Catechismo della Chiesa Cattolica

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II. Come celebrare?

1145 Segni e simboli

Una celebrazione sacramentale è intessuta di segni e di simboli.

1333-40
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Secondo la pedagogia divina della salvezza, il loro significato si radica nell'opera della creazione e nella cultura umana, si precisa negli eventi materiali dell'Antica Alleanza e si rivela pienamente nella persona e nell'opera di Cristo.

1146 Segni del mondo degli uomini.

Nella vita umana segni e simboli occupano un posto importante.

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In quanto essere corporale e spirituale insieme, l'uomo esprime e percepisce le realtà spirituali attraverso segni e simboli materiali.

In quanto essere sociale, l'uomo ha bisogno di segni e di simboli per comunicare con gli altri per mezzo del linguaggio, dei gesti, di azioni.

La stessa cosa avviene nella sua relazione con Dio.

1147 Dio parla all'uomo attraverso la creazione visibile.

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L'universo materiale si presenta all'intelligenza dell'uomo perché vi legga le tracce del suo Creatore.
( Sap 13,1; Rm 1,19-20; At 14,17 )

La luce e la notte, il vento e il fuoco, l'acqua e la terra, l'albero e i frutti parlano di Dio, simboleggiano ad un tempo la sua grandezza e la sua vicinanza.

1148 In quanto creature, queste realtà sensibili possono diventare il luogo in cui si manifesta l'azione di Dio che santifica gli uomini, e l'azione degli uomini che rendono a Dio il loro culto.

Ugualmente avviene per i segni e i simboli della vita sociale degli uomini: lavare e ungere, spezzare il pane e condividere il calice possono esprimere la presenza santificante di Dio e la gratitudine dell'uomo verso il suo Creatore.


1149 Le grandi religioni dell'umanità testimoniano, spesso in modo impressionante, tale senso cosmico e simbolico dei riti religiosi.

843

La Liturgia della Chiesa presuppone, integra e santifica elementi della creazione e della cultura umana conferendo loro la dignità di segni della grazia, della nuova creazione in Gesù Cristo.

1150 Segni dell'Alleanza.

1334

Il popolo eletto riceve da Dio segni e simboli distintivi che caratterizzano la sua vita liturgica: non sono più soltanto celebrazioni di cicli cosmici e di gesti sociali, ma segni dell'Alleanza, simboli delle grandi opere compiute da Dio per il suo popolo.

Tra questi segni liturgici dell'Antica Alleanza si possono menzionare la circoncisione, l'unzione e la consacrazione dei re e dei sacerdoti, l'imposizione delle mani, i sacrifici, e soprattutto la Pasqua.

In questi segni la Chiesa riconosce una prefigurazione dei sacramenti della Nuova Alleanza.

1151 Segni assunti da Cristo.

1335

Nella sua predicazione il Signore Gesù si serve spesso dei segni della creazione per far conoscere i misteri del Regno di Dio. ( Lc 8,10 )

Compie le guarigioni o dà rilievo alla sua predicazione con segni o gesti simbolici. ( Gv 9,6; Mc 7,33-35;
Mc 8,22-25 )

Conferisce un nuovo significato ai fatti e ai segni dell'Antica Alleanza, specialmente all'Esodo e alla Pasqua,
( Lc 9,31; Lc 22,7-20 ) poiché egli stesso è il significato di tutti questi segni.

1152 Segni sacramentali.

Dopo la Pentecoste, è mediante i segni sacramentali della sua Chiesa che lo Spirito Santo opera la santificazione.

I sacramenti della Chiesa non aboliscono, ma purificano e integrano tutta la ricchezza dei segni e dei simboli del cosmo e della vita sociale.

Inoltre essi danno compimento ai tipi e alle figure dell'Antica Alleanza, significano e attuano la salvezza operata da Cristo, prefigurano e anticipano la gloria del cielo.


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