Summa Teologica - III

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Articolo 4 - Se sedere alla destra del Padre sia esclusivo di Cristo

In 3 Sent., d. 22, q. 3, a. 3, sol. 3

Pare che sedere alla destra del Padre non sia esclusivo di Cristo.

Infatti:

1. L'Apostolo [ Ef 2,6 ] insegna che Dio « ci ha risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli in Cristo Gesù ».

Ora, risuscitare non è soltanto di Cristo.

Quindi per lo stesso motivo neppure sedere nei cieli alla destra di Dio.

2. Come nota S. Agostino [ De Symb. 4 ], « per Cristo sedere alla destra del Padre equivale a dimorare nella sua beatitudine ».

Ma ciò viene concesso a molti altri.

Quindi sedere alla destra del Padre non è esclusivo di Cristo.

3. Il Signore stesso [ Ap 3,21 ] ha affermato: « Il vincitore lo farò sedere presso di me sul mio trono; come io ho vinto e mi sono assiso presso il Padre mio sul suo trono ».

Ora, Cristo siede alla destra del Padre per il fatto che siede sul suo trono.

Perciò anche gli altri che vincono sederanno alla destra del Padre.

4. Il Signore [ Mt 20,23 ] ebbe a dire: « Non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio ».

Ora, queste parole sarebbero state dette invano se ciò non fosse stato disposto per nessuno.

Quindi sedere alla destra di Dio non appartiene esclusivamente a Cristo.

In contrario:

S. Paolo [ Eb 1,13 ] si domanda: « A quale degli angeli Dio ha mai detto: Siedi alla mia destra? », cioè, secondo la Glossa [ P. Lomb. ], « nei miei beni più grandi », oppure « nell'uguaglianza della divinità? ».

Come per dire: « A nessuno ».

Ora, gli angeli sono superiori alle altre creature.

Molto meno quindi può attribuirsi a qualsiasi altro, all'infuori di Cristo, di assidersi alla destra del Padre.

Dimostrazione:

Stando alle spiegazioni precedenti [ a. 3 ], si dice che Cristo siede alla destra del Padre in quanto secondo la natura divina possiede l'uguaglianza col Padre, e secondo la natura umana gode il possesso dei beni divini in modo superiore a tutte le altre creature.

Ora, entrambe queste cose spettano solo a Cristo.

Quindi a nessun altro, angelo o uomo, si addice di assidersi alla destra del Padre, ma solo a Cristo.

Analisi delle obiezioni:

1. Essendo Cristo il nostro capo, ciò che è stato conferito a lui è stato in lui conferito anche a noi.

Essendo egli quindi già stato risuscitato, l'Apostolo afferma che Dio in qualche modo « ci ha come risuscitati » con lui, pur essendo noi non ancora risuscitati, ma solo destinati alla risurrezione, secondo quelle altre sue parole [ Rm 8,11 ]: « Colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai nostri corpi mortali ».

E secondo questo modo di parlare l'Apostolo aggiunge che « ci ha fatti sedere nei cieli »: cioè per il fatto stesso che vi siede il nostro capo, che è Cristo.

2. Poiché per destra si intende la beatitudine divina, « sedere alla destra » non significa semplicemente essere nella beatitudine, ma possederla con una specie di potestà dominativa, e quasi come qualcosa di proprio e naturale.

Il che può attribuirsi solo a Cristo, e a nessun'altra creatura.

- Si può dire però che tutti i santi che sono nella beatitudine « sono posti alla destra di Dio ».

Infatti nel Vangelo [ Mt 25,33 ] si legge che Cristo « porrà le pecore alla sua destra ».

3. Il trono indica il potere di giudicare, che Cristo riceve dal Padre.

Per questo si dice che egli « siede sul trono del Padre ».

Gli altri santi invece ricevono tale potere da Cristo, per cui si dice che essi « siedono sul trono di Cristo », secondo le parole del Vangelo [ Mt 19,28 ]: « Siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele ».

4. Come dice il Crisostomo [ In Mt hom. 65 ], « quel posto », cioè la sede alla destra [ del Padre ], « è inaccessibile a tutti: non solo agli uomini, ma anche agli angeli.

Infatti S. Paolo lo attribuisce come prerogativa esclusiva all'Unigenito, scrivendo: "A quale degli angeli fu mai detto: Siedi alla mia destra?".

Perciò il Signore non rispose ai due discepoli considerandoli come persone chiamate a sedersi accanto a lui, ma accondiscendendo alla supplica di chi lo interpellava.

Essi infatti chiedevano una cosa soltanto, di essergli vicini più degli altri ».

Però si può anche rispondere che i figli di Zebedeo avevano chiesto al Signore una preminenza sugli altri attraverso la partecipazione al suo potere giudiziario.

Per cui non chiesero di sedere alla destra o alla sinistra del Padre, ma alla destra o alla sinistra di Cristo [ Mt 20,21 ].

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