Dio

A 31

Dito di Dio

Rif.

La mano è l'organo col quale l'uomo esercita una attività esteriore.
Per la legge dell'antropomorfismo, a Dio, che esercita la sua ttività anche sul piano esteriore, viene attribuita una mano.
A 21
Ora, essendo la seconda persona della Trinità quella per la quale Dio esercita la sua attività esteriore, Cristo è chiamato, per analogia, "la mano di Dio" o ancora "la sua destra", perché è colui che manifesta la potenza di Dio.
Tuttavia il N.T., che adopera una sola volta l'espressione "dito di Dio", sembra piuttosto che designi con essa lo Spirito Santo.
Sotto l'influsso dei Padri della Chiesa che non hanno mai discusso il significato di questo tema, la liturgia lo ha ripreso nel Veni Creator, chiamando lo Spirito Santo: Digitus paternae dexterae.

Testi

Rilievi

Rif.

Sal 8,4
Le dita di Dio, simboli della sua attività creatrice.

Es 8,15
"Questo è il dito di Dio"
Questa espressione può designare anche solo il bastone di Aronne.
L'influsso egiziano in questa frase può darle un significato semplicemente naturale, ma i Padri vi vedono designata l'azione dello Spirito Santo.

Es 31,18
Es 32,15-16
Dt 9,9-10
Dt 10,1-5
2 Cor 3,1-3
Mosè riceve la Legge scritta dal dito di Dio.
E 3
Si noti come san Paolo veda lo Spirito di Dio là dove l'A.T. vedeva il dito di Dio.
E 9

Dn 5,5
Il dito di Dio, strumento della sua giustizia.

Lc 11,20
Mt 12,28
Es 18,15
Il "dito di Dio" che ha vinto i maghi d'Egitto vince con Cristo, i demoni.
Si noti che Matteo cambia "dito di Dio" in "Spirito di Dio", come sopra san Paolo.
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