La città di Dio

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Libro VII

Sommario

1. Se si deve ritenere che è possibile rinvenire l'essere divino negli dèi scelti poiché è chiaro che non si trova nella teologia civile.

2. Caratteristiche degli dèi scelti ed eventuale loro esenzione dalle incombenze degli dèi inferiori.

3. Non c'è spiegazione che possa essere resa plausibile sulla selezione di alcuni dèi, poiché a molti dèi inferiori si attribuisce un ruolo più importante.

4. Sono stati trattati meglio gli dèi inferiori perché non sono infamati con riti ignominiosi, che gli dèi eletti perché di essi si ricordano nelle feste tante dissolutezze.

5. La dottrina esoterica e l'interpretazione naturalista dei pagani.

6. La teoria di Varrone secondo cui Dio sarebbe l'anima del mondo, sebbene nelle sue parti abbia molte anime di natura divina.

7. Se fu ragionevole distinguere Giano e Termine in due divinità.

8. Per quale motivo gli adoratori di Giano hanno raffigurato bifronte il loro idolo, sebbene a sentir loro potrebbe essere anche quadrifronte.

9. Il potere di Giove e suo confronto con Giano.

10. Se è ragionevole la distinzione di Giano e Giove.

11. Gli appellativi di Giove non sono relativi a molti dèi ma a un solo dio.

12. Giove è considerato anche Pecunia ( denaro ).

13. Nell'esaminare le caratteristiche di Saturno e di Genio, ci si accorge che sono lo stesso Giove.

14. Le incombenze di Mercurio e di Marte.

15. I pagani hanno designato alcune stelle col nome dei propri dèi.

16. Apollo e Diana e altri dèi scelti sono, secondo i pagani, parti del mondo.

17. Anche Varrone ha esposto teorie ambigue sugli dèi.

18. La spiegazione più attendibile del diffondersi del politeismo.

19. Le interpretazioni con cui si imbottisce una teoria del culto di Saturno.

20. I misteri di Cerere ad Eleusi.

21. L'oscenità dei misteri celebrati per Libero.

22. Nettuno, Salacia e Venilia.

23. Varrone afferma che la Terra è una dea perché lo spirito del mondo, che ritiene un dio, si diffonde anche in questa parte più bassa del suo corpo e le conferisce l'energia divina.

24. Appellativi e significati della Terraferma che sebbene siano indicativi di molte cose non avrebbero dovuto comprovare le teorie del politeismo.

25. Le interpretazioni che la dottrina dei sapienti greci ha scovato sull'evirazione di Attis.

26. La sconcezza dei misteri della Gran Madre.

27. I naturalisti con le loro fole non adorano la vera divinità ed escludono l'adorazione con cui si deve adorare la vera divinità.

28. La dottrina di Varrone sulla teologia è incoerente da ogni parte.

29. Tutti gli attributi che i naturalisti hanno riferito al mondo e alle sue parti devono essere riferiti al solo vero Dio.

30. Col sentimento religioso il Creatore si deve distinguere dalle creature per non adorare tanti dèi quante sono le opere di un solo autore.

31. Di quali favori di Dio, a parte la sua larghezza concessa a tutti, usufruisce chi accoglie la verità.

32. Il mistero della redenzione del Cristo non è mai mancato nei tempi passati ed è stato sempre riproposto con simboli diversi.

33. Soltanto mediante la religione cristiana fu possibile smascherare la menzogna degli spiriti maligni che godono degli errori dell'uomo.

34. Il senato ordinò di bruciare i libri di Numa Pompilio affinché non fossero rese note le origini dei misteri in essi trattate.

35. Nella pratica dell'idromanzia Numa veniva ingannato dalla visione di figure demoniache.

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