Lo Spirito Santo nella Morale

E 43

Come Cristo

Rif.

In questa morale dell'imitazione di Dio, descritta nella scheda E 42, si inserisce un collegamento importante: se noi dobbiamo fare « come il Padre », dobbiamo, più precisamente, fare « come Cristo » che fa come il Padre.
Si stabilisce così una specie di testimonianza discendente: il Figlio fa come il Padre; il cristiano fa come il Figlio.
Questo è importante per costatare che la vita morale del cristiano è la riproduzione del modo di essere del Padre e del figlio nella vita trinitaria.
Sarà, sul piano morale, « seguire » Cristo;
E 19
sul piano liturgico, il « mistero ».
D 4
Per cui, molto più che nei concetti, il vero modo di avvicinarsi alla Trinità sta nel riprodurre la vita nel comportamento morale: fare come il Figlio, amare il Padre; e questo amore è lo spirito.

Testi

Rilievi

Rif.


1) L'unità
1 Re 12,20-33
Cristo ha davanti agli occhi un ideale di unità che il popolo ebraico ha fatto diventare scisma; ha davanti agli occhi anche l'unità che il « mondo » presenta: quella « pax romana » distribuita alle nazioni con la forza.

Gv 17,11.21-22
Ora, egli annuncia un altro tipo di unità: quello che « farà come » l'unità che esiste in dio: « Che essi siano uno, come noi siamo uno ».
Il dogma dell'unità di Dio lo si prova nell'unità dei cristiani.
C 26

2) L'obbedienza
Gv 15,9-15
Mt 6,10
Il mondo conosce l'obbedienza al superiore e alla Legge perché ci vuole ordine, organizzazione.
Cristo cambia la prospettiva: si obbedisce al superiore come egli obbedisce a suo Padre.

Es 35,1.4
Lv 1,1-2
Lv 4,1-2
Lv 6,1-2
Gli Ebrei avevano già preparato il terreno facendo delle loro leggi umane delle leggi ispirate alla volontà di Dio.
E 50

Gv 8,38
Ef 6,1-7
Fil 2,5-8
Per il cristiano, al contrario, l'obbedienza è il modo di provare al mondo la dipendenza del Figlio direttamente dal Padre.

3) L'invio in missione
C 54
Mt 23,15
L'apostolato missionario esiste già sul piano naturale.
Le sette pagane fanno reclutamenti.
Gli Ebrei stessi reclutano proseliti.
Tuttavia, questi reclutamenti sono essenzialmente conquistatori e centripeti.
Cristo mette in ridicolo tale forma di apostolato.

Gv 13,19-20
Gv 17,18-19
Gv 20,21-23
Per lui, l'inviato deve essere prima di tutto un testimone dell'invio sulla terra, da parte del Padre, del proprio Figlio, per amore dell'uomo.
Io mando voi « come » io sonomandato.
L'invio in missione diventa così il modo di manifestare al mondo l'invio del Figlio e il piano del Padre.

1 Cor 7,7-8
1 Cor 11,1
Gal 4,12
Fil 3,17
L'inviato ha tale coscienza della sua missione come riproduzione di quella del Figlio, che non teme di domandare ai suoi uditori di imitarlo come egli imita Cristo.

1 Ts 1,6-9
La Chiesa di Tessalonica ha imitato Cristo e Paolo nel modo con cui ha accolto la parola: ecco perché diventa un modello da imitare.

4) La conoscenza
Gv 10,14-15
Gv 14,8-12
Lc 22,28
Attraverso questa via dell'imitazione di Cristo e della riproduzione, sul piano morale, della vita trinitaria si conosce Dio come il Figlio lo conosce e si gode il Regno come il Figlio lo gode.

5) La preghiera
Gv 10,14-15
Gv 14,8,23-28
Mt 7,7-10
La preghiera che noi rivolgiamo a Dio si collega con quella che il Figlio rivolge a suo Padre.
Questa è la preghiera « nel nome di Gesù »: in quanto tale, ha la certezza di essere esaudita.
D 68

6) La colletta
2 Cor 8,9
I cristiani che si privano dei beni in favore dei poveri imitano lo spogliamento di Cristo.
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