Esodo

Indice

Capitolo 1

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

I. La liberazione dall'Egitto

1. Israele in Egitto

Prosperità degli Ebrei in Egitto

1 Questi sono i nomi dei figli d'Israele entrati in Egitto con Giacobbe e arrivati ognuno con la sua famiglia:
At 7,14-17
Gen 46,1-27
2 Ruben, Simeone, Levi e Giuda,
3 Issacar, Zàbulon e Beniamino,
4 Dan e Nèftali, Gad e Aser.
5 Tutte le persone nate da Giacobbe erano settanta, Giuseppe si trovava già in Egitto.
Gen 46,27
Dt 10,22
6 Giuseppe poi morì e così tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione.
Gen 50,26
7 I figli d'Israele prolificarono e crebbero, divennero numerosi e molto potenti e il paese ne fu ripieno.
Sal 105,24
At 13,17

Oppressione degli Ebrei

8 Allora sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe.
At 7,18-19
9 E disse al suo popolo: « Ecco che il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi.
10 Prendiamo provvedimenti nei suoi riguardi per impedire che aumenti, altrimenti, in caso di Guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese ».
Sal 105,25
11 Allora vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati per opprimerli con i loro gravami, e così costruirono per il faraone le città-deposito, cioè Pitom e Ramses.
12 Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva oltre misura; si cominciò a sentire come un incubo la presenza dei figli d'Israele.
Gen 47,11
13 Per questo gli Egiziani fecero lavorare i figli d'Israele trattandoli duramente.
14 Resero loro amara la vita costringendoli a fabbricare mattoni di argilla e con ogni sorta di lavoro nei campi: e a tutti questi lavori li obbligarono con durezza.
Dt 11,10
15 Poi il re d'Egitto disse alle levatrici degli Ebrei, delle quali una si chiamava Sifra e l'altra Pua:
16 « Quando assisterete al parto delle donne ebree, osservate quando il neonato è ancora tra le due sponde del sedile per il parto: se è un maschio, lo farete morire; se è una femmina potrà vivere ».
17 Ma le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d'Egitto e lasciarono vivere i bambini.
18 Il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: « Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i bambini? ».
19 Le levatrici risposero al faraone: « Le donne ebree non sono come le egiziane, sono piene di vitalità: prima che arrivi presso di loro la levatrice, hanno già partorito! ».
20 Dio beneficò le levatrici.
Il popolo aumentò e divenne molto forte.
21 E poiché le levatrici avevano temuto Dio, egli diede loro una numerosa famiglia.
22 Allora il faraone diede quest'ordine a tutto il suo popolo: « Ogni figlio maschio che nascerà agli Ebrei, lo getterete nel Nilo, ma lascerete vivere ogni figlia ».
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Abbreviazioni
1,1-22 In Egitto: gli Ebrei oppressi e liberati ( Es 1,1-15,21 )
Crescita degli Ebrei e oppressione da parte del faraone
1,1-7 Il brano collega il libro dell'Esodo a quello della Genesi, indicando il passaggio dalla generazione dei padri a quella dei loro discendenti.
Secondo Es 12,40 sarebbero passati 430 anni dall'ingresso di Giacobbe in Egitto fino all'uscita del popolo con Mosè.
c 1 Dopo i vv 1-5 che appartengono al quadro sacerdotale del pentateuco, il c 1 è attribuito alle tradizioni jahvista ( vv 6-14 ) ed elohista ( vv 15s ).
Della vita dei gruppi israeliti durante il soggiorno in Egitto, l'autore sacro conserva solo ciò che interessa la storia religiosa che vuole scrivere: lo sviluppo numerico delle famiglie uscite da Giacobbe e l'oppressione egiziana, il cui racconto prepara quello dell'esodo e dell'alleanza sul Sinai.
Sul posto di questi fatti nella storia generale, vedere l'introduzione.
1,5 Quante persone nella famiglia di Giacobbe scesero in Egitto?
settanta: i LXX hanno « settantacinque » ( cf. Gen 46,27+ ) e pongono la frase « Giuseppe si trovava già in Egitto » all'inizio del versetto.
1,11 Pitom e Ramses: sono città-deposito o città-caserme, situate nel delta del Nilo a difesa dei confini, vicino al territorio dove dimoravano gli Ebrei.
L'Egitto non sembra aver conosciuto una organizzazione regolare del lavoro forzato, ma la mano d'opera dei grandi lavori pubblici era reclutata in parte tra i prigionieri di guerra e gli schiavi addetti ai domini regali ( cf. per Israele 2 Sam 12,31 ).
Gli israeliti hanno risentito come un'oppressione insopportabile la loro equiparazione a queste categorie inferiori: si comprende che essi abbiano voluto riprendere la vita libera del deserto, si comprende anche che gli egiziani abbiano considerato la loro proposta come una rivolta di schiavi.
- faraone: trascrizione dell'egiziano Per-âa, « la grande casa », formula protocollare che designa il palazzo, la corte, e, dalla dinastia XVIII, la persona stessa del re; « faraone » è utilizzato qui come nome proprio.
- Ramses, nome della residenza del faraone Ramses II nel Delta, identificata sia con Tanis, sia con Qantir.
Questa menzione designa Ramses II ( 1290-1224 ) come il faraone oppressore e dà approssimativamente la data dell'esodo.
1,14 La storia dell'oppressione continuerà in Es 5,6-23.
Nei vv seguenti ( elohisti ), le misure prese per l'annientamento dei figli maschi non si accordano con i bisogni del lavoro forzato, ma preparano la storia della nascita di Mosè.
1,15-21 Le levatrici Sifra e Pua fecero bene?
1,16 le due sponde, alla lettera « le due pietre »: è il sedile sul quale si poneva la donna durante il parto ( oppure il sesso del neonato? );
sir. traduce: « le due ginocchia »; i LXX interpretano largamente: « Quando sono sul punto di partorire ».
1,21 avevano temuto Dio: le levatrici non si allineano al programma del faraone per il loro "timore" di Dio.
"Temere Dio" significa sottomettersi alla sua volontà ( Es 20,20; Dt 6,2; Dt 10,12;
Pr 1,7; Sir 1,11 ).
1,22 Nilo, alla lettera je'or, « fiume »: la parola designa il fiume per eccellenza dell'Egitto, il Nilo, ma si applica anche all'uno o all'altro dei rami principali.