Cristo » [ Mt 1,18 ].

Quindi dalle parole della Scrittura segue necessariamente che essa è madre di Dio.

Inoltre S. Paolo [ Rm 9,5 ] scrive che « dagli israeliti proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli ».

Ma questi proviene dagli israeliti solo mediante la Beata Vergine.

Quindi colui che è « sopra ogni cosa Dio benedetto nei secoli » è nato realmente dalla Beata Vergine come da sua madre.

2. Anche questa obiezioni è di Nestorio.

E S. Cirillo [ Conc. Efes. 1,2,12 ] la risolve nel modo seguente: « L'anima dell'uomo nasce insieme con il proprio corpo, e ambedue formano insieme una cosa sola: se dunque qualcuno volesse dire che la madre del corpo non è madre dell'anima, parlerebbe vanamente.

Ora, qualcosa del genere lo troviamo anche nella generazione di Cristo.

Il Verbo di Dio infatti è nato dalla sostanza di Dio Padre; ma siccome ha assunto la carne, è necessario ammettere che secondo la carne è nato da una donna ».

Si deve quindi affermare che la Beata Vergine è madre di Dio non nel senso che sia madre della divinità, ma perché è madre, secondo l'umanità, di una persona che possiede la divinità e l'umanità.

3. Benché il nome Dio sia comune alle tre persone, spesso designa o la sola persona del Padre, o la sola persona del Figlio o dello Spirito Santo, come si è visto in precedenza [ q. 16, a. 1; I, q. 39, a. 4 ].

Così dunque quando diciamo: « La Beata Vergine è madre di Dio », il nome Dio sta a indicare la sola persona incarnata del Figlio.

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