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CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
| 4. La vigna di Nabot | ||||
| Nabot rifiuta di cedere la sua vigna | ||||
| 1 In seguito avvenne il seguente episodio. Nabot di Izreèl possedeva una vigna vicino al palazzo di Acab re di Samaria. | 
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| 2 Acab disse a Nabot: « Cedimi la tua vigna; siccome è vicina alla mia casa, ne farei un orto. In cambio ti darò una vigna migliore oppure, se preferisci, te la pagherò in denaro al prezzo che vale ». | ||||
| 3 Nabot rispose ad Acab: « Mi guardi il Signore dal cederti l'eredità dei miei padri ». | ||||
| Acab e Gezabele | ||||
| 4 Acab se ne andò a casa amareggiato e sdegnato per le parole dettegli da Nabot di Izreèl, che aveva affermato: « Non ti cederò l'eredità dei miei padri ». Si coricò sul letto, si girò verso la parete e non volle mangiare. | ||||
| 5 Entrò da lui la moglie Gezabele e gli domandò: « Perché mai il tuo spirito è tanto amareggiato e perché non vuoi mangiare? ». | ||||
| 6 Le rispose: « Perché ho detto a Nabot di Izreèl: Cedimi la tua vigna per denaro o, se preferisci te la cambierò con un'altra vigna ed egli mi ha risposto: Non cederò la mia vigna! ». | ||||
| 7 Allora sua moglie Gezabele gli disse: « Tu ora eserciti il regno su Israele? Alzati, mangia e il tuo cuore gioisca. Te la darò io la vigna di Nabot di Izreèl! ». | ||||
| Assassinio di Nabot | ||||
| 8 Essa scrisse lettere con il nome di Acab, le sigillò con il suo sigillo, quindi le spedì agli anziani e ai capi, che abitavano nella città di Nabot. | ||||
| 9 Nelle lettere scrisse: « Bandite un digiuno e fate sedere Nabot in prima fila tra il popolo. | ||||
| 10 Di fronte a lui fate sedere due uomini iniqui, i quali l'accusino: Hai maledetto Dio e il re! Quindi conducetelo fuori e lapidatelo ed egli muoia ». | ||||
| 11 Gli uomini della città di Nabot, gli anziani e i capi che abitavano nella sua città, fecero come aveva ordinato loro Gezabele, ossia come era scritto nelle lettere che aveva loro spedite. | ||||
| 12 Bandirono il digiuno e fecero sedere Nabot in prima fila tra il popolo. | ||||
| 13 Vennero due uomini iniqui, che si sedettero di fronte a lui. Costoro accusarono Nabot davanti al popolo affermando: « Nabot ha maledetto Dio e il re ». Lo condussero fuori della città e lo uccisero lapidandolo. | 
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| 14 Quindi mandarono a dire a Gezabele: « Nabot è stato lapidato ed è morto ». | ||||
| 15 Appena sentì che Nabot era stato lapidato e che era morto, disse ad Acab: « Su, impadronisciti della vigna di Nabot di Izreèl, il quale ha rifiutato di vendertele, perché Nabot non vive più, è morto ». | ||||
| 16 Quando sentì che Nabot era morto, Acab si mosse per scendere nella vigna di Nabot di Izreèl a prenderla in possesso. | ||||
| Elia pronunzia la condanna divina | ||||
| 17 Allora il Signore disse a Elia il Tisbita: | 
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| 18 « Su, recati da Acab, re di Israele, che abita in Samaria; ecco è nella vigna di Nabot, ove è sceso a prenderla in possesso. | ||||
| 19 Gli riferirai: Così dice il Signore: Hai assassinato e ora usurpi! Per questo dice il Signore: Nel punto ove lambirono il sangue di Nabot, i cani lambiranno anche il tuo sangue ». | 
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| 20 Acab disse a Elia: « Mi hai dunque colto in fallo, o mio nemico! ». Quegli soggiunse: « Si, perché ti sei venduto per fare ciò che è male agli occhi del Signore. | ||||
| 21 Ecco ti farò piombare addosso una sciagura; ti spazzerò via. Sterminerò, nella casa di Acab, ogni maschio, schiavo o libero in Israele. | 
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| 22 Renderò la tua casa come la casa di Geroboamo, figlio di Nebàt, e come la casa di Baasa, figlio di Achia, perché tu mi hai irritato e hai fatto peccare Israele. | ||||
| 23 Riguardo poi a Gezabele il Signore dice: I cani divoreranno Gezabele nel campo di Izreèl. | 
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| 24 Quanti della famiglia di Acab moriranno in città li divoreranno i cani; quanti moriranno in campagna li divoreranno gli uccelli dell'aria ». | ||||
| 25 In realtà nessuno si è mai venduto a fare il male agli occhi del Signore come Acab, istigato dalla propria moglie Gezabele. | 
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| 26 Commise molti abomini, seguendo gli idoli, come avevano fatto gli Amorrei, che il Signore aveva distrutto davanti ai figli d'Israele. | ||||
| Pentimento di Acab | ||||
| 27 Quando sentì tali parole, Acab si strappò le vesti, indossò un sacco sulla carne e digiunò; si coricava con il sacco e camminava a testa bassa. | ||||
| 28 Il Signore disse a Elia, il Tisbita: | ||||
| 29 « Hai visto come Acab si è umiliato davanti a me? Poiché si è umiliato davanti a me, non farò piombare la sciagura durante la sua vita, ma la farò scendere sulla sua casa durante la vita del figlio ». | 
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|  | Indice |  | 
| 21,1-29 | La vigna di Nabot 21,1 vicino al palazzo di Acab: il suo palazzo di Izreèl ( 1 Re 18,46 ), non quello di Samaria ( 2 Re 9,25-26 ); così spiega una glossa dell'ebraico maldestramente riallacciata a « Nabot ». | 
| 21,8 | Dopo capi, il TM aggiunge: « quelli della città ». | 
| 21,9 | Nei periodi di sventura, si proclamavapo un digiuno e una preghiera pubblica ( Gdc 20,26; Gl 1,14; Gl 2,15, ecc. ), per placare Dio e per scoprire la colpa che aveva provocato la sua collera. Una calamità pubblica ( siccità, carestia ) dovette servire da pretesto all'astuzia di Gezabele. | 
| 21,10 | due uomini iniqui: la legge esigeva due testimoni per un'accusa capitale ( Nm 35,30; Dt 17,6; cf. Mt 26,60s ). Il TM ha sostituito maledetto con « benedetto » come nel v 13 ( ugualmente in Gb 1,5.11; Gb 4,5.9 ). - Sembra che i beni dei condannati a morte fossero devoluti al re. Il divieto di maledire Dio e il re si trova in Es 22,27. | 
| 21,17ss | Si noteranno le somiglianze di situazione con l'intervento di Natan presso Davide ( 2 Sam 12 ); stesso intervento di Jahve in favore del piccolo contro il potente, stessa dilazione accordata al peccatore pentito, che è castigato solo in suo figlio; ma anche le differenze: la dinastia davidica conserva la promessa, quella di Acab è « spazzata via »; Natan resta il profeta di Davide e benedirà Salomone. Elia è il « nemico » di Acab. | 
| 21,19 | per questo: con i LXX; il TM ripete « tu gli dirai ». La profezia sulla morte di Acab fu adempiuta? | 
| 21,23 | nel campo: con mss e versioni; il TM legge: « sui bastione ». | 
| 21,25-26 | Questi versetti sono la riflessione di un redattore che non era convinto del pentimento di Acab ( vv 27-29 ). |