Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo

Un uomo biblico

Nell'estate 1895, Luigi Musso con la famiglia dei Conti Caissotti, ritorna in villeggiatura a Viale d'Asti.

Racconta: " Appena arrivato, mi porto all'amico Pietro, ansioso di rivederlo, e ringrazio il Signore di trovarlo in pieno di salute.

Dopo esserci dette tante cose, ci viene in mente di acquistare per la chiesetta di S. Rocco, un bel simulacro della Vergine, venerato sotto il titolo della Madonna di Lourdes.

Nel mese di luglio, con il permesso del sindaco locale, si fece un'apposita nicchia e per il giorno 5 agosto ( 1895 ) dedicato alla Madonna della Neve, il Reverendo signor Arciprete ( Don Gambino ), invitò tutti i suoi buoni parrocchiani a prendere parte, a "S. Rocco", per festeggiare Maria SS.ma, Madre delle celesti grazie, affinché proteggesse, benedicesse le nostre famiglie e le nostre campagne ".

Luigi prova una grande gioia: " Tutta la popolazione rispose all'invito del Sacerdote: si benedisse il simulacro della Vergine secondo il rito e si cantò la Messa solenne: come sono belle le feste religiose!

L'anima nostra esultava di santa gioia, di soavità, d'allegrezza nel vedere la Gran Madre di Dio venerata da molte centinaia dei suoi servi fedeli, certamente quanti amavano la nostra cara Mamma celeste, piangevano di consolazione nel vedere tanti devoti piegarsi ad onorarla e benedirla.

Ma la Vergine non tardò a premiare la fede dei suoi figli che l'invocavano ".

A Viale e dintorni, in quell'anno c'è una terribile siccità.

Da giugno a luglio e oltre, imperversa la canicola, senza che cada una sola goccia d'acqua: tutto è arido e bruciato dal sole.

Sono in pericolo i raccolti della campagna.

Tutti desiderano la pioggia, ma nell'imminenza dell'inaugurazione della statua della Madonna di Lourdes, la buona gente ripete: " Ah, se questa Madonna facesse un miracolo e ci mandasse un po' di pioggia! ".

Luigi dice loro: " Abbiate fiducia nella Gran Madre del Salvatore, Ella è Madre pietosa e non tarda a venire in aiuto a chi confida in Lei e l'invoca ".

Suggerisce di pregarla per questo, durante la festa del 5 agosto.

Lo fa anche il Parroco. Tutti pregano.

Continua a narrare Luigi: " Ed ecco il medesimo giorno della gran festa, alle ore cinque di sera, si vide in lontananza una nuvoletta, e a poco a poco, s'alza un gran temporale, che pareva il finimondo, ed ecco si vide cadere beneficamente tant'acqua da riempire ogni cosa.

È un fatto molto notevole che la pioggia cadde solo nel territorio di Viale ".

Più di vent'anni dopo il fatto, il 12 settembre 1917, don Gambino, ancora parroco a Viale, racconterà a fratel Teodoreto Garberoglio, delle Scuole Cristiane, questo fatto straordinario, in cui era stato protagonista, accanto alla Madonna, Luigi Musso, con la sua preghiera.

Don Gambino aggiungerà che alcuni Parroci dei paesi vicini, essendo andati alcuni giorni dopo a Viale per una festa, trovarono, con loro meraviglia, una vegetazione lussureggiante, mentre nelle loro parrocchie, permaneva ancora la siccità.

Conclude Luigi, sottolineando ciò che più lo ha colpito: " Quei buoni parrocchiani, nel vedersi così favoriti, accrebbero la divozione a Maria SS.ma che nelle calamità sempre invocano come loro patrona ".

Il 19 novembre 1895, finita la villeggiatura, è di nuovo a Torino, sempre impegnato nel suo lavoro e nell'apostolato.

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