Summa Teologica - III

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Articolo 7 - Se la colomba sotto le cui sembianze apparve lo Spirito Santo fosse un vero animale

In 1 Sent., d. 16, q. 1, a. 3, ad 3; In Ioan., c. 1, lect. 14

Pare che la colomba sotto le cui sembianze apparve lo Spirito Santo non fosse un vero animale.

Infatti:

1. Ciò che appare come una rassomiglianza è soltanto un'immagine.

Ma S. Luca [ Lc 3,22 ] dice che « scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba ».

Non era dunque una vera colomba, ma una figura che le somigliava.

2. « Né la natura né Dio fanno alcunché di inutile », scrive Aristotele [ De caelo 1,4 ].

Ora, poiché quella colomba era venuta soltanto « per simboleggiare qualcosa e poi sparire », come dice S. Agostino [ De Trin. 2,6.11 ], era inutile che fosse vera: infatti si poteva ottenere lo stesso scopo con le parvenze di una colomba.

Quindi non si trattò di un vero animale.

3. Le proprietà di una cosa ci conducono a conoscerne la natura.

Se dunque si fosse trattato di un vero animale, le proprietà della colomba ci avrebbero indicato la natura del vero animale, e non gli effetti dello Spirito Santo.

Perciò non pare che quella colomba fosse un vero animale.

In contrario:

S. Agostino afferma [ De agone christ. 22.24 ]: « Non vogliamo dire che abbia avuto un corpo vero soltanto nostro Signore Gesù Cristo, mentre lo Spirito Santo sarebbe apparso agli occhi degli uomini in modo ingannevole, ma crediamo che ambedue i corpi erano veri ».

Dimostrazione:

Sopra [ q. 5, a. 1 ] abbiamo già notato che non era decoroso per il Figlio di Dio, che è la stessa Verità del Padre, ricorrere a delle finzioni: per cui egli assunse un corpo reale, non apparente.

E poiché lo Spirito Santo è detto « Spirito di Verità » [ Gv 16,13 ], anch'egli formò una vera colomba nella quale mostrarsi, benché non l'abbia assunta nell'unità della persona.

Per questo S. Agostino continua: « Come non era giusto che ingannasse gli uomini il Figlio di Dio, così non era giusto che li ingannasse lo Spirito Santo.

Ma a Dio onnipotente, che creò tutte le cose dal nulla, non era difficile formare il vero corpo di una colomba senza il concorso delle colombe esistenti, come non gli fu difficile formare un vero corpo nel seno di Maria senza il seme virile.

Infatti la creatura corporea era soggetta al comando e alla volontà di Dio sia nel seno di una donna per formare un uomo, sia nel mondo per formare una colomba ».

Analisi delle obiezioni:

1. Si dice che lo Spirito Santo discese sotto le sembianze o l'immagine di una colomba non per escludere la realtà di questa, ma per indicare che non apparve nella forma della sua stessa sostanza.

2. Creare una vera colomba perché in essa apparisse lo Spirito Santo non fu una cosa inutile, poiché mediante la realtà della colomba veniva indicata la realtà dello Spirito Santo e dei suoi effetti.

3. Le proprietà della colomba servono a indicare nello stesso tempo sia la natura della colomba che gli effetti dello Spirito Santo.

Anzi, proprio perché la colomba ha tali proprietà serve a indicare lo Spirito Santo.

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