Alla Casa di Carità

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I. "Un'Opera animata dallo spirito lasalliano.

La visita del Superiore alla Casa di Carità si è articolata in due momenti: al mattino presso la sede di Corso Trapani, nel pomeriggio in quella centrale di Corso Brin.

Fr. Alvaro è stato accolto in ambedue dal presidente Moccia e dal direttore generale Bondone.

II. Presso il centro che opera nelle carceri.

Nella tarda mattinata il Superiore Generale è stato ricevuto presso la sede di corso Trapani del CFPP - Casa di Carità ONLUS che opera la formazione professionale presso i carcerati in 12 case circondariali, e li assiste dopo la detenzione per la sistemazione lavorativa.

Il dott. Tessa e il dott. De Salvia ( rispettivamente Vice Presidente e Consigliere del centro ) hanno rivolto il saluto illustrando le caratteristiche e le modalità dei corsi di formazione svolti nelle carceri, nonché gli orientamenti e gli atteggiamenti didattici, psicologici ed educativi, per intraprendere con il detenuto un autentico cammino di redenzione e di reinserimento nella società.

Fr. Alvaro si è compiaciuto per questa provvidenziale missione educativa che si innesta direttamente all'opera del de La Salle per i giovani a rischio: infatti i Fratelli hanno sempre svolto tale missione nelle carceri, per cui l'attività prestata dal CFPP è tipicamente lasalliana.

Ha raccomandato di perseverare e offrire il proprio servizio nei confronti di tutti, anche verso i non credenti, confidando nell'opera dello Spirito, e tenendo per fermo che un'efficace opera educativa, animata da sincero amore, porta i suoi frutti, come lo attestano molte esperienze di scuola lasalliana nel mondo, che riscuotono gratitudine e affetto anche da allievi di altre religioni.

III. Presso la sede centrale della Casa di Carità

( documentazione fotografica )

Nel pomeriggio il Superiore ha fatto visita alla sede centrale della Casa di Carità, in corso Brin, incontrando nella sala Fratel Teodoreto gli allievi del Centro professionale, indi il personale di tale sede, cui si sono unite rappresentanze degli altri centri del Piemonte.

Agli allievi Fr. Alvaro ha rivolto parole di compiacimento per il percorso formativo, sottolineando la profonda e paterna attenzione che gli insegnanti nutrono nei loro confronti, in adempimento della missione educativa propria della Casa di Carità.

La proposta di fede ad essi offerta è per sviluppare e perfezionare la loro formazione.

Al personale Fr. Alvaro ha ribadito l'importanza della missione educativa svolta tra i giovani lavoratori, sottolineando come la formazione professionale sia tenuta in alta considerazione dai Fratelli, come lo attestano vari centri professionali in diversi punti del mondo.

In particolare ha messo in evidenza il carattere essenziale della "missione condivisa" da parte del personale negli istituti lasalliani, missione che la Casa di Carità ha sempre attuato sin dalle sue origini.

Concludendo, si è dichiarato molto compiaciuto per l'opera svolta, esortando tutti ad essere sempre fedeli al messaggio fr. Teodoreto, che ripropone nei nostri giorni il carisma lasalliano.

Altri interventi, vibranti di soddisfazione e di esortazione a perseverare, sono stati rivolti al personale da fr. Juan Pablo e dal Visitatore fr. Gabriele.

Successivamente fr. Alvaro, accompagnato dall'ing. Bondone e da altri direttori, ha visitato il centro di formazione, con particolare riguardo ai laboratori di automazione alle aule informatiche e alle officine.

IV. Saluto rivolto dal presidente della Casa di Carità

"Signor Superiore Generale,

in Lei, successore di San Giovanni Battista de La Salle nella guida dell'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, noi ravvisiamo il Vicario dello stesso Fondatore, traendone un forte richiamo e una vivente testimonianza ai carismi, ai valori, alla missione e alla spiritualità del de La Salle.

Ma essendo noi sorti quale realizzazione di uno dei molteplici aspetti del messaggio del ven. fr. Teodoreto, la Sua presenza tra noi è altresì stretto richiamo a questo esemplare e provvidenziale Fratello delle Scuole Cristiane, che ha riproposto il carisma del santo Fondatore secondo le attese del nostro tempo.

V. Lasallianità della Casa di Carità

La Casa di Carità Arti e Mestieri è un'Opera lasalliana, nel significato pieno del termine, e non solo per le sue origini e per le cause che l'hanno prodotta.

Sin dal 1919 i Fratelli con i loro Ex-allievi approntarono un progetto, rimasto poi in sospeso sino alle rivelazioni a fra Leopoldo.

La Casa di Carità è lasalliana perché svolge la sua missione educativa ed evangelizzatrice mediante la formazione professionale, cioè attraverso la scuola, dato che tale formazione è una tipica forma di insegnamento, anche se con modalità sue particolari.

Tanto più che anche sotto questo profilo la Casa di Carità s'innesta direttamente in quelle Scuole di avviamento al lavoro fondate dal de La Salle, il quale pertanto a pieno titolo va considerato come precursore della formazione professionale.

E la scuola professionale lasalliana trova una lapidaria sintesi nella stessa denominazione della nostra Opera: "Casa di Carità Arti e Mestieri" in cui la scienza e la tecnica risultano animate dall'amore di Cristo, assumendo pertanto un valore educativo.

In tal modo la Casa di Carità risponde ad una delle attese più urgenti del nostro tempo, contribuendo alla composizione tra la scienza e la fede, tra la cultura e il Vangelo.

Altro elemento fondamentale della lasallianità della Casa di Carità è che la gratuità è il criterio ispiratore della formazione e di ogni nostra attività.

Quindi tutti i giovani, anche quelli in difficoltà, possono accedere alla nostra formazione senza dovere pagare, è una scuola aperta a tutti, anche agli adulti in riconversione professionale o in formazione continua.

Altro motivo della nostra lasallianità è quello del coinvolgimento del personale nella missione educativa, il che è avvenuto sin dall'origine dell'Opera negli anni '20.

L'innesto nella tradizione educativa lasalliana è particolarmente significativa per alcuni settori formativi condotti ora dalla Casa di Carità: per questi sottolineiamo in particolare l'opera del CFPP-Casa di Carità Onlus per la formazione professionale dei carcerati, che perpetua un'attività prestata dai Fratelli non solo in Francia, ma anche in Italia.

VI. Collaborazione tra Catechisti, Fratelli e Personale.

Ma ciò che più mi preme ora fare emergere è il pieno inserimento dei Fratelli delle Scuole Cristiane nella conduzione della Casa di Carità, sia sotto l'essenziale aspetto formativo che in quello amministrativo.

Compatibilmente con la disponibilità dei Fratelli, è nostro vivo desiderio che vi sia una permanente presenza di essi nella nostra Opera, ed in tal senso diamo atto al Visitatore, come ai suoi predecessori, della costante attenzione e soddisfacimento di questa esigenza.

D'altra parte la presenza dei Fratelli è essenziale per la Casa di Carità per la sua stessa ragione d'essere: nel diario di fra Leopoldo, l'ispiratore dell'Opera, troviamo questa affermazione, in data 17 febbraio 1921, da lui attribuita direttamente a Gesù: "Un Fratello delle Scuole Cristiane continuerà l'opera da Dio voluta, la Casa di Carità Arti e Mestieri; e dopo di lui devono sempre continuare i Fratelli delle Scuole Cristiane: è volontà di Dio".

Sono note le vicende verificatesi nei primi tempi dell'Opera, con i malintesi sulla parola "Carità": venne realizzato l'Istituto Arti e Mestieri da parte dei Fratelli ( peraltro tale Istituto è ora pienamente aggregato alla Casa di Carità ) mentre i Catechisti, sotto la guida di fr. Teodoreto, hanno gradualmente attuato la Casa di Carità, centro di formazione professionale.

Ecco l'auspicio, ancora espresso dal ven. fr. Teodoreto negli ultimi mesi di vita, peraltro in corso di avanzato compimento, che la Casa di Carità sia un'opera dei Fratelli e dei Catechisti, nell'ambito di quella missione condivisa con il personale, insegnante e amministrativo: tale condivisione nella missione formativa ha spinto molti nostri collaboratori a costituire un'associazione del personale, che animi la loro attività di docenti e di operatori con il carisma lasalliano della Casa di Carità e dell'Unione Catechisti, perfezionando nello spirito di fede l'adesione culturale a tale carisma, propria del rapporto di lavoro.

Si tratta in definitiva di un'aggregazione spirituale all'Unione Catechisti.

Interpretiamo le aspirazioni di fr. Teodoreto nel formulare il desiderio che questa collaborazione si intensifichi, nel senso di porre la lasalliana Casa di Carità Arti e Mestieri come espressione della presenza della scuola lasalliana nel campo della formazione professionale, generalizzando in tal modo i legami allacciati con altre scuole professionali lasalliane in varie parti del mondo - a Gerusalemme, in Eritrea, in Camerum - in gemellaggio o in vere e proprie aggregazioni.

In questo senso auspichiamo che avvenga per la Casa di Carità peruviana di Arequipa, l'adesione dei Fratelli.

In Italia in modo specifico sono previste varie forme di collaborazione con le scuole dei Fratelli, in applicazione di alcuni aspetti della riforma scolastica.

VII. Filiale gratitudine al Superiore

Concludo questo mio saluto ancora ringraziandola, sig. Superiore, per la costante attenzione e generosità da Lei e dalla Sua Congregazione serbata per la nostra Opera, concretatasi in molte circostanze e, per ultimo, in modo rilevante nella donazione del diritto di superficie dell'area ove sorge la nostra sede di Grugliasco.

Un grazie speciale per questa Sua venuta tra noi, ribadendo da parte nostra la sommissione alle Sue direttive, non solo perché la Provincia Italia dei Fratelli è socio della Casa di Carità con l'Unione Catechisti, ma soprattutto perché Lei è il custode e il garante del carisma del de La Salle."

VIII. La visita del Superiore: effusione dello Spirito Santo

Dopo la visita alla sede dell'Unione Catechisti, è stata celebrata la S. Messa nella cappella in cui sono riposte le spoglie del Ven. Fr. Teodoreto.

Segnaliamo un efficace pensiero del celebrante, don Filippo Raimondi, durante l'omelia, cioè che la visita del Sup. Gen. è come l'effusione dello Spirito Santo, perché ci richiama alla fedeltà al carisma costitutivo dell'Opera.