La figura e la formazione del Catechista "Qualificato"

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Per la formazione del catechista qualificato laico

Già ne abbiamo trattato in precedenza.

Mi sembra tuttavia necessario ribadire qualche punto.

Intanto vorrei ribadire la necessità di catechisti qualificati laici, del catechista che vive nella condizione comune degli uomini.

Non voglio tuttavia ripetere i magistrali insegnamenti che anche su questo argomento ci vengono dal Concilio Vaticano II.

Si veda, per es., le cose bellissime e assai efficaci, contenute nel Decreto sull'attività missionaria della Chiesa, specie nel n° 21 dedicato a la "Promozione dell'apostolato dei laici".90

Mi limito a rilevare un solo argomento a sostegno della necessità di catechisti qualificati che siano e rimangano laici.

Si tratta della necessità di esplicitare virtualità latenti e frustrate di tutto ciò che è umano: linguaggio, cultura, civiltà, costumi, società, in ordine alla manifestazione di Cristo e in ordine alla santificazione per Cristo Signore.

In Cristo ogni linguaggio cultura civiltà costume società si fa, è chiamato a farsi manifestazione del Cristo e concorrere alla cristiana santificazione.

Questa è la perfezione di ogni linguaggio, cultura, civiltà, costume, società in quanto viene penetrata e trasformata dalla fede in Cristo e dalla vita della Chiesa.

Per la preparazione dei catechisti qualificati anche laici, non si dimentichi che si tratta di una vocazione, come tale va promossa e confermata e di fronte alla quale occorre favorire e aiutare una conveniente risposta.

In vista di ciò e della natura stessa del ministero catechistico è necessario favorire non solo la dedizione, ma anche la consacrazione catechistica.

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Ad gentes 21.