Summa Teologica - III

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Articolo 3 - Se questo sacramento sia indispensabile alla salvezza

Infra, q. 80, a. 11; In 4 Sent., d. 9, q. 1, a. 1, sol. 2; d. 12, q. 3, a. 2, sol. 1, ad 1; In Ioan., c. 6, lect. 7

Pare che questo sacramento sia indispensabile alla salvezza.

Infatti:

1. Il Signore [ Gv 6,53 ] dice: « Se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita ».

Ma in questo sacramento si mangia la carne di Cristo e si beve il suo sangue.

Quindi senza questo sacramento l'uomo non può avere la salvezza spirituale.

2. Questo sacramento è un certo alimento spirituale.

Ma l'alimento corporale è necessario alla salvezza del corpo.

Quindi anche questo sacramento è necessario alla salvezza spirituale.

3. Come il battesimo è il sacramento della passione del Signore, senza della quale non c'è salvezza, così lo è anche l'Eucaristia; scrive infatti l'Apostolo [ 1 Cor 11,26 ]: « Ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga ».

Come quindi è indispensabile per la salvezza il battesimo, così lo è pure questo sacramento.

In contrario:

Scrive S. Agostino [ Contra duas epist. Pelag. 1,22.40 ]: « Non dovete pensare che i bambini non possano avere la vita prima di ricevere il corpo e il sangue di Cristo ».

Dimostrazione:

In questo sacramento dobbiamo considerare due cose: il sacramento stesso e l'effetto del sacramento.

Ora, si è detto [ a. 1, ob. 2; a. 2, s. c. ] che l'effetto di questo sacramento è l'unità del corpo mistico, senza della quale non ci può essere salvezza: poiché nessuno può salvarsi fuori della Chiesa, come nel diluvio nessuno si salvò fuori dell'arca di Noè, che è simbolo della Chiesa, come insegna S. Pietro [ 1 Pt 3,20s ].

Ma abbiamo detto sopra [ q. 68, a. 2 ] che l'effetto di un sacramento può essere ottenuto prima di ricevere il sacramento, per mezzo del desiderio stesso di accostarsi al sacramento.

Così dunque prima di ricevere l'Eucaristia l'uomo può salvarsi in virtù del desiderio di riceverla, come si è detto sopra [ q. 68, a. 2 ] anche a proposito del battesimo.

Ci sono però delle differenze sotto due aspetti.

Primo, perché il battesimo è l'inizio della vita spirituale, e « la porta dei sacramenti », mentre l'Eucaristia è come « il coronamento» della vita spirituale e il fine di tutti i sacramenti », come si disse sopra [ q. 63, a. 6; q. 65, a. 3 ]: infatti le grazie di tutti i sacramenti preparano o a ricevere o a consacrare l'Eucaristia.

Mentre quindi ricevere il battesimo è necessario per iniziare la vita soprannaturale, ricevere l'Eucaristia è necessario per portarla a compimento; e non è indispensabile riceverla di fatto, ma basta averne il desiderio, così come anche il fine è posseduto nel desiderio e nell'intenzione.

L'altra differenza sta nel fatto che mediante il battesimo l'uomo viene ordinato all'Eucaristia.

Quindi per il fatto stesso che i bambini vengono battezzati, essi vengono ordinati dalla Chiesa all'Eucaristia.

Come quindi per la fede della Chiesa essi credono, così per l'intenzione della Chiesa essi desiderano l'Eucaristia, e di conseguenza ne ricevono l'effetto.

Invece al battesimo essi non vengono indirizzati da un precedente sacramento.

Per cui prima di ricevere il battesimo i bambini non ne hanno in qualche modo il desiderio, ma solo gli adulti.

I bambini quindi non possono ottenere l'effetto del battesimo senza ricevere il sacramento.

Di conseguenza l'Eucaristia non è indispensabile alla salvezza allo stesso modo del battesimo.

Analisi delle obiezioni:

1. Come dice S. Agostino [ In Ioh. ev. tract. 26 ] spiegando il testo evangelico citato, « con questo cibo e con questa bevanda », che sono la sua carne e il suo sangue, « [ il Signore ] vuole riferirsi alla società del suo corpo e delle sue membra che è la Chiesa, formata dei suoi santi e dei suoi fedeli, predestinati, chiamati, giustificati e glorificati ».

Per cui, come altrove fa osservare lo stesso S. Agostino [ Ps. Beda, In 1 Cor 10,17 ], « nessuno deve avere il minimo dubbio che ogni fedele diviene partecipe del corpo e del sangue del Signore nel momento in cui con il battesimo diviene membro del corpo di Cristo; e dopo essere stato inserito nell'unità del corpo di Cristo uno non rimane privo della comunione di quel pane e di quel calice, anche se lascia questo mondo prima di mangiare quel pane e di bere quel calice ».

2. Tra l'alimento materiale e quello spirituale c'è questa differenza, che l'alimento materiale viene assimilato nella sostanza di chi lo prende, per cui non può giovare all'uomo per la conservazione della vita se non viene preso realmente.

L'alimento spirituale, al contrario, assimila a sé l'uomo, secondo quelle parole che S. Agostino [ Conf. 7,10.16 ] dichiara di essersi come sentito dire da Cristo: « Tu non muterai me in te, come il cibo della tua carne, ma tu sarai mutato in me ».

Ora, uno può mutarsi in Cristo e incorporarsi a lui con il desiderio dello spirito, anche senza ricevere questo sacramento.

Perciò il paragone non regge.

3. Il battesimo è il sacramento della morte e della passione di Cristo in quanto l'uomo viene rigenerato in Cristo in virtù della sua passione.

L'Eucaristia invece è il sacramento della passione di Cristo in quanto l'uomo viene reso perfetto in unione a Cristo che ha patito.

E così mentre il battesimo viene denominato « il sacramento della fede », che è il fondamento della vita spirituale, l'Eucaristia è detta « il sacramento della carità », che è il « vincolo della perfezione », come dice S. Paolo [ Col 3,14 ].

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