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Obbedienza

72. L'obbedienza evangelica è comunione con lo Spirito che identifica progressivamente la volontà dei Catechisti con quella di Cristo, che si è fatto obbediente al Padre "sino alla morte, e alla morte di croce". ( Fil 2,8 )

Lo Spirito rivela i piani di Dio attraverso gli avvenimenti del mondo, attraverso coloro cui si è mandati, la comunità dei Catechisti, i Responsabili, il corpo dell'Unione, la Chiesa.

73. Lo Spirito si manifesta ordinariamente nella fraternità, attraverso un discernimento attento agli aspetti del mondo e della Chiesa.

Nella fraternità si deve ascoltare la voce di ogni Catechista, perché in ognuno lo Spirito parla e opera.

Le differenze di età, di mentalità, di formazione sono fonti di ricchezza per la elaborazione degli orientamenti e delle decisioni; al Responsabile competente spetta il compito di autenticarli.

Qualora sorgesse contrasto con le legittime convinzioni personali, i Catechisti, dopo aver esposto il loro problema alla comunità e al Responsabile, se non trovano insieme la soluzione, accettano con spirito di fede le decisioni del Responsabile.

74. Con l'obbedienza evangelica i Catechisti consacrati vivono in pienezza la propria libertà responsabile:

1) accogliendo la parola di Dio e il magistero della Chiesa che la interpreta sotto l'azione dello Spirito; ( Tt 3,1 )

2) aprendosi in sereno atteggiamento di disponibilità all'ascolto dei Responsabili; ( Rm 13,1-7 )

3) ricercando e assecondando, ispirati dalla carità, le leggi che consentono ad ogni realtà la rispondenza al disegno creatore di Dio e la crescita al servizio dell'uomo; ( 1 Pt 2,13-15; 1 Tm 2,2 )

4) operando una attenta lettura dei segni dei tempi;

5) riconoscendo la funzione delle legittime autorità in ordine al bene comune, offrendo collaborazione e partecipazione.

75. I Catechisti consacrati con il voto di obbedienza si obbligano a sottoporre al proprio Responsabile le scelte che riguardano realtà fondamentali della loro vita e ne accettano le decisioni quale interpretazione autentica della volontà di Dio.

Gli argomenti fondamentali che comportano tale obbligazione sono:

1) l'assunzione o l'abbandono della professione o del posto di lavoro;

2) le variazioni che modificano le condizioni di vita;

3) il mettersi o meno a disposizione per incarichi di evangelizzazione o di promozione umana;

4) la residenza.

Inoltre, i Catechisti consacrati si obbligano ad accettare l'iniziativa del Responsabile competente nelle materie suddette in ordine al loro bene spirituale e alle necessità dell'Unione.

76. La mancanza al voto acquista rilievo di colpa grave quando il comando è stato espresso con la formula "in virtù di obbedienza".

Di tale formula i Responsabili competenti non faranno uso che in casi gravi e comunque per iscritto o davanti a due testimoni.

Hanno potestà di comando, in virtù di obbedienza, il Presidente Generale per tutto l'Istituto e il Responsabile locale nell'ambito delle sue competenze, previo consenso del Presidente Generale.

77. Le attività professionali, di evangelizzazione, di promozione umana svolte sotto la personale responsabilità di ciascun membro, escludono la responsabilità dell'Unione.

Il consiglio dato dal Responsabile competente, di sua iniziativa o per richiesta dell'interessato, a garanzia che questi si muova nello spirito della propria vocazione, non esime l'interessato dalla responsabilità personale di decisione, né può interferire nel comando di competenza altrui.

78. Il voto non sottrae il Catechista dall'impegno di ricerca - nella preghiera e nel dialogo con i fratelli dell'Unione - circa le esigenze sempre nuove della sua vocazione che si manifestano anche attraverso le situazioni concrete nelle quali viene a trovarsi.

79. I Catechisti consacrati per il loro voto sono tenuti in primo luogo ad obbedire al Sommo Pontefice, prestando il massimo ossequio alle disposizioni della S. Sede.

80. I Catechisti riconoscono il Vescovo come padre e pastore dell'intera Chiesa particolare, pertanto nutrono verso di lui rispetto e venerazione e corrispondono agli orientamenti pastorali diocesani.

81. I Catechisti consacrati accettano e praticano l'obbedienza come il mezzo più importante per vincere le insidie del demonio, per combattere la superbia, radice di ogni peccato, per conseguire la conformità con Cristo.

Essi continuano l'obbedienza del Signore nella condizione secolare, per cooperare alla diffusione del regno di Dio nel mondo.

Pertanto, al fine di compiere sempre meglio la volontà del Padre, i Catechisti:

1) considerano come espressione d'amore la volontà di Dio, comunque si manifesti, per amore di Gesù Cristo obbediente, e illuminati dal suo Spirito;

2) ricercano l'obbedienza e si conformano alla volontà dei Responsabili, nell'ambito delle Costituzioni e degli Statuti;

3) praticano l'obbedienza ammaestrati e aiutati dall'obbedienza della Vergine Immacolata, a partire dalla Annunciazione fino ai piedi della Croce.

82. I Catechisti consacrati, in spirito di famiglia, manifestano ai Responsabili dell'Unione ciò che ha attinenza con la loro osservanza esterna delle Costituzioni e degli Statuti e le problematiche specifiche concernenti la loro consacrazione.

Nel colloquio personale, almeno mensile, aprono a loro, se lo credono opportuno, l'animo loro per avere consigli ed avvisi adatti al genere di vita abbracciato; inoltre evitano di assumere incarichi e impegnarsi in qualsiasi modo senza il permesso dei medesimi Responsabili.

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