L'impegno morale del cristiano

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Documento pastorale dell'Episcopato italiano

1. Noi Vescovi della Chiesa che è in Italia, siamo desiderosi di aprire il dialogo con le nostre comunità ecclesiali su « L'impegno morale del cristiano », augurando ad esse « grazia e pace da Dio, Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo » ( Ef 1,2 ).

La complessa problematica, collegata al tema proposto, non ci consente un adeguato approfondimento.

Ci limiteremo a porre l'accento su alcuni aspetti del comportamento morale, che sembrano richiedere oggi una più attenta meditazione per una sincera revisione di vita, alla luce del messaggio cristiano.

In questo documento intendiamo riferirci in modo particolare alle conseguenze che un vero impegno morale determina nella vita personale.

Rimandiamo a una successiva esposizione l'aspetto più direttamemente sociale del problema.

2. Notiamo con soddisfazione fenomeni positivi di presa di coscienza delle esigenze della fede e di coerente impegno.

Non possiamo tuttavia nascondervi la nostra preoccupazione per l'affievolirsi del costume morale.

La crisi di fede, sulla quale abbiamo richiamato la vostra attenzione nello scorso anno con la lettera Vivere la fede oggi, si riflette inevitabilmente nella vita cristiana.

Ad aggravare questa crisi concorrono, oltre l'influsso di un secolarismo invadente, anche diffuse teorie, che si rifanno ad una concezione della libertà sganciata da ogni norma oggettiva e da ogni riferimento a Dio e alla sua legge.

La carità pastorale chiede alla nostra responsabilità di richiamare tutti ad una sosta di riflessione, per un coraggioso esame di coscienza.

In questo spirito di carità, che diventa comunione viva con chi è « debole » e « riceve scandalo » ( cfr. 2 Cor 11,29 ), fedeli alla parola di Dio cui serviamo, ci rivolgiamo a tutti, nella fiducia di stimolare ogni coscienza onesta e pensosa a una forte ripresa morale.

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