Venerdì santo 1999

Cristo Crocifisso è la manifestazione della misericordia del Padre

Dall'enciclica di Giovanni Paolo II "Dives in misericordia"

1 - La rivelazione della misericordia
2 - Occorre scoprire il volto dell'uomo in Cristo
3 - L'amore viene determinato come misericordia
4 - Penetrare nel mistero pasquale
5 - Per le sue piaghe siamo stati guariti
6 - Redenzione pienezza della giustizia e dell'amore
7 - La croce
8 - Amore più potente della morte, più potente del peccato
9 - L'amore deve rivelarsi come misericordia
10 - La risurrezione ha rivelato la pienezza dell'amore del Padre
11 - La madre della misericordia
12 - Altre riflessioni
13 - Propositi

1 - La rivelazione della misericordia

" Dio ricco di misericordia" è Colui che Gesù Cristo ci ha rivelato come Padre: proprio il suo Figlio, in sé stesso, ce l'ha manifestato e fatto conoscere ".

" Signore, mostraci il Padre e ci basta ", così Filippo a Gesù.

" Da tanto tempo sono con voi e non mi hai conosciuto? … Chi ha visto me vede il Padre " ( Gv 14,8 ss. ).

" Dio ricco di misericordia per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha tatti rivivere in Cristo " ( Ef 2,4 ss. ).

2 - Occorre scoprire il volto dell'uomo in Cristo

Proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore, Cristo manifesta l'uomo, nella più piena dignità della sua natura.

" L'uomo e la sua vocazione suprema si rivelano in Cristo mediante la rivelazione del mistero del Padre e del suo amore ".

In Cristo e mediante Cristo, tramite le sue azioni e parole e, infine, mediante la sua morte di croce e la sua resurrezione diventa anche particolarmente visibile Dio nella sua misericordia.

Teocentrismo e antropocentrismo, secondo il grande Concilio, non sono divisi e contrapposti, ma si congiungono nella storia dell'uomo in maniera organica e profonda.

Tutto aprendo più ampiamente il nostro intelletto e il nostro cuore a Cristo stesso.

" Oggi desidero dire - così il Papa - che l'apertura verso Cristo, il quale come redentore del mondo rivela pienamente l'uomo all'uomo stesso, non può compiersi altrimenti che attraverso un sempre più maturo riferimento al Padre e al suo amore ".

3 - L'amore viene determinato come misericordia

" Il modo e l'ambito in cui si manifesta l'amore viene determinato nel linguaggio biblico 'misericordia' ".

Cristo rivela Dio che è Padre, che è amore, rivela Dio ricco di misericordia.

Rivela il Padre che è amore e misericordia, anzi si rivela Cristo stesso nella fondamentale verità della sua missione.

Gesù ha fatto della misericordia stessa uno dei principali temi della sua missione, intanto con il suo insegnamento, per esempio con la parabola del Figliol Prodigo, poi con la sua vita e sommamente con la sua morte di croce e resurrezione.

Cristo ci ha mostrato l'amore misericordioso sotto aspetti sempre nuovi.

Di qui l'importanza del contenuto del concetto di misericordia in rapporto al concetto di amore.

Ricordando che "Cristo nel rivelare l'amore-misericordia di Dio esigeva al tempo stesso dagli uomini che si facessero anche guidare nella loro vita dall'amore e dalla misericordia affinché Dio si possa rivelare nella sua misericordia verso l'uomo".

Misericordia rivelata nella croce e nella risurrezione

" Il messaggio messianico di Cristo e la sua attività tra gli uomini terminano con la Croce e la Resurrezione ".

4 - Penetrare nel mistero pasquale

Perciò dobbiamo penetrare nel mistero pasquale " se vogliamo esprimere fino in fondo la verità sulla misericordia ".

" La realtà della redenzione … svela la grandezza inaudita dell'uomo, che tale e tanta redenzione meritò di avere, al tempo stesso la dimensione divina della redenzione che ci consente di svelare la profondità di quell'amore, che non indietreggia davanti allo straordinario sacrificio del Figlio, questo per appagare la fedeltà del Creatore e Padre nei riguardi degli uomini, creati a sua immagine e fin dal principio scelti, in questo Figlio, per la grazia e per la gloria ".

" Gli eventi del Venerdì Santo introducono in tutto il corso dell'amore e della misericordia un cambiamento fondamentale. Colui che 'passò beneficando e risanando ' e 'curando ogni malattia e infermità sembra ora egli stesso meritare la più grande misericordia e richiamarsi alla misericordia ".

" È allora che merita particolarmente la misericordia dagli uomini che ha beneficato e non la riceve ".

5 - Per le sue piaghe siamo stati guariti

" In questa tappa finale della missione messianica si adempiono in Cristo le parole dei profeti e soprattutto di Isaia 'per le sue piaghe siamo stati guariti ' ".

Cristo nell'orto del Getsemani e sul Calvario " si rivolge al Padre a quel Padre il cui amore egli ha predicato agli uomini, la cui misericordia ha testimoniato con tutto il suo agire.

Ma non gli viene risparmiata la tremenda sofferenza della morte di Croce: 'Colui che non aveva conosciuto peccato Dio lo trattò da peccatore in nostro favore ' ".

6 - Redenzione pienezza della giustizia e dell'amore

" Proprio questa redenzione è l'ultima e definitiva rivelazione della santità di Dio, che è la pienezza assoluta della perfezione: pienezza della giustizia e dell'amore, poiché la giustizia si fonda nell'amore, da esso promana e ad esso tende.

Nella passione e morte di Cristo … si esprime la giustizia assoluta, poiché Cristo subisce la Passione e la Croce a causa dei peccati dell'umanità ".

" Tuttavia tale giustizia, che è propriamente giustizia 'su misura ' di Dio, nasce tutta dall'amore del Padre e del Figlio e fruttifica tutta nell'amore ", generando frutti di salvezza.

" La dimensione divina della redenzione non si attua soltanto nel far giustizia del peccato ma nel restituire all'amore quella forza creativa nell'uomo, grazie alla quale egli ha nuovamente accesso alla pienezza di vita e di santità, che proviene da Dio.

In tal modo la redenzione porta in sé la rivelazione della misericordia nella sua pienezza ".

" Il mistero pasquale è il vertice di questa rivelazione e attuazione della misericordia, che è capace di giustificare l'uomo, di ristabilire la giustizia nel senso di quell'ordine salvifico che Dio dal principio aveva voluto nell'uomo e mediante l'uomo nel mondo ".

7 - La croce

" La Croce collocata sul Calvario, su cui Cristo svolge il suo ultimo dialogo col Padre, emerge dal nucleo stesso di quell'amore di cui l'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, è stato gratificato, secondo l'eterno disegno divino.

Dio, quale Cristo ha rivelato, non rimane soltanto in astratto contatto col mondo, come Creatore e ultima fonte dell'esistenza.

Egli è anche Padre ", Padre dell'uomo, perché a lui unito da un vincolo ancora più profondo di quello creativo.

" La Croce di Cristo sul calvario sorge sulla via di quel mirabile comunicarsi di Dio all'uomo, in cui è al tempo stesso contenuta la chiamata rivolta all'uomo, affinché, donando se stesso a Dio, e con sé tutto il mondo visibile, partecipi alla vita divina, e affinché come figlio adottivo divenga partecipe della verità dell'amore che è in Dio e che proviene da Dio ".

" Proprio sulla via dell'eterna elezione dell'uomo alla dignità di figlio adottivo di Dio sorge nella storia la Croce di Cristo, Figlio unigenito che è venuto a dare l'ultima testimonianza della mirabile alleanza di Dio con l'umanità, di Dio con l'uomo, con ogni uomo. Sul Calvario è stabilità la nuova e definitiva alleanza aperta a tutti e a ciascuno ".

" Che cosa, dunque, ci dice la Croce di Cristo, che è, in certo senso, l'ultima parola del suo messaggio e della sua missione messianica? "

" L'ultima parola sarà pronunciata nel giorno in cui coloro che sono corsi alla tomba di Cristo trovandola vuota sentiranno per la prima volta l'annuncio ' È risorto ' ".

" Tuttavia anche in questa glorificazione del Figlio di Dio continua ad essere presente la Croce, la quale parla e non cessa mai di parlare di Dio Padre, che è assolutamente fedele al suo eterno amore verso l'uomo.

Poiché 'ha tanto amato il mondo - quindi l'uomo nel mondo - da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia ma abbia la vita eterna ' ".

" Credere nel Figlio crocifisso significa 'vedere il Padre ', significa credere che l'amore è presente nel mondo e che questo amore è più potente di ogni genere di male.

Credere in tale amore significa credere nella misericordia ".

La misericordia infatti " è il modo specifico della rivelazione e attuazione dell'amore nei confronti della realtà del male che è nel mondo, che tocca e assedia l'uomo, che si insinua anche nel suo cuore e può farlo perire nella Geenna ".

8 - Amore più potente della morte, più potente del peccato

" La Croce di Cristo sul Calvario è anche testimonianza della forza del male verso lo stesso Figlio di Dio.

Proprio in Lui, in Cristo, viene fatta giustizia del peccato a prezzo del suo sacrificio, della sua obbedienza 'fino alla morte ' ".

" Colui che era senza peccato 'Dio lo trattò da peccatore in nostro favore ' ".

" Viene anche fatta giustizia della morte che, dagli inizi della storia dell'uomo si era alleata con il peccato.

Questo far giustizia della morte avviene a prezzo della morte di Colui che era senza peccato e che unico poteva - mediante la propria morte - infliggere morte alla morte " ( 1 Cor 15,54 ss. ).

In tale modo la Croce di Cristo rende piena giustizia a Dio, ed è anche una rivelazione radicale della misericordia, ossia dell'amore che va contro a ciò che costituisce la ragione stessa del male nella storia dell'uomo, contro al peccato e alla morte.

" La Croce è il più profondo chinarsi di Dio sull'uomo …

La Croce è come un tocco dell'eterno amore sulle ferite più dolorose dell'esistenza terrena dell'uomo, è il compimento sino alla fine del programma messianico, che Cristo formulò una volta nella sinagoga di Nazareth ".

" Nel mistero pasquale viene oltrepassato il limite del molteplice male di cui l'uomo diventa partecipe nell'esistenza terrena: la Croce di Cristo, infatti, ci fa comprendere le più profonde radici del male che affondano nel peccato e nella morte e così diventa un segno escatologico ".

" Soltanto nel compimento escatologico e nel definitivo rinnovamento del mondo, l'amore in tutti gli eletti vincerà le sorgenti più profonde del male ".

" Il fondamento di tale compimento escatologico è già racchiuso nella Croce di Cristo e nella sua morte ".

" Il fatto che Cristo 'è resuscitato il terzo giorno ' costituisce il segno finale della missione messianica, il segno che corona l'intera rivelazione dell'amore misericordioso nel mondo soggetto al male ".

9 - L'amore deve rivelarsi come misericordia

" Nel compimento escatologico la misericordia si rivela come amore, mentre nella temporaneità, nella storia umana, che è insieme storia di peccato e di morte, l'amore deve rivelarsi soprattutto come misericordia ed anche attuarsi come tale ".

" Al centro del programma di misericordia della Chiesa sta sempre la Croce, poiché in essa la rivelazione dell'amore misericordioso raggiunge il suo culmine ".

" Nella Croce, in modo particolare, Dio rivela anche la sua misericordia, quando sollecita l'uomo 'alla misericordia verso il suo proprio Figlio, verso il Crocifisso ' ".

" Cristo, appunto come Crocifisso, è il Verbo che non passa, è Colui che sta alla porta e bussa al cuore di ogni uomo, senza coartarne la libertà, ma cercando di trarre da questa stessa libertà l'amore, che è non soltanto un atto di solidarietà con il sofferente Figlio dell'uomo, ma è anche 'misericordia' manifestata da ognuno di noi al Figlio dell'eterno Padre ".

" In definitiva Cristo non prende forse tale posizione nei riguardi dell'uomo quando dice: 'Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi … le avete fatte a me ' ? ".

" Le parole del discordo della montagna: 'Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia ' non costituiscono, in un certo senso, una sintesi di tutta la Buona Novella? ".

Queste parole del discorso della montagna " non rivelano forse secondo la medesima prospettiva il profondo mistero di Dio: quella inscrutabile unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo in cui l'amore, contenendo la giustizia, dà l'avvio alla misericordia che, a sua volta, rivela la perfezione della giustizia ".

" Il mistero pasquale è Cristo al vertice della rivelazione dell'inscrutabile mistero di Dio ".

10 - La risurrezione ha rivelato la pienezza dell'amore del Padre

" Chi ha visto me ha visto il Padre.

Infatti Cristo, nella sua resurrezione ha rivelato la pienezza dell'amore che il Padre nutre verso di lui e, in lui, verso tutti gli uomini ".

" Non è un Dio dei morti ma dei viventi ".

" Nella sua resurrezione Cristo ha rivelato il Dio dell'amore misericordioso proprio perché ha accettato la Croce come via alla resurrezione ".

" Ed è per questo che - quando ricordiamo la Croce di Cristo, la sua Passione e Morte - la nostra fede e la nostra speranza si incentrano sul Risorto; su quel Cristo che 'la sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato si fermò in mezzo a loro ' e, dopo aver mostrato loro le mani e il costato, alitò su di loro dicendo: 'Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi ' ".

" Ecco il Figlio di Dio che nella sua resurrezione ha sperimentato in modo radicale su di sé la misericordia, cioè l'amore del Padre che è più potente della morte ".

" Ed è anche lo stesso Cristo, Figlio di Dio che al termine della sua missione messianica rivela se stesso come fonte inesauribile della misericordia, del medesimo amore che, nella prospettiva ulteriore della salvezza, nella Chiesa deve perennemente confermarsi più potente del peccato ".

" Il Cristo pasquale è l'incarnazione definitiva della misericordia, il suo segno vivente: storico-salvifico ed insieme escatologico. Nel medesimo spirito, la liturgia del tempo pasquale pone sulle nostre labbra le parole del Salmo: 'Canterò in eterno le misericordie del Signore ' ".

11 - La madre della misericordia

" In queste parole pasquali della Chiesa risuonano, nella pienezza del loro contenuto profetico, quelle già pronunciate da Maria durante la visita fatta a Elisabetta, moglie di Zaccaria: 'Di generazione in generazione la sua misericordia ' ".

Esse dal momento dell'incarnazione e dopo la resurrezione di Cristo rappresentano la prospettiva nuova sul piano storico e nel contempo sul piano escatologico.

Da allora " si susseguono anche nuove generazioni del Popolo di Dio, segnate dallo stigma della croce e della resurrezione, e 'sigillate' con il segno del mistero pasquale di Cristo, rivelazione assoluta di quella misericordia che Maria proclamò sulla soglia di casa della sua parente: 'Di generazione in generazione la sua misericordia ' ".

" Maria è anche colei che, in modo particolare ed eccezionale, ha sperimentato la misericordia e al tempo stesso ha reso possibile, col sacrificio del cuore, la propria partecipazione alla rivelazione della misericordia divina.

Tale sacrificio è strettamente legato alla croce del Figlio, ai piedi della quale ella doveva trovarsi sul Calvario.

Questo suo sacrificio è una singolare partecipazione al rivelarsi della misericordia, cioè alla fedeltà assoluta di Dio al proprio amore, all'alleanza che egli ha voluto fin dall'eternità e ha concluso nel tempo con l'uomo, con il popolo, con l'umanità; è la partecipazione a quella rivelazione che si è definitivamente compiuta attraverso la croce.

Nessuno ha sperimentato, al pari della madre del Crocifisso, il mistero della croce ".

" Maria, quindi, è colei che conosce più a fondo il mistero della misericordia divina ".

Maria, Madre della misericordia, " merita " " tale misericordia lungo l'intera sua vita terrena e, particolarmente, ai piedi della croce del Figlio; ed infine come colei che, attraverso la partecipazione nascosta, e al tempo stesso incomparabile, alla missione messianica del suo Figlio, è stata chiamata in modo speciale ad avvicinare agli uomini quell'amore, che Cristo era venuto a rivelare:

amore che trova la sua più concreta espressione nei riguardi di coloro che soffrono, dei poveri, di coloro che sono privi della propria libertà, dei non vedenti, degli oppressi e dei peccatori, così come ne parlò Cristo secondo la profezia di Isaia, prima nella sinagoga di Nazareth e poi in risposta della richiesta degli inviati di Giovanni Battista ".

12 - Altre riflessioni

La Chiesa, particolarmente il Concilio Vaticano II, nel riferirsi alla morte e alla resurrezione del Signore parla di un unico mistero pasquale con due eventi che lo contraddistinguono.

Due eventi che occorre considerare congiunti, si tratta infatti di una morte per la resurrezione e di una resurrezione fondata nella morte di obbedienza di Cristo, vero uomo e vero Dio, nei confronti del Padre.

Due eventi che sintetizzano il messaggio d'amore misericordioso del Padre ricco di misericordia e del Figlio stesso che questa misericordia ha rivelato.

Morte, dunque, quella di Cristo e di noi in lui, orientata alla resurrezione, cioè alla vita piena con lui nel rinnovamento di tutte le cose.

Resurrezione come glorificazione dell'amore crocifisso di Cristo e proclamazione della morte del peccato e della morte stessa, operata da Cristo con il suo sacrificio, massima espressione del suo amore misericordioso.

Resurrezione: gloria della croce, gloria dell'amore misericordioso pienamente rivelato con la morte in croce, amore del Padre che ha dato il Figlio per la vita dell'uomo, amore del Figlio che ha obbedito alla volontà del Padre, gloria dello Spirito Santo nel quale tutto è stato operato.

Tutto rivelato dalle piaghe del Signore, prima sanguinanti sulla croce poi pienamente gloriose nella resurrezione.

Piaghe attraverso le quali si è consumata la nostra rigenerazione, piaghe che, sanguinanti e gloriose, segnano per sempre l'identità del Signore, piaghe riproposte a fondamento della sua glorificazione, segno indistruttibile dell'amore di Dio per l'uomo e potentissimo suo richiamo all'amore.

13 - Propositi

Immergiamoci nell'amore del Padre per il Figlio, il Crocifisso Risorto, nello Spirito Santo che è l'amore consustanziale del Padre e del Figlio. Fidiamoci del Dio-Misericordia in ogni situazione e in ogni accadimento.

Abbiamo fiducia nell'Amore misericordioso. Affidiamoci al Dio-Amore, al Dio che ci è Padre e Fratello, che ci è Sposo.
Ricambiamo l'amore corrispondendo al modo con cui si è manifestato.

Siamo misericordiosi se vogliamo trovare misericordia.

Rivolgiamoci nell'amore misericordioso verso i fratelli, rinunciando a condannare, a puntare il dito, a criticare, a rifiutare: misericordiosi verso il Crocifisso che nella sua Chiesa e con la sua Chiesa, che è il suo corpo, continua il suo dolore, la sua sofferenza.

Misericordiosi verso noi stessi in quanto oggetto della misericordia di Dio, misericordiosi verso tutti, misericordiosi verso la vita e verso la morte, verso la gioia e verso il dolore.

Ad imitazione del Signore, seguendo Cristo, rivelatore della misericordia del Padre , in ogni cosa.

Misericordia nel nostro catechismo, misericordia nei nostri impegni, misericordia nei nostri rapporti, misericordia nella nostra vita.

Amen