|  | Ebrei |  | 
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
| 2. La superiorità del culto, del santuario e della mediazione del Cristo sacerdote | |||||
| Il nuovo sacerdozio e il nuovo santuario | |||||
| 1 Il punto capitale delle cose che stiamo dicendo è questo: noi abbiamo un sommo sacerdote così grande che si è assiso alla destra del trono della maestà nei cieli, | 
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| 2 ministro del santuario e della vera tenda che il Signore, e non un uomo, ha costruito. | 
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| 3 Ogni sommo sacerdote infatti viene costituito per offrire doni e sacrifici: di qui la necessità che anch'egli abbia qualcosa da offrire. | 
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| 4 Se Gesù fosse sulla terra, egli non sarebbe neppure sacerdote, poiché vi sono quelli che offrono i doni secondo la legge. | 
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| 5 Questi però attendono a un servizio che è una copia e un'ombra delle realtà celesti, secondo quanto fu detto da Dio a Mosè, quando stava per costruire la Tenda: Guarda, disse, di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte. | 
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| Il Cristo mediatore di un'alleanza migliore | |||||
| 6 Ora invece egli ha ottenuto un ministero tanto più eccellente quanto migliore è l'alleanza di cui è mediatore, essendo questa fondata su migliori promesse. | 
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| 7 Se la prima infatti fosse stata perfetta, non sarebbe stato il caso di stabilirne un'altra. | |||||
| 8 Dio infatti, biasimando il suo popolo, dice: Ecco vengono giorni, dice il Signore, quando io stipulerò con la casa d'Israele e con la casa di Giuda un'alleanza nuova; | 
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| 9 non come l'alleanza che feci con i loro padri, nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dalla terra d'Egitto; poiché essi non sono rimasti fedeli alla mia alleanza, anch'io non ebbi più cura di loro, dice il Signore. | |||||
| 10 E questa è l'alleanza che io stipulerò con la casa d'Israele dopo quei giorni, dice il Signore: porrò le mie leggi nella loro mente e le imprimerò nei loro cuori; sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. | 
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| 11 Né alcuno avrà più da istruire il suo concittadino, né alcuno il proprio fratello, dicendo: Conosci il Signore! Tutti infatti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande di loro. | |||||
| 12 Perché io perdonerò le loro iniquità e non mi ricorderò più dei loro peccati. | |||||
| 13 Dicendo però alleanza nuova, Dio ha dichiarato antiquata la prima; ora, ciò che diventa antico e invecchia, è prossimo a sparire. | 
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|  | Indice |  | 
| 8,1-13 | Gesù e la nuova alleanza L'autore espone la parte centrale e capitale del suo discorso sul sacerdozio e sul sacrificio di Gesù. Egli fa un confronto con le istituzioni e il rituale del santuario ebraico, per mettere in evidenza l'efficacia del sacrificio unico e definitivo di Gesù Cristo, offerto a Dio una volta per sempre per eliminare i peccati. Perciò Gesù è costituito da Dio mediatore della nuova alleanza, annunziata dal profeta Geremia. | 
| 8,2 | ha costruito: è stato dimostrato che il Cristo, sacerdote eterno e perfetto, è superiore nella sua persona ai sacerdoti levitici, peccatori e mortali ( c 7 ); si dimostra ora che uguale superiorità compete anche al suo ministero: egli officia in un santuario più eccellente, nei cieli ( Eb 8,1-15, cf. Eb 9,11s ), di cui l'antico non era che una copia terrestre, secondo Es 25,40; è mediatore ( Eb 8,6+ ) di un'alleanza superiore ( vv 6-13+, cf. Eb 9,15s ), eterna, mentre l'altra era caduca. | 
| 8,5 | La tenda costruita da Mosè corrisponde al modello celeste, dove Gesù esercita il suo sacerdozio ( citazione di Es 25,40 ). | 
| 8,6 | mediatore: il termine così applicato al Cristo ha un valore quasi tecnico ( 
Eb 9,15; 
Eb 12,24; 
Eb 13,20 ). Pienamente uomo ( Eb 2,14-18, cf. Rm 5,15; 1 Cor 15,21; 1 Tm 2,5 ) e nello stesso tempo dotato della pienezza della divinità ( Col 2,9; Rm 9,5+ ), Gesù è l'intermediario unico ( Rm 5,15-19; 1 Tm 2,5, cf. 1 Cor 3,22-23; 1 Cor 11,3 ) tra Dio e gli uomini, che egli unisce e riconcilia ( 2 Cor 5,14-20 ). È, intermediario della grazia ( Gv 1,1-2 ). In cielo continua a intercedere per i suoi fedeli ( Eb 7,25+ ). | 
| 8,8-12 | La citazione della profezia di Ger 31,31-34 sulla nuova alleanza è un punto chiave dell'argomentazione sull'efficacia del ruolo di mediatore di Gesù Cristo. |